INFORMAZIONIICI - Interassociazione della Comunicazione d'Impresa Ordini e Associazioni Ruolo: Presidente Area: Top Management Giuseppe Ardizzone |
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(Adnkronos) - La modella Kate Moss testimonierà mercoledì prossimo, in collegamento video nell'aula del tribunale di Fairfax in Virginia, al processo per diffamazione intentato da Johnny Depp contro l'ex moglie Amber Heard. Lo scrive il New York Post, spiegando che Moss è stata chiamata in causa dalla stessa Heard e quindi la sua deposizione è stata giudicata ammissibile. Moss ha avuto una relazione con Depp tra il 1994 e il 1997 e, secondo le fonti citate dal New York Post, ha sempre sostenuto l'attore. Amber Heard ha tirato in ballo Kate Moss nel corso della sua testimonianza del 5 maggio scorso, quando ha raccontato di un diverbio avuto con Depp nel marzo 2015 in cui ha preso a pugni in faccia l'attore per paura che questi spingesse sua sorella Whitney giù da una scala. In quel momento Heard avrebbe pensato a Kate Moss perché aveva sentito dire che negli anni '90, quando Depp e Moss stavano insieme, l'attore avrebbe spinto la modella giù dalle scale. Moss non doveva testimoniare perché il presunto incidente delle scale non era correlato all'attuale processo in Virginia. Ma la menzione della modella da parte di Heard ha aperto la strada al team di Depp per chiamarla a testimoniare.
(Adnkronos) - Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Mariacristina Castelletta (Tosti 1820). Ad affiancarla come vicepresidente, in continuità con gli anni precedenti, sarà Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. Castelletta succede a Giulio Bava, che ha guidato la compagine per tre mandati consecutivi tra il 2013 e il 2022. Presidente e vice sono stati eletti dal Consiglio di amministrazione dell’ente, scelto a sua volta nell’Assemblea dei soci della scorsa settimana. Oggi, nel Cda guidato da Castelletta e Bussi, siedono: Piero Bagnasco (Fontanafredda), Giulio Bava (Giulio Cocchi), Umberto Bera (Bera), Domenico Conta (Enrico Serafino), Sergio Germano (Ettore Germano), Antonio Massucco (Banfi), Alessandro Picchi (Fratelli Gancia), Giacinto Balbo (viticoltore di Bubbio e Cassinasco), Luciano Ferrero (viticoltore di Mango), Gianpaolo Menotti (viticoltore di Castel Rocchero). Da otto anni nel Consiglio di amministrazione del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta si occupa del marketing dell’azienda di famiglia, Tosti1820, e fa parte anche del Consiglio di amministrazione del Consorzio del Vermouth di Torino. “Sono onorata ed entusiasta di rappresentare la denominazione Alta Langa Docg. Un grazie infinito va a Giulio Bava, che con la sua presidenza ha traghettato la nostra denominazione in questa importante fase di affermazione e sviluppo. Un ringraziamento sincero anche a Giovanni Carlo Bussi: sono felice di ritrovarlo al mio fianco, per la sua grande esperienza e generosità nei confronti del Consorzio. I miei prossimi tre anni alla guida del Consorzio saranno all’insegna della continuità con ciò che è stato fatto finora. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso di crescita della denominazione, sia in termini di autorevolezza che di numeri”, dice il neoeletto presidente. “La denominazione Alta Langa Docg - spiega ancora Castelletta - sta crescendo e lo sta facendo bene. Più di 50 produttori oggi fanno parte del Consorzio, le cuvée prodotte sono complessivamente 90. Costante la base agricola, composta da circa 90 viticoltori. Il vigneto si estende adesso per 377 ettari (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria) e dalla vendemmia 2021 abbiamo avuto 3 milioni di bottiglie”. Sul fronte della promozione, i passi sono stati consistenti. Lunedì 6 giugno si svolgerà una nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio aperta a un pubblico di operatori professionali (buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti). Dopo il successo delle due edizioni di Grinzane Cavour e di quella di Milano, l’evento si svolgerà stavolta a Torino, nel Museo di Italdesign, fra modelli di auto futuristiche, contemporanee. Saranno ben 115 le diverse etichette di Alta Langa in degustazione - tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari - per 46 diversi produttori presenti all’evento: numeri che – rapportati alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée – raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle 'alte bollicine piemontesi'. Chi parteciperà a La Prima dell’Alta Langa quest’anno vedrà in anteprima assoluta 'Terra', il nuovo, iconico calice istituzionale che verrà presentato proprio durante l’evento: dalla collaborazione con