INFORMAZIONIValeria Gigli |
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(Adnkronos) - Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ricevuto a Kiev la premier finlandese, Sanna Marin. Lo riporta una nota della presidenza ucraina, che mostra alcune foto dell'incontro. Nel corso del colloquio tra le delegazioni dei due Paesi, Zelensky ha ringraziato il governo e il popolo finlandese "per il loro sostegno" e, in particolare, per le sanzioni alla Russia, i pacchetti di assistenza alla difesa dell'Ucraina nonché per l'assistenza finanziaria e umanitaria. Il presidente ha affrontato con Marin la questione della ricostruzione del Paese e ha osservato che "il popolo ucraino conta sulla partecipazione attiva della Finlandia" a questo processo. Nel corso della missione in Ucraina, Marin ha anche visitato Irpin e Bucha, le due località a nord di Kiev da cui i russi si sono ritirati lasciando dietro di loro scene di morte e devastazione e da cui continuano ad arrivare testimonianze di massacri. Vestita con un giubbotto antiproiettile, la premier finlandese - secondo i media locali - si è recata sui luoghi con una scorta militare e si è fermata a parlare anche con un prete. "Guardare tutto ciò che la Russia ha fatto in queste città è stato estremamente difficile. Molte persone sono morte. Allo stesso tempo, lo spirito eroico del popolo ucraino, che sta lottando per la propria libertà e per quella dell'Europa intera, è ammirevole", ha commentato.
(Adnkronos) - Il tramonto del porto di Acciaroli, a Pollica (Salerno), è stato scelto come location del nuovo laboratorio sperimentale degli esperti di Strobilo, azienda di naturtech che utilizza le più avanzate tecniche delle neuroscienze per studiare la relazione tra gli esseri umani e il pianeta Terra. Pollica, nel corso della Eu agrifood week, ha ospitato una dimostrazione del Mediterranean mind lab, laboratorio di neuroscienze applicate per codificare l’algoritmo della longevità. I sensori ambientali applicati su una persona che guarda il tramonto di Acciaroli hanno rilevato un effetto “rigenerativo sul cervello, che va ad elicitare alcune aree, alcune onde come le onde Teta, legate a processi di mindfulness, meditazione, rilassamento profondo, ma anche onde che si attivano quando andiamo a rievocare delle memorie felici della nostra vita”. A spiegarlo è stata Camilla Di Pasquasio, psicologa e data analyst Strobilo. “La nostra attività - ha aggiunto Di Pasquasio - ci consente di misurare i parametri ambientali e di correlarli con il segnale cerebrale. Un’applicazione di questa sperimentazione può essere quella compiuta a Pollica, sull’effetto del paesaggio, anche per selezionare, ad esempio, delle attività che hanno a che fare con il turismo. Penso alla scelta, che può essere fatta con un approccio scientificamente provato, dei luoghi da selezionare ad esempio per posizionare delle panchine panoramiche o per realizzare dei percorsi immersivi”. La sperimentazione può essere applicata molto bene anche nell’ambito del food. “Andiamo a comparare cibi biologici, a chilometro zero, con produzioni industriali. Quello che è pazzesco - ha spiegato Di Pasquasio - è che a livello soggettivo le persone non capiscono assolutamente la differenza tra questi due prodotti, ma il nostro cervello è assolutamente in grado di scindere quale è il prodotto biologico e quale non lo è”. L’obiettivo finale del laboratorio è “studiare l’interazione tra la complessità di questi sistemi, come interagiscono, e cercare di andare a riconnettere l’uomo con la natura. Perdere il contatto con la natura ci ha fatto peggiorare da un punto di vista psicologico e cognitivo. Il nostro cervello è cambiato, diamo molto meno spazio alle emozioni, siamo molto più stressati, viviamo in una condizione di ansia". "Il nostro obiettivo - ha concluso - è far capire anche con la nostra divulgazione e i nostri esperimenti che c’è una forte necessità di andare a ritrovare questo forte rapporto tra l’uomo e la natura, per stare meglio noi, avere un ambiente più salutare, per mettere sul piatto del cibo che sia più sostenibile”.
(Adnkronos) - La produzione di mango in Pakistan diminuirà del 50%, a causa dell'ondata di calore che sta investendo il paese. Le colture del frutto sono state infatti gravemente colpite dalla carenza d’acqua e da temperature insolitamente elevate, che hanno superato i 50 gradi nella parte sud del paese. Il Pakistan è il quinto produttore mondiale di mango dopo India, Cina, Thailandia e Indonesia. La produzione media di mango è solitamente di circa 1,8 milioni di tonnellate per il paese, ma quest'anno dovrebbe essere circa la metà; anche per questo motivo è stato ridotto l'obiettivo di esportazione portandolo a 125.000 tonnellate.