INFORMAZIONI![]() Valentina CiprianiObiettivo Lavoro spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Addetta Amministrazione del Personale Area: Human Resource Management Valentina Cipriani |
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(Adnkronos) - Sulle origini della pandemia covid un quarto degli italiani è 'complottista'. Nel senso che non credono sia stata una casualità, ma sono anzi convinti che dietro ci sia la mano di qualcuno. E' uno dei dati che emerge nel Rapporto Italia 2022 di Eurispes. L'istituto di ricerca ha voluto sondare le diverse posizioni della popolazione tricolore sulla pandemia. Risultato: poco meno della metà (46,6%) ammette di non avere idea di come si sia originata, e poco più di un intervistato su 4 (25,7%), appunto, ritiene che ci sia dietro una 'longa manus'. Infine, il 22,9% ha le idee più chiare: è stato solo una casualità. Un più contenuto 4,8% è invece totalmente negazionista e afferma, al di là di ogni evidenza, che non esiste nessuna vera pandemia. Indagando all'interno di quella fetta di popolazione che ritiene non un caso quello che è successo in questi ultimi 2 anni, emergono varie posizioni: il 42,1% di loro ritiene che il virus sia stato creato in laboratorio e poi sfuggito dal controllo, il 25,7% pensa invece che sia stato creato in laboratorio e diffuso di proposito nel mondo. Per un 15,4% ci si sarebbe accorti troppo tardi dell'esistenza del virus e non si è stati capaci di fermarlo, per l'11,3% il virus è un normale virus influenzale, ma è stato usato per altri scopi. Nell'indicare un responsabile, gli intervistati 'complottisti' citano in quasi un terzo dei casi (31,4%) il governo cinese; un altro 27,3% attribuisce la responsabilità ai poteri forti globali, un 12,1% alle multinazionali farmaceutiche. Ai cittadini che credono che la pandemia non sia scoppiata per caso è stato poi chiesto anche quale sia, a loro avviso, lo scopo per cui è stata creata. Ecco le risposte: fare enormi profitti risulta l'obiettivo più citato (29,3%), seguito da "controllare meglio le persone" (20,1%) e "indebolire le democrazie" (18,4%). Ottengono percentuali degne di nota anche "ridurre la popolazione mondiale" (14,7%), "creare un clima di paura" (10%), "consolidare il potere delle élite internazionali" (9,2%) e, con percentuali più contenute, "nascondere altri problemi gravissimi" (7%) e "giustificare l’intervento dello stato in economia" (6%). Oltre metà italiani boccia gestione pandemia Il 55,8% degli italiani non approva la strategia della gestione italiana della pandemia, contro il 44,1% di giudizi positivi, si legge ancora nel Rapporto. Bocciati anche i media. I cittadini, si legge nella sintesi del report, danno un giudizio negativo anche sulla qualità dell'informazione italiana sulla pandemia: il 68,5% è critico, a fronte di un 31,5% soddisfatto. Invece solo il 17,6% ha visto diminuire la propria fede nella scienza. La netta maggioranza dei cittadini ha avvertito, dall'inizio della pandemia, limitazioni della propria libertà personale: oltre un terzo (35,6%) afferma di essersi sentito limitato sia per la situazione sanitaria sia per le scelte governative, il 29% per i rischi legati al Covid-19, il 19,1% solo a causa delle scelte del Governo. Soltanto il 16,3% degli italiani non ha mai avvertito questo disagio. Agli intervistati è stato poi chiesto se, in caso di necessità, sarebbero disposti ad un'ulteriore limitazione della propria libertà individuale: il 38% si dice disposto, se necessario (il 29,5% abbastanza, l'8,5% molto), ma un più cospicuo 62% manifesta un atteggiamento di chiusura (il 39,3% è poco disposto, il 22,7% per niente). C'è un prima e un dopo, in mezzo un evento che ha sconvolto la vita. Si evince anche dal fatto che la pandemia ha inciso pure sul modo di essere delle persone: la maggioranza dei cittadini, secondo il sondaggio, afferma di essersi sentita di umore più instabile (58,4%), più demotivata (57,3%), più ansiosa (53,3%) dall'inizio della pandemia. Il 42,9% riferisce di essersi sentito più depresso. A 33% cittadini rimandato intervento chirurgico Il 44% degli italiani afferma di aver evitato di far visite di controllo nel corso dell’ultimo anno per non frequentare luoghi a rischio di contagio Covid ed il 42,4% ha incontrato difficoltà per essere visitato dal medico di base. Un terzo dei cittadini (33,3%) si è visto rimandare un intervento chirurgico o una terapia per indisponibilità delle strutture sanitarie, una quota di poco inferiore (31,8%) ha incontrato difficoltà a trovare assistenza sanitaria dopo aver contratto il Covid, il 28,5% quando ha avuto un problema di salute ha rinunciato a visite e/o esami per timore di contagiarsi nelle strutture sanitarie. Quanti hanno visto rimandare un intervento chirurgico e/o una terapia per indisponibilità delle strutture sanitarie sono più numerosi della media al Sud (42,5%), meno al Centro (22,8%).
