INFORMAZIONIPaolo Esposito |
INFORMAZIONIPaolo Esposito |
(Adnkronos) - Favorire un network degli utenti del mare, che accompagni la transizione ecologica e digitale dell'economia del mare. E' l'obiettivo del primo Summit Blue Forum Italia Network, che si terrà il 17 e il 18 giugno prossimi nel Golfo di Gaeta, di fronte alle isole di Ventotene e Santo Stefano. La due giorni, presentata oggi in una conferenza stampa nello Spazio Europa a Roma, vedrà la partecipazione di esponenti del Governo, dei principali soggetti istituzionali e associativi nazionali ed europei, di autorità militari, imprese e importanti realtà che operano nel settore del mare. ''L'economia del mare può e deve guidare il processo di transizione sostenibile, sociale e digitale dell'Italia e dell'Europa -sottolinea Giovanni Acampora, presidente della Camera di commercio di Frosinone-Latina e Assonautica Italiana-. Abbiamo deciso di raccogliere la sfida con questo primo Summit Blue Forum Italia Network per costruire un'agenda dettagliata e realistica affinchè l'economia blue possa svolgere un ruolo importante nel conseguire gli obiettivi del green deal europeo''. ''Nel corso di questo Forum metteremo al centro del confronto le nuove occasioni di sviluppo economico e occupazionale del Pnrr -prosegue Acampora- per il mare e le sfide della transizione dalla 'crescita blue' a una 'economia del mare sostenibile'. Presenteremo il X Rapporto nazionale dell'economia del mare, realizzato da Unioncamere e Centro studi Tagliacarne che fornirà un quadro aggiornato della dimensione economica del settore''. ''Il Rapporto voluto da Unioncamere con il centro studi Tagliacarne si occuperà di tutta la filiera del mare, dal turismo al trasporto, dalla cantieristica all'industria ittica -spiega Antonello Testa, delegato all'economia del mare di Infomare-. Il Rapporto ci confermerà che siamo al terzo posto nell'economia del mare e che dovremo investire in sostenibilità ambientale''. Il presidente della Commissione Affari Europei, Sergio Battelli, ha sottolineato che ''l'economia del mare è una realtà industriale fragile e dobbiamo preservarla attraverso la transizione sostenibile ed energetica. Dobbiamo investire per l'energia verde. Il mare è una grande ricchezza che non va spolpata ma salvaguardata per uno sviluppo sostenibile''. ''Roma è una città sul mare e spesso ce ne dimentichiamo -sottolinea Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio-. Abbiamo chilometri di coste e uno dei maggiori porti, quello di Civitavecchia, dove arrivano le navi da crociera e le merci che vengono portate a Roma e nel Lazio. Dobbiamo programmare investimenti a medio e lungo periodo con le risorse del Pnrr e avviare il collegamento tra i due mari, quello Adriatico e Tirreno''. ''Dobbiamo condividere un'agenda per lo sviluppo sostenibile dell'economia del mare -sottolinea Paolo Orneli, Assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio-. Dovrà essere inclusiva per far ripartire il Paese. Le risorse del Pnrr da investire sono 4,4 miliardi nel settore della blue economy. Ora dobbiamo fare sistema tra istituzioni, imprese, associazioni per fare investimenti nelle cosiddette autostrade del mare e valorizzare i territori e tornare a crescere''. ''Veniamo da un periodo difficile con due anni di pandemia e ora la guerra -sottolinea Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di commercio di Roma e di Infocamere- ora dobbiamo riequilibrare la rotta. Dobbiamo rimettere a posto i fondamentali economici e sociali e ricostruire un nuovo futuro per l'economia del mare a Roma''.''Noi prefetti dobbiamo coniugare sicurezza e sviluppo, che poi sono la stessa faccia della medaglia -sottolinea il prefetto di Latina, Maurizio Falco-. Bisogna cogliere le opportunità di crescita dell'economia del mare e per questo è necessaria una strategia comune e condivisa''. ''L'economia del mare ha bisogno di programmazione e organizzazione - sottolinea Gerardo Stefanelli, presidente della Provincia di Latina e Sindaco di Minturno-. La Provincia di Latina è orgogliosa di ospitare questo evento nel nostro mare che quest'anno ha guadagnato 