INFORMAZIONIWall Street English srl Business School ed Enti di Formazione Italiana Ruolo: Sales Manager Area: Sales Management Caterina Polli |
INFORMAZIONIWall Street English srl Business School ed Enti di Formazione Italiana Ruolo: Sales Manager Area: Sales Management Caterina Polli |
(Adnkronos) - "Ho informato" il premier Mario Draghi della "situazione sulla linea dei fronte: ci aspettiamo altro sostegno per la difesa dai nostri partner, ho sollevato il tema del rifornimento di carburante". Lo ha scritto su twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dando notizia del colloquio telefonico avuto con il premier italiano, da lui anticipato nella conferenza stampa di ieri seguita alla conversazione avuta con il presidente russo Vladimir Putin. Nella telefonata con il premier italiano si è discusso dei "modi per impedire una crisi alimentare, dobbiamo sbloccare i porti insieme". PALAZZO CHIGI - "Il colloquio si è focalizzato sugli ultimi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo alle regioni orientali del Paese", informa Palazzo Chigi. Draghi ha assicurato "il sostegno del governo italiano all’Ucraina in coordinamento con il resto dell’Unione Europea. I due Presidenti hanno inoltre discusso delle prospettive di sblocco delle esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo. Il Presidente Zelensky ha espresso apprezzamento per l’impegno da parte del governo italiano e ha concordato con il Presidente Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni".
(Adnkronos) - "Continua il buon andamento del mercato della casa vacanza messosi in moto dopo il primo lockdown e non ancora rallentato. Da sottolineare, al contrario, la crescita della percentuale di acquisto di case vacanza che nel 2019 si attestava al 5,8%, per poi salire al 6,5% del 2020, fino ad arrivare al 6,9% del 2021. Queste percentuali confermano come la pandemia abbia spinto un maggior numero di persone all’acquisto di case vacanza sia al mare, sia al lago, sia in montagna". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Fabiana Megliola, responsabile Ufficio studi Gruppo Tecnocasa. "Questo dinamismo - spiega - si è traslato anche sui prezzi che sono in aumento: al lago (+1,8%), al mare (+1,7%) e in montagna (+2,6%). In generale la domanda, che si è sempre orientata su bilocali e trilocali, dopo il lockdown sta virando sempre di più sulle soluzioni indipendenti le cui compravendite sono in aumento negli ultimi tre anni. La presenza dello spazio esterno è sempre più importante". "Un altro fenomeno riscontrato quest’anno - fa notare - è un ritorno degli stranieri (americani, francesi, tedeschi e polacchi), sempre più interessati all’acquisto di una casa vacanza nel Belpaese, soprattutto al mare e al lago". "Bene - afferma Fabiana Megliola - al mare le località del Veneto e delle Marche e, in generale, i territori lungo la dorsale adriatica comodi da raggiungere tramite la rete ferroviaria e quelli posizionati sul litorale laziale che hanno raccolto l’importante domanda che arriva dal bacino della capitale. La ricerca delle soluzioni indipendenti e il ritorno degli stranieri sta determinando una riscoperta delle zone dell’entroterra, più distanti dal mare". "Il mercato immobiliare turistico lacustre - continua - vede ancora una volta il lago di Garda particolarmente dinamico con prezzi in aumento sia sulla sponda bresciana sia su quella veronese. La novità rispetto all’ultima analisi è la crescente richiesta avanzata dai tedeschi sul lago di Garda che stanno riversando importanti capitali sulla zona". "Tra le località di montagna - sottolinea - vanno bene quelle dell’Abruzzo i cui prezzi sono in aumento del 5,2% e del Veneto in salita del 7,7%". "Il mercato immobiliare residenziale - sottolinea Fabiana Megliola - è vivace, le incertezze in corso non stanno minando, almeno per ora, il desiderio di acquistare casa. Dopo un momento di smarrimento allo scoppio della guerra, la domanda è ripartita e l’inflazione in salita sta portando ad investire proprio sul mattone determinando un ritorno all’investimento che la pandemia aveva rallentato. Le grandi città sono sempre molto attrattive, Milano in testa con Roma che inizia a riprendersi, ma sono diverse le città più piccole che stanno prendendo piede". "Si tratta spesso - spiega - di piccoli centri, a misura d’uomo e con una buona qualità di vita (aree verdi, vicinanza al mare): Livorno, Trieste, Pesaro, Ravenna e Trento sono tra queste". "Le uniche difficoltà - avverte - si stanno riscontrando sul mercato delle nuove costruzioni: l’aumento dei costi delle materie prime e il loro più difficoltoso reperimento stanno determinando una revisione dei piani di sviluppo da parte dei costruttori". "Il 2021 - ricorda - si è chiuso con 749 mila compravendite con una crescita del 34% rispetto al 2020 e del 24% rispetto al 2019 (dati Agenzia delle entrate). I comuni non capoluogo hanno registrato un trend migliore rispetto a quelli capoluogo. Tra le grandi città, Milano chiude con una crescita delle transazioni del 24,4% rispetto al 2020 e +2,6% rispetto al 2019; la Capitale mette a segno un +31,4% e +18,5%. Bene, nel confronto con il 2020 e il 2019, Bari e Genova".
(Adnkronos) - La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l'uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella riduzione del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona abitativa sia troppo pericoloso. E' quanto emerge dal nuovo sondaggio Ipsos, condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia, che ha indagato le principali opinioni dei cittadini in merito all’utilizzo delle due ruote in occasione della giornata mondiale della bicicletta (3 giugno). In Italia, il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Bisogna, tuttavia, sottolineare che soltanto il 6% degli italiani non ha accesso a un’automobile da poter usare (la percentuale più bassa tra tutti i 28 Paesi esaminati). In linea generale, è il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri; preceduta dalla camminata a piedi (42%) e dall’utilizzo della propria automobile (29%). La prevalenza dell'uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e nei Paesi Bassi). Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana e nonostante l’alta percentuale (più di 1 intervistato su due) la percentuale di accordo è tra le più basse dei 28 Paesi esaminati: occupa la venticinquesima posizione, dopo Corea del Sud (56%), Giappone (47%) e Ungheria (41%). Nei 28 Paesi considerati nel sondaggio d’opinione Ipsos, gli italiani sono tra i cittadini maggiormente d’accordo con il fatto che i ciclisti spesso non rispettano le regole del Codice della strada e, quindi, possono rappresentare un pericolo per pedoni e automobilisti. In particolare: il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico (percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale). Il 70% degli intervistati sostiene che i ciclisti rappresentano un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini (soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% e un distacco di 11 punti con la media internazionale del 59%). Il 68% degli intervistati ritiene che i ciclisti rappresentino un pericolo per gli automobilisti. Inoltre, nella maggior parte dei mercati esaminati, la bici gode di un livello di favore più elevato rispetto a tutte le altre forme di trasporto. In Italia, la bicicletta riscuote l’81% dei consensi e la bici elettrica il 77%. A seguire si posizionano: l’automobile (68%), moto/motorini (60%), monopattino (39%) e camion (34%).