(Adnkronos) - 'L'errore giudiziario': questo il tema scelto dai detective italiani, che si riuniscono a Roma da domani giovedì 26 maggio, all'hotel Quirinale, nell'ambito del 65sima congresso nazionale Federpol. Giuristi, rappresentanti delle istituzioni, accademici e giornalisti, tante le personalità che prenderanno parte ai lavori, che si apriranno, come consuetudine con l'attesa relazione del presidente Luciano Tommaso Ponzi. "Affronteremo un tema importantissimo per il nostro Paese - sottolinea il numero uno della Federazione italiana degli istituti privati per le investigazioni, per le informazioni e per la sicurezza - che ci ha visti da sempre in prima linea. Lo faremo confrontandoci con i massimi esperti, senza strumentalizzazioni di sorta, ma con un'analisi seria e precisa". Fra i relatori spicca la presenza di Luciano Garofano, presidente dell'Accademia italiana di scienze forensi, nonché quelle di Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, Fondatori del Primo archivio sugli errori giudiziari e ingiusta detenzione 'www.errorigiudiziari.com'. Nell'ambito dell'iniziativa Federpol festeggerà poi il raggiungimento di un traguardo storico, ovvero, il riconoscimento pubblico del tesserino professionale. "Un premio agli sforzi di questi anni - sottolinea il presidente Ponzi, aggiungendo - si tratta di uno strumento di lavoro fondamentale, che significa anche il formale riconoscimento di una professione, per il quale mi preme ringraziare tutti i funzionari ministeriali che hanno lavorato per rendere possibile ciò che Federpol chiedeva a pieno diritto da anni". Durante i lavori verranno tributati diversi riconoscimenti, fra i quali spiccano quelli alla ministra Cartabia "per l'instancabile impegno volto ad assicurare la continuità dei servizi giudiziari nonostante l’enorme difficoltà legate alla pandemia, e per le misure messe in atto per migliorare la Giustizia, trasformandola in uno degli asset principali per l'Italia". Quello alla ministra Lamorgese "per l'instancabile impegno che l'ha vista protagonista in un periodo difficile per il Paese, segnato dalla pandemia, volto a garantire la serenità delle Comunità, rafforzando il rapporto di fiducia fra cittadinanza e Istituzioni, essenziale per la condivisione di diritti e doveri". E, infine, quello al sottosegretario Molteni "per l'attenzione dimostrata per la professione dell'investigatore privato, con il riconoscimento del tesserino ministeriale". Federpol è oggi l'Associazione maggiormente rappresentativa in Italia per gli Investigatori privati, con quasi mille agenzie federate sul territorio nazionale.
(Adnkronos) - Ondate di calore sempre più precoci. Lo conferma quello che sta succedendo in questi giorni non solo in Italia e in Europa, ma anche in Nord America, dove di fatto l'estate è arrivata con un mese di anticipo. Nel weekend negli Stati Uniti sono stati infranti circa 130 record di temperature massime per il periodo, soprattutto negli stati del Sud e dell'Est del paese, con i termometri che si sono attestati su livelli anche di 11-16°C più alti rispetto alle medie di stagione. In Europa il picco maggiore è stato registrato in Spagna: la temperatura media del 21 maggio scorso ha superato la media del giorno estivo più caldo, con punte oltre i 40 gradi.