8 bandiere blu che sono il nostro orgoglio. Dobbiamo salvaguardare la ricchezza del mare''. ''Questo Forum sarà un evento importante per il Golfo di Gaeta -sottolinea Cosmo Mitrano, Sindaco di Gaeta-. Siamo al terzo posto in Europa per l'economia del mare e secondi nel trasporto marittimo. Il turismo fa parte integrante dell'economia del mare e dello sviluppo dei territori''. ''Questo sarà il Summit di tutti i Comuni e di tutte le realtà della blue economy -afferma Gianluca Taddeo, Sindaco di Formia-. Noi siamo pronti per questo grande evento. Dobbiamo lavorare tutti insieme per lo sviluppo dell'economia del mare nei nostri territori''.Salvatore Forte, Vicepresidente del Consorzio Industriale del Lazio ha sottolineato che "Il nostro è un Consorzio che rappresenta tutte le attività imprenditoriali e industriali di un vasto territorio. Riteniamo fondamentale investire sulla Formazione per generare occupazione ma soprattutto per dare risposte alle esigenze delle imprese. In quest'ottica, nel Blue Forum daremo il nostro supporto all'Economia del Mare, un settore nel quale c'è grande necessità di formare professionalità utili al suo sviluppo". L'onorevole Francesco Zicchieri sottolinea che "La provincia di Latina rispetto alle professionalità del mare è stata in grado negli anni di fare la differenza nel comparto turistico. Oggi dobbiamo saper cogliere la sfida di rilanciare i nostri territori per far ripartire il Paese. Al Blue Forum la parola chiave sarà 'unire', solo insieme sarà possibile raggiungere tutti gli obiettivi prefissati". Luigi Niccolini, Presidente di Informare Azienda Speciale della Camera di Commercio ha spiegato che "Questo tipo di eventi arricchisce il territorio e lo rende più prestigioso a livello nazionale ed internazionale. L'Economia del mare può trainare la ripresa dell'economia nazionale e lavorare insieme per questo sarà l'obiettivo principale".
(Adnkronos) - L’Inps eroga numerose prestazioni socio-assistenziali a favore dei pazienti minori affetti da disabilità e a favore delle loro famiglie (indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1, comma 2, lettera b della legge n. 508/1988, indennità di frequenza di cui all’articolo 1 della legge n. 289/1990, per i minori ciechi indennità di accompagnamento di cui all’art. 1, comma 2, lettera a della legge 508/1988, indennità prevista dall’articolo della medesima legge per i cosiddetti ciechi ventesimisti e per quest’ultimi la pensione non riversibile di cui all’articolo 1 della legge 382/1970, per i minori sordi indennità di comunicazione di cui all’articolo 4 della legge 508/1988). Per le specifiche patologie che possono presentarsi nel minore (tumori, malattie genetiche, endocrinologiche, malattie rare, ecc), l’approccio specialistico pediatrico, oltre che indispensabile per il loro corretto inquadramento diagnostico e prognostico, risulta utile e prezioso anche per la redazione della certificazione medica necessaria alla richiesta delle specifiche prestazioni erogate dall’Inps, la cui appropriatezza ed esaustività costituisce garanzia per una corretta valutazione medico-legale. Sensibile a tale tematica, l’Istituto ha introdotto nel 2017 il Certificato pediatrico introduttivo redatto, presso le strutture pediatriche che aderiscono all’iniziativa, da pediatri specificamente addestrati e abilitati con credenziali di accesso rilasciate dall’Istituto. Una certificazione medica gratuita che, contenendo tutti gli elementi utili all’accertamento della specifica patologia, semplifica la fase dell’accertamento sanitario preliminare al riconoscimento delle prestazioni erogate dall’Inps, riduce il disagio ai minori e alle loro alle famiglie, velocizza l’iter sanitario in quanto evita di sottoporre i minori a ripetute visite mediche effettuate per la stessa finalità, evita revisioni temporali del giudizio medico-legale nel periodo della minore età e permette, in caso di documentazione medica esaustiva, di definire la domanda tramite una valutazione medico legale agli atti, in coerenza con l’articolo 29-ter del decreto-legge numero 76, del 16 luglio 2020, convertito con modificazione