(Adnkronos) - Nuovo post, nuova polemica. E il pomo della discordia è sempre la politica estera. Il blog di Beppe Grillo torna ad infiammare il dibattito all'interno del Movimento 5 Stelle. A creare scompiglio tra i parlamentari, questa volta, è un intervento dell'ex ambasciatore Torquato Cardilli ospitato dal sito del garante M5S. Nell'articolo intitolato "Due pesi e due misure", Cardilli scrive: "La Russia ha infranto il diritto internazionale, ma di violazioni è pavimentata la storia dell'Onu". E ancora: "Nel 2014 la Crimea ha proclamato la sua secessione e indipendenza dall'Ucraina prontamente riconosciuta dalla Russia che di lì a poco, per contrastare la reazione del governo di Kiev, divenuto anti russo con un colpo di stato, favorì l'organizzazione in Crimea di un referendum popolare di annessione". Nell'articolo, "l'occupazione di Gerusalemme, annessa da Israele e proclamata sua capitale eterna" viene paragonata all'"occupazione russa e successiva annessione della Crimea". L'autore del post poi taccia le Nazioni Unite di 'doppiopesismo' e non risparmia critiche all'operato degli Stati Uniti. Ai vertici del Movimento 5 Stelle ci si affretta a prendere le distanze dal post: "Non è firmato da Beppe...", viene fatto notare in ambienti contiani. Ma è l'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, coordinatore del Comitato per i rapporti europei e internazionali del M5S, a ribadire a chiare lettere che la definizione della linea sulla politica estera 5 Stelle non spetta a Grillo: "E' importante chiarire, come ho già fatto, che il blog di Grillo è un blog di informazione che fa capo a Beppe personalmente, quindi i contenuti pubblicati non riflettono le posizioni del M5S, che sono invece espresse da Conte, dal Consiglio nazionale e dal Comitato esteri che presiedo", spiega Castaldo all'Adnkronos. Insomma: "Il blog è una piattaforma che ospita contributi di personalità del mondo accademico, della scienza, che non devono essere associate al Movimento". "E' giusto - prosegue l'eurodeputato - sottolineare che molte situazioni non devono essere valutate con doppi standard: alcuni degli episodi citati dal post avrebbero meritato più attenzione da parte della comunità internazionale. Ma in ogni caso ribadiamo che la partecipazione fondamentale dell'Italia all'Alleanza euro-atlantica per il M5S è fondamentale e non sarà mai messa in discussione". Per Castaldo è sbagliato "operare delle semplificazioni", perché si rischia di cadere in "equivoci e incomprensioni": "Gli Usa sono un alleato centrale: bisogna sempre lavorare in un'ottica costruttiva e propositiva. E' giusto che ci sia uno scambio franco e leale tra paesi amici" ma non si può "paragonare un'autocrazia come la Russia, dove la libertà di pensiero è fortemente limitata dal governo, agli Usa, che sono una democrazia consolidata". Castaldo non è il solo a nutrire perplessità sull'ennesima uscita anti-Usa del blog di Grillo. Diversi parlamentari in chat hanno esternato la loro insofferenza per la ritrovata 'verve' comunicativa del garante M5S: "Gli diamo 300mila euro all'anno per poi ritrovarci dei post che non riflettono la linea del Movimento?", è il tenore di alcuni commenti. Ma davanti ai microfoni c'è chi si trincera dietro il classico 'no comment', come il presidente della Commissione Politiche Ue della Camera Sergio Battelli, che intercettato dall'Adnkronos nel cortile di Montecitorio si limita a rispondere: "La mia bocca resta cucita". (di Antonio Atte)
(Adnkronos) - Il Consorzio di tutela della ricotta di bufala campana dop sceglie la continuità: Benito La Vecchia è stato rieletto presidente e inizia così il suo terzo mandato al vertice. Originario di Alvignano, in provincia di Caserta, 37 anni, laureato in Economia, è alla guida dell’azienda di famiglia ed è anche componente del cda del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop. La proclamazione è avvenuta all’unanimità da parte del nuovo consiglio di amministrazione, eletto nelle scorse settimane, di cui fanno parte, oltre a La Vecchia: Sara Consalvo, Alessandro Cossia, Giuseppe Cutillo, Giuseppe Della Valle, Marco Nobis, Gaetano Sorrentino. Nominati anche i due vicepresidenti: Sara Consalvo e Marco Nobis. Un cda caratterizzato dalla presenza di tanti giovani, pronti a rilanciare le sfide del Consorzio, portando competenza e innovazione, frutto del loro percorso formativo. Nell’ultimo triennio, nonostante la pandemia, la ricotta di bufala campana dop ha visto una crescita costante, chiudendo il 2021 con 139.494 chilogrammi di prodotto certificato e mettendo a segno un +62,6% rispetto al 2020. In aumento anche il numero dei produttori che hanno scelto di aderire al Consorzio di tutela, che oggi vanta 20 soci, il 70% in più rispetto al 2018. In questo scenario positivo, il presidente La Vecchia indica la direzione da seguire: “Ringrazio innanzitutto i miei colleghi per la fiducia che mi hanno rinnovato. Il mio nuovo mandato sarà ancora all’insegna del gioco di squadra che tanti risultati sta portando al nostro Consorzio, nato solo nel 2016. Abbiamo affrontato e superato insieme la prova durissima del Covid, grazie alla forza di un prodotto di eccellenza, ora guardiamo al futuro con un lavoro di programmazione e consolidamento sui mercati e in particolare sul canale horeca”, dichiara La Vecchia, che ha chiarito gli obiettivi da raggiungere. “Puntiamo - spiega - su precisi elementi distintivi La Ricotta di Bufala Campana Dop è un alleato della salute e dello sport, ma è anche un prodotto versatile in cucina sia per le ricette dei grandi chef sia per il consumo a casa. Da qui si svilupperanno le nostre attività di promozione sia in Italia che all’estero, in collaborazione soprattutto con i colleghi del Consorzio di tutela mozzarella di bufala campana dop ma anche con le altre realtà di eccellenza italiane”. Il primo progetto già messo in cantiere è la realizzazione di un packaging ecocompatibile per la ricotta di bufala dop, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 sulla sostenibilità. Per l’estate, inoltre, si attende il via libera europeo sulle richieste di modifiche al disciplinare di produzione, già approvate in Italia dal ministero delle Politiche agricole, che introdurranno le versioni light e senza lattosio.
(Adnkronos) - Negli ultimi 20 anni sono andati distrutti più di 13 mila km quadrati di zone umide costiere in tutto il mondo. La notizia positiva è che nello stesso periodo circa il 70 per cento di quanto perduto è stato recuperato, per effetto dell’azione di ripristino guidata dall’uomo e dei processi naturali di ripresa. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’università di Cambridge sullo stato di salute di questi ecosistemi, così preziosi soprattutto per la loro capacità di fare da “pozzi di carbonio”: ovvero sono in grado di assorbire maggiori quantità di carbonio rispetto a quelle che emettono. Tra i responsabili della loro distruzione ci sono azioni umane dirette come l’acquacoltura, l’agricoltura e l’espansione delle aree urbane, ma anche l'innalzamento del livello del mare e i processi di erosione costiera.