INFORMAZIONIGruppo Mondadori spa Editoria Ruolo: Giornalista Panorama.it Area: Communication & External Relation Management Marino PetrelliChi è: Sono un giornalista del sito internet del settimanale Panorama. |
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(Adnkronos) - "La collaborazione con Forza Italia e con altri movimenti le hai scaricatdi centrodestra per la Lega è fondamentale. Non vedo partiti unici, offerte ostili o altro. La collaborazione è fondamentale". Matteo Salvini da Napoli dove partecipa alle celebrazioni per i 130 anni del 'Mattino', rassicura chi all'interno di Forza Italia ritiene che stia lanciando un'opa sul partito di Berlusconi. "Io ho tale e tanta stima e affetto, e da italiano riconoscenza, per Berlusconi e per quello che ha fatto per il mio Paese - assicura - che non mi permetto di giudicare le scelte di altri". Del resto per le elezioni 2023, "con Forza Italia l'accordo c'è - assicura il leader leghista - per Berlusconi provo stima e affetto - ribadisce - perché uno la può pensare come vuole ma per l'Italia ha fatto tante cose in tanti campi e ritengo ingeneroso attaccare chi ha creato tante opportunità e chi ha dato tante opportunità". E a chi gli chiede quando termina invece secondo la Lega la missione del governo di unità nazionale risponde netto: "Quando si vota, l'anno prossimo. E' un governo - ricorda - a cui abbiamo dato l'ok in piena pandemia, che doveva portarci fuori dalla pandemia e dalla crisi economica. La guerra è arrivata tra capo e collo e l'obiettivo di tutti - ammonisce - dovrebbe essere fare qualsiasi cosa, adoperarsi per il cessate il fuoco il prima possibile, ne va della vita e del futuro di tutti noi". Sul nodo balneari "torno a Roma per chiudere anche questa vertenza - afferma il leader del Carroccio - per garantire 30mila piccole imprese che fanno bene il loro lavoro da anni, per far emergere tutto il sommerso, tutto il nero e tutto l'illegale, e per fare quello che è giusto fare. Spero che oggi sia la giornata dell'accordo". Secondo Salvini "bisogna prevedere ovviamente un indennizzo per chi non potesse o volesse andare avanti a fare il suo lavoro su quella spiaggia, ma su quella spiaggia ha investito migliaia o milioni di euro, ed è giusto che chi subentrasse li restituisca, e una sorta di prelazione ai piccolini che non hanno 30 stabilimenti balneari ma ne hanno uno a gestione familiare e di quello campano".
(Adnkronos) - Per assicurare un accertamento sanitario dell’invalidità handicap e disabilità nel malato oncologico rapido e corretto e, al contempo, semplificarne le procedure (in soggetti con aspettative di vita spesso ridotte), l’Inps, in collaborazione con Aiom e con il raccordo operativo di Favo, ha introdotto nel 2013 il certificato telematico oncologico introduttivo, la cui compilazione è affidata a medici oncologici appartenenti a strutture convenzionate che hanno in cura il malato oncologico. Il certificato oncologico introduttivo prevede la trascrizione dei seguenti dati essenziali: istologia e stadiazione del tumore, terapie chirurgiche effettuate e loro esito, programma terapeutico e piano di follow-up, rischio di recidiva/progressione della malattia. Emesso direttamente e immediatamente dal medico che formula la diagnosi oncologica, il certificato oncologico introduttivo comporta preziosi vantaggi per i pazienti, tra cui ottenere il certificato già nella struttura dove sono in cura, non doversi recare dal medico di famiglia per richiederlo, incorrendo in ulteriori spese e, infine, ottenere un percorso privilegiato nell’iter sanitario dell’Inps. Il certificato oncologico introduttivo, grazie a una maggiore esaustività e appropriatezza delle informazioni cliniche che sono poi trasmesse, con l’allegazione alla domanda di richiesta della prestazione, direttamente alle commissioni Inps e pertanto senza onere di qualsiasi tipo per il paziente, garantisce, da un lato, un accertamento dell’invalidità e della disabilità rapido e corretto, dall’altro produce una preziosa semplificazione nella vita di persone affette da patologie gravi e, spesso, con aspettative di vita ridotte. Per favorire lo sviluppo del certificato oncologico introduttivo, l’Inps ha promosso dal 2013 numerose iniziative di sensibilizzazione nei vari convegni scientifici, ha progettato e adottato con determinazione presidenziale n. 27 del 21 marzo 2017, l’Inps un ‘protocollo d’intesa sperimentale’ con gli Istituti fisioterapici ospitalieri (Ifo) di Roma per la tutela della disabilità da patologie oncologiche, con il Policlinico Gemelli e più recentemente con Agenas, iniziative tese ad aumentare la platea dei medici certificatori che, a titolo gratuito, partecipano alla compilazione del certificato oncologico introduttivo.
(Adnkronos) - Entro la fine di quest’anno vedrà la luce la nuova disciplina comunitaria in materia di batterie, la quale andrà a sostituire l’attuale direttiva in vigore sin dal 2006. La proposta di regolamento Ue, al momento ancora in fase di discussione tra Commissione, Parlamento e Consiglio, rappresenta il primo atto legislativo in attuazione del nuovo pacchetto economia circolare. In gioco ci sono elementi di novità che disciplineranno tutti gli aspetti del ciclo di vita delle batterie, compreso il delicato tema della commercializzazione delle batterie non ricaricabili. “Riguardo al cosiddetto phase out delle pile non ricaricabili è bene condividere con il pubblico alcune importanti precisazioni, necessarie a contrastare l’annoso e ormai consueto fenomeno delle fake news” precisa Stefano Setti, coordinatore del Gruppo Pile rappresentato all’interno dell’Associazione Anie Csi. “Va infatti ribadito con chiarezza che nessuna delle proposte presentate, e attualmente al vaglio delle istituzioni in sede di trilogo, prevede una immediata e imminente messa al bando di tutte le batterie non ricaricabili. Tale opzione regolamentare non risulta infatti prevista, anche nella peggiore delle eventualità, prima del 2027 o di 9 anni dall’entrata in vigore del provvedimento”. Decisamente premature, quindi, le numerose notizie reperibili in rete che paventano un divieto alla produzione e vendita delle pile non ricaricabili già dal 2024. “Va peraltro aggiunto che - prosegue Setti - qualsiasi decisione definitiva sulla messa al bando dovrà essere preceduta, in qualunque ipotesi, dalla conduzione di un adeguato studio e relativa valutazione di fattibilità da parte della Commissione europea”. Solamente sulla base dei risultati che emergeranno dalle analisi della Commissione verrà quindi, eventualmente, previsto formalmente la messa al bando delle batterie non ricaricabili; il tutto ovviamente con un propedeutico periodo transitorio, imprescindibile per adeguare il mercato, le apparecchiature e le abitudini dei consumatori al cambio di rotta.