dalla legge numero 120 dell’11 settembre 2020. A tal proposito, l’Inps, con determinazione presidenziale numero 76 del 12 aprile 2017, ha adottato uno schema di ‘Protocollo sperimentale per l’adesione di strutture sanitarie pediatriche in ambito di tutela della disabilità dei minori’, con il quale sono stati sottoscritti dall’Istituto protocolli sperimentali con gli Ospedali Gaslini di Genova, l’ospedale Bambino Gesù di Roma, con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze e con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli - Università Cattolica del sacro Cuore di Roma. Numerose altre aziende sanitarie hanno manifestato interesse all’utilizzo del certificato specialistico pediatrico: l’azienda socio-sanitaria territoriale Fatebenefratelli Sacco e l’Ospedale V. Buzzi di Milano, il Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, il Dsm dell’asl di Salerno, l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento - Centro Autismo UC Npia, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna e l’associazione Ospedali pediatrici italiani. Per facilitarne la diffusione nel territorio e diminuire il disagio dei minori e dei loro familiari, nella seduta del 30 marzo 2022, il consiglio di amministrazione dell’Inps ha deliberato l’adozione dello schema di ‘Protocollo quadro per l’utilizzo del certificato specialistico pediatrico a favore della tutela della disabilità’, con il quale i direttori regionali potranno sottoscrivere, in nome e per conto dell’Istituto, un protocollo della durata di 3 anni con possibilità di rinnovo per un uguale periodo che non comporta oneri economici.
(Adnkronos) - Cosmesi naturale: gli ingredienti fermentati sono uno dei trend dell’estate 2022 grazie alla loro capacità di preservare la flora microbica naturale della pelle, il microbiota, e di tutelare il Pianeta attraverso l’utilizzo di fonti vegetali che rendono questi prodotti green e cruelty free. A segnalare la tendenza dell'estate è Natrue, Associazione Internazionale per la Cosmesi Naturale e Biologica. "I cosmetici con estratti fermentati utilizzano un processo naturale già noto in ambito alimentare che negli ultimi anni si è diffuso anche nel settore della cosmesi: la fermentazione, che grazie all’azione di batteri, lieviti e microrganismi rende questi ingredienti più efficaci e compatibili con la pelle - spiega Natrue - In particolare, grazie alla fermentazione si può ottenere un potenziamento dei principi attivi dovuto alla maggiore biodisponibilità dei nutrienti e un aumento del contenuto di antiossidanti, enzimi, vitamine e peptidi che rendono gli ingredienti fermentati protagonisti di molte creme per il viso, tonici e sieri antiage". Efficace sulla pelle, la fermentazione applicata ai cosmetici è anche green. Perché "le sostanze ottenute attraverso la fermentazione di materie prime vegetali (rinnovabili), invece che con processi chimici da fonti fossili, possono ridurre l’impatto ambientale dei cosmetici, in risposta alla crescente attenzione dei consumatori verso questi temi". L’associazione no profit Natrue, che oggi vede sotto il suo marchio di certificazione più di 6.400 prodotti, sostiene e promuove i metodi fermentativi. Grazie a un rigido standard che consente di certificare prodotti e ingredienti a base di ingredienti naturali, biologici e privi di Ogm, nonché l’impiego di processi di approvvigionamento e di packaging sostenibili, l’associazione opera per arginare il fenomeno del greenwashing, la tendenza a dichiarare naturali e biologici prodotti che in realtà non lo sono. “In un settore che si evolve in fretta sotto la spinta della maggiore richiesta di prodotti naturali e biologici da parte dei consumatori, il nostro marchio si impegna non solo ad affiancare i brand ad ampliare l’elenco di prodotti certificati, ma anche a divulgare e far conoscere tendenze e soluzioni efficaci che tutelano l’ambiente e la salute delle persone. In questo senso la fermentazione offre una grande opportunità di innovazione per il settore e rappresenta un’ulteriore strada verso la sostenibilità”, ha commentato Mark Smith, direttore generale di Natrue.