INFORMAZIONIRodolfo Musco |
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(Adnkronos) - "Bisogna rompere questo unanimismo della propaganda di guerra: non si può solo dire che i russi sono folli, serve parlare delle cause reali di questa guerra. Sicuramente la Russia ha la responsabilità di questa invasione, ma ci sono cause profonde che devono essere comprese e rimosse se si vuole la pace". E' quanto sostiene l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, parlando all’Adnkronos, a margine del convegno ‘Fermare la guerra. L’Italia protagonista per la pace in Europa’ organizzato a Palazzo Wedekind (piazza Colonna, Roma) dal Centro Studi Eurasia Mediterraneo (Cesem) e dall’Associazione ‘Identità europea’, in collaborazione con Partitalia. Spiegando le ragioni di tale dibattito, Alemanno aggiunge che "inoltre bisogna individuare per l’Italia un ruolo diverso da quello del totale appiattimento nei confronti dell’amministrazione Biden che finora ha contraddistinto il governo Draghi". "Credo che l’Italia debba trovarsi in sintonia con Germania e Francia - sottolinea ancora l’ex sindaco di Roma-, che sono i paesi più interessati alla pace in Europa, formulare insieme un piano di pace che deve basarsi su due punti: il contestuale cessate il fuoco con lo stop all’invio delle armi e indicare una strada per garantire l’autodeterminazione dei popoli nella regione del Donbass; bisogna fare dei referendum neutrali per capire cosa vogliano fare davvero quelle regioni che oggi sono il vero centro del conflitto e causa di questa guerra". Al convegno partecipano Michel Fabrizio, vicepresidente di Partitalia, Associazione di Partite Iva; Stefano Vernole, vicepresidente Cesem, Franco Cardini, fondatore Associazione ‘Identità europea’; il generale Marco Bertolini; Luciano Barra Caracciolo, presidente di sezione del Consiglio di Stato e sottosegretario del primo Governo Conte, Toni Capuozzo, giornalista, Francesco Borgonovo, vicedirettore de La Verità. "E' grave che finora da parte dell’Occidente, dei paesi europei e degli Stati Uniti non ci sia nessuna proposta negoziale. Ci si limita a dire che i russi si devono ritirare, ma è chiaro che la proposta è irricevibile da parte russa: nella storia non si è mai visto un esercito invasore che sta vincendo girare i tacchi e tornare indietro senza ottenere nulla. Serve fare una proposta di pace credibile e su questo fare la massima pressione attraverso sanzioni e la questione dell’invio delle armi che non deve essere strumento di escalation ma di deterrenza per bloccare il conflitto", conclude.
(Adnkronos) - Il roadshow del progetto InnovaMare farà tappa a Venezia il prossimo 31 maggio-1 giugno 2022, organizzato da Unioncamere del Veneto ed Ismar. Al centro della due giorni di lavori le innovazioni tecnologiche marine sviluppate nell’ambito di Innovamare, un progetto strategico finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014-2020, del quale Unioncamere del Veneto è partner. L’obiettivo di Innovamare è quello di sviluppare e rendere stabile un modello di ecosistema dell’innovazione nel settore della robotica sottomarina e dei sensori per il monitoraggio dell’inquinamento del mare Adriatico. In questi contesto rientrano le diverse tappe del roadshow che hanno la finalità di illustrare i risultati ottenuti e diffondere una cultura dell’innovazione mirata alla sostenibilità. Dopo quello di Venezia, gli appuntamenti successivi saranno a Bari e Rijeka-Fiume, in Croazia. La tappa di Venezia si svolgerà nella giornata del 31 maggio dalle 9 alle 17 ed il 1° giugno dalle 8.45 alle 12.30 all’hotel Laguna Palace. A Venezia i temi del progetto saranno illustrati da alcuni esperti di livello internazionale e sarà possibile, inoltre, partecipare a un world café per il networking e la progettazione di futuri bandi incentrati sui temi dell'economia circolare, della gestione dei rifiuti e delle microplastiche e dell'innovazione nel turismo/ambiente marino. È previsto anche un incontro di scambio con il progetto Interreg Adrion Future 4.0, all'interno del Salone Nautico di Venezia e una visita studio presso due diverse realtà collegate all'Università di Padova che si occupano di gestione circolare e sostenibile dei rifiuti e comunicazione wireless subacquea.