INFORMAZIONI![]() Maurizio CantafioControluce Comunicazione srl Comunicazione e Marketing Ruolo: Amministratore Unico Area: Communication & External Relation Management Social Network e/o Indirizzi IM: ● ![]() Maurizio Cantafio |
INFORMAZIONI![]() Maurizio CantafioControluce Comunicazione srl Comunicazione e Marketing Ruolo: Amministratore Unico Area: Communication & External Relation Management Social Network e/o Indirizzi IM: ● ![]() Maurizio Cantafio |
(Adnkronos) - La Gran Bretagna ha annunciato l'avvio di una modifica unilaterale del Protocollo dell'Irlanda del Nord definito con l'Unione europea per evitare blocchi doganali in Irlanda dopo la Brexit, riforma che sarà completata, con una nuova legge, entro le prossime settimane. La ministra degli Esteri, Liz Truss, ha informato la Camera dei comuni che la riforma sarà introdotta "per diminuire il peso sul commercio fra est e ovest del Paese e per garantire che i cittadini dell'Irlanda del Nord abbiano accesso agli stessi benefici di chi risiede nel resto della Gran Bretagna". Il vice presidente della Commissione Ue ha definito un tale passo come "inaccettabile", sollecitando Londra a discutere con l'Ue proposte per una soluzione. "Se la Gran Bretagna continuerà a procedere da sola, l'Ue risponderà con tutte le misure a sua disposizione", ha affermato. Londra vuole introdurre due diversi corridoi, verde e rosso, per distinguere i beni che si spostano fra la Gran Bretagna e l'Irlanda del Nord, dai beni che rimarranno nel Paese (vale a dire che non procederanno oltre l'Irlanda del Nord), esenti da controlli doganali Ue. Il Protocollo dell'Irlanda del Nord, per evitare blocchi doganali fra Irlanda e Irlanda del Nord, quindi di violare gli accordi di pace per l'Irlanda del Nord del 1998, sposta i controlli fra l'Irlanda del Nord e il resto del Paese. Dublino avverte Londra che cambiamenti unilaterali al Protocollo dell'Irlanda del Nord rischiano di "minare la fiducia" fra le parti. La decisione britannica annunciata oggi di introdurre una legge a questo fine "servirà soltanto a rendere più difficile la ricerca di una soluzione alle genuine preoccupazioni della popolazione nordirlandese sull'applicazione del Protocollo", si legge in una dichiarazione diffusa dal ministro degli Esteri irlandese Simon Coveney. Il capo della diplomazia di Dublino ha anche espresso "grande preoccupazione" per il fatto che l'annuncio di Londra arrivi subito dopo le elezioni in Irlanda del Nord, dove la gente "ha scelto i propri rappresentanti eletti e vuole avere un esecutivo in funzione". "L'Ue è sempre stata pronta a lavorare con il Regno Unito per raggiungere un accordo sulla base di soluzioni flessibili e pragmatiche -ha aggiunto Coveney - soluzioni concordate sono l'unico modo sostenibile di portare certezza e prosperità in Irlanda del Nord".
(Adnkronos) - Al via un nuovo corso di alta formazione rivolto ai Data protection officer (Dpo), la figura responsabile della protezione dei dati introdotta dal nuovo regolamento europeo Gdpr che ha rivoluzionato la materia. Si intitola ‘Dpo in pratica’ e a organizzarlo è Inveo, organismo di certificazione accreditato da Accredia, per rispondere all’esigenza di aggiornare la formazione in ambito di data protection. A distanza di 4 anni dall’entrata in vigore del regolamento europeo, infatti, si sono susseguiti numerosi corsi di formazione relativi a diversi aspetti della disciplina che regolamenta la privacy. ‘Dpo in pratica’ si propone di entrare nel vivo del tecnicismo, accogliere profili privacy già formati e con un solido tessuto teorico, per trasmettere la cultura dell’operatività e fornire un impianto di azione universale e trasversale, applicabile al lavoro quotidiano. Il corso, che si svolgerà on line e partirà il 14 giugno, si rivolge a Dpo e figure di supporto, come spiega Riccardo Giannetti, chairman presso Inveo Group: “Il corso 'Dpo in pratica', di altissima specializzazione, rappresenta un'evoluzione del percorso tecnico di formazione per Dpo. Il data protection officer è il soggetto che supporta il titolare dei dati, verifica che questi presti la massima conformità al Gdpr; in altre parole, vigila sul corretto operare del titolare. Come organismo di vigilanza monocratico, quindi, ha degli obblighi di monitoraggio, di controllo e di audit. Questo richiede competenze tecniche, relative in particolare alla normativa Iso per il miglioramento dei processi, ma che non sempre sono presenti in questi professionisti, pur essendo degli ottimi giuristi. I Dpo, infatti, sono già molto formati, ma manca sempre un pezzetto, una parte, essendo figure con una cultura prettamente giuridica: manca tutto quell'aspetto tecnico che consente di operare completamente in conformità alle richieste del Gdpr. E il nostro corso va proprio in