
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, non sarà tra i presenti alla cerimonia finale del Premio Strega, in programma giovedì 3 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma. Il motivo? Un viaggio istituzionale in Germania di due giorni, 3 e 4 luglio, dove incontrerà il ministro della Cultura tedesco. "Sono stato sì invitato alla serata della premiazione - ha spiegato Giuli all'Adnkronos che lo ha interpellato a tal proposito - ma a differenza del passato, dalla Fondazione Bellonci non ho più ricevuto alcun segnale, né un libro candidato, dopo la mia nomina a Ministro della Cultura. Forse come ministro, da 'Amico della domenica', sono diventato 'nemico della domenica'". "Non sarò presente dunque - ha aggiunto Giuli - Ho fissato un viaggio in Germania per un incontro con il ministro della Cultura tedesco". Il ministro Giuli, però, sdrammatizza con ironia: "La serata del Premio Strega sarà bella lo stesso. Magari un po' meno divertente, senza Geppi Cucciari e Alessandro Giuli". Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Goffredo e Maria Bellonci, che organizza il Premio Strega, commenta: "I rapporti con il ministro sono sempre stati amichevoli, ci siamo salutati cordialmente in occasione dell'ultimo Salone del libro di Torino. Non gli abbiamo inviato i libri del premio perché chiediamo agli editori di spedirli unicamente alla giuria dello Strega, da cui si è dimesso il giorno stesso della sua nomina al Ministero della Cultura. Nella sua lettera scriveva: 'L'assunzione di tale Ufficio non mi consente di poter continuare a svolgere il mio incarico come membro del gruppo Amici della domenica - Premio Strega, conferitomi in qualità di presidente della Fondazione Maxxi. Con la presente, pertanto rassegno le mie dimissioni con effetto immediato da tale Organismo'. Naturalmente era tra gli invitati alla serata finale di domani a Villa Giulia, come in precedenza a quella del Premio Strega Poesia lo scorso 9 ottobre, e saremo felici di riaccoglierlo il prossimo anno in occasione della nostra ottantesima edizione". "Qualora il ministro volesse tornare a far parte anche della giuria del premio ne saremmo ugualmente onorati", aggiunge Petrocchi nella nota di replica inviata all'Adnkronos.