questa direzione”. Grazie a questo corso di alta formazione, infatti, come sottolinea Giannetti, “il Dpo sarà supportato nella sua attività dalla conoscenza tecnica che gli forniamo di norme specialistiche Iso, in particolar modo nell'applicazione pratica di quei concetti che poi dovranno riscontrare sul campo". “L'obiettivo di questo corso è di fornire strumenti pratici al Dpo - ribadisce - su come gestire la sua professione e l'attività sul campo: come si gestisce un piano di audit, come si controlla, come si scrivono dei rilievi". Il corso ‘Dpo in pratica’ è articolato in 6 lezioni nelle quali saranno trattati 6 temi distinti e ad ognuna seguirà un test di apprendimento. “Un percorso - spiega ancora Giannetti - che ha la caratteristica di essere modulare e quindi va incontro alle esigenze dei Dpo moderni, che operano con ritmi e obiettivi molto serrati. Dovendo ottimizzare i tempi, con il nuovo corso forniamo appunto uno schema modulare, su una base mensile, a partire dal periodo estivo, dove il Dpo potrà formarsi seguendo le sue esigenze e i suoi ritmi, e scegliendo quali moduli seguire secondo i propri interessi e le competenze già acquisite”. Ogni anno Inveo assegna 1 borsa di studio per ciascun ciclo formativo per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza, alla memoria di Giovanni Buttarelli, che dello sharing del sapere e della tutela dell’individuo ha fatto il suo manifesto personale “Quest'anno verrà erogata una sola borsa di studio, alla memoria di Giovanni Buttarelli, a un solo studente che abbia i requisiti di essere giovane, senza esperienza lavorativa e che abbia frequentato un corso di formazione per Dpo", conclude Giannetti. La borsa di studio consente a giovani Dpo meritevoli, in possesso dei requisiti (aver frequentato il Master ed essere in cerca di occupazione), di partecipare a titolo gratuito all'intero ciclo formativo, compresa la partecipazione come osservatore a un audit.
(Adnkronos) - Gli italiani non vedono l’ora di partire e anche quest’anno cresce la voglia per le vacanze all’aria aperta con la Toscana che guida la classifica delle destinazioni più ricercate. Ad analizzare il trend dell’estate 2022 è Campeggi.com, il portale in Italia per campeggi e villaggi vacanze, con il suo Camping Report (CaRe): nel primo quadrimestre del 2022 il sito ha infatti registrato un aumento delle ricerche pari al 150% in più rispetto al 2021 e dell’8% rispetto al 2019. “Dopo due anni complessi, il 2022 si presenta come l’anno della ripresa per tutto il mondo del turismo e il settore delle vacanze outdoor non fa eccezione”, spiega Cristian Capizzi, ceo di KoobCamp, il network al quale appartiene Campeggi.com. “Come dimostrano i dati, infatti, il trend è tornato ai livelli registrati prima della pandemia, soprattutto all’interno dei confini nazionali. Per ovvi motivi, nel 2020 la situazione si è smossa solo nella prima metà di maggio, nel 2021 ad aprile, mentre quest’anno le prenotazioni per il periodo estivo sono arrivate già a gennaio: gli italiani non vedono l’ora di partire. Ci aspetta una grande stagione”. Nel primo quadrimestre del 2022, a guidare la classifica delle destinazioni più cercate è la Toscana, al primo posto con il 13% delle ricerche, tallonata sul podio dal Veneto (12%) e seguita a breve distanza dalla Puglia (11%). Chiudono la top 5 Sardegna (10%) e Marche (8%). Dal punto di vista della tipologia delle sistemazioni, le preferenze ricadono nella maggior parte dei casi sui villaggi vacanze, scelti dal 63% degli utenti, seguiti da glamping (16%), camping (12%) e piazzole per camper (9%), segno che per la maggior parte dei viaggiatori scegliere una vacanza en plein air non significa necessariamente rinunciare alla comodità. Da nord a sud, gli utenti cercano in particolare strutture pet friendly (19%), per trascorrere le vacanze con i propri amici a quattro zampe, ma tra i campeggi e i villaggi vacanze più cercati ci sono anche quelli in riva al mare (16%) e quelli dedicati alle famiglie (12%), seguiti da quelli con accesso diretto alla spiaggia (9%) o con piscina (8%). Le ricerche, che avvengono in media con 4 mesi di anticipo rispetto alla data di check-in, vengono effettuate nel 70% dei casi attraverso dispositivi mobili, un’abitudine ormai consolidata tra gli italiani. Per quanto riguarda la durata, invece, quasi la metà dei viaggiatori punta a vacanze all’aria aperta che durano in media 14 notti (43%), mentre il 32% preferisce soggiorni di una settimana. Le vacanze outdoor lungo lo Stivale conquistano ancora una volta anche i vicini d’Oltralpe. Secondo il Camping Report di Campeggi.com, infatti, le ricerche effettuate dalla Germania nel primo quadrimestre del 2022 sono cresciute del 54% rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dell’anno precedente.