Italdesign è nato, infatti, un calice che intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. La collaborazione tra Consorzio e Italdesign è iniziata dieci anni fa, nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice 'Grande', ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa. Prosegue anche la partnership con la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: da sette anni 'alte bollicine piemontesi' sono Official Sparkling Wine della manifestazione, accompagnando i momenti istituzionali e tutti i cooking show degli chef italiani e internazionali che preparano i loro piatti a base di tartufo. Lo scorso settembre, poi, è stato avviato l’importante progetto con il Centro nazionale Studi Tartufo per la sensibilizzazione dei soci viticoltori che dedicano una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo, nell’ottica del mantenimento delle tartufaie sul territorio delle colline alte di Langa. In dirittura d’arrivo i lavori per l’articolato dossier tecnico e di racconto completo della denominazione iniziato lo scorso anno: attraverso la collaborazione di esperti, sono stati approfonditi e codificati aspetti rilevanti che vanno dai miti e dalla storia delle alte bollicine piemontesi fino alle caratteristiche del terroir; dalla conservazione delle bottiglie fino alle tecniche di servizio, la degustazione dei vini e gli abbinamenti. Lo studio sarà indirizzato in primo luogo ad accrescere la consapevolezza e la cultura dell’Alta Langa Docg tra i produttori e avrà una funzione divulgativa.
(Adnkronos) - La sostenibilità è entrata a far parte stabilmente del lessico interno ed esterno alle aziende, e orienta le prospettive di crescita di interi settori industriali in diverse declinazioni. Ma per declinare questa idea i modi sono praticamente infiniti . A raccontarli ci prova l'ultimo progetto editoriale coordinato dal giornalista Claudio Barnini: “Sostenibilità. La sfida vincente del futuro”, curato da Mason & Partners, in cui 11 aziende italiane raccontano le proprie esperienze: dall'impresa a che punta alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni di gas serra a quella che ha implementato stazioni di ricarica elettriche per favorire la mobilità green dei dipendenti. C’è l'impresa che ha contribuito alla riqualificazione della zona centrale del Parco del Lago EUR a Roma e quella che ha puntato alla gender diversity, ma anche quella che ha optato per una donazione ad ActionAid, quella che scommette sugli imballaggi con materie prime riciclate e così via. Un processo ormai entrato in pianta stabile nella visione delle imprese tanto che iniziano ad apparire anche nuove figure manageriali, come il Sustainability Manager, che guarda al futuro e in alcuni casi lo precede. Un’impresa ecosostenibile è – secondo gli esperti – una realtà organizzata che considera il paradigma delle tre P di John Elkington: “Planet”, “People” e “Profit” poste a fondamenta di un’impresa che pensa, progetta e agisce a livello ambientale (pianeta) e sociale (persone), senza dimenticare il guadagno (profitto). Secondo uno studio presentato nel 2021 da Atos, ad esempio, la transizione verde dovrà intrecciarsi a quella digitale: il progresso tecnologico e informatico – stima l’azienda – potrà contribuire a oltre il 50% del percorso di decarbonizzazione italiana da oggi al 2050, con un impatto certo sui settori che maggiormente influenzano le emissioni inquinanti del nostro Paese. Le imprese, con le Pubbliche Amministrazioni, potranno essere i principali vettori di questo cambiamento tecnologico e culturale. “La Sostenibilità è un tema molto in voga in questi tempi. Tutto ormai deve essere all’insegna della sostenibilità̀. Un impegno che è un must anche per il Governo, per le amministrazioni locali, per gli enti, le aziende. Insomma, oggi se non sei sostenibile sei out” racconta Barnini “L’importante è che questo termine non sia solo di ‘moda’ ma entri nella cultura e nella mentalità di tutte le aziende, anche le più piccole. Ho sempre pensato che quando si vuole affrontare un argomento è meglio farlo attraverso dei casi di studio, pratici, in cui siano evidenti anche gli ostacoli e le soluzioni adottate per superarli. Avevo intenzione di fare un po’ di chiarezza proprio sul concetto di sostenibilità̀. Spero di esserci riuscito”. Il libro - che è allo stesso tempo un insieme di casi di studio e una mappa sociologica per vedere quale direzione abbia preso il mondo delle imprese italiane - evidenzia come sostenibilità è molto di più che la sola riduzione dell’impronta ecologica, non è solo rispetto per l’ambiente che ci circonda, ridurre l’emissione di anidride carbonica, produrre energia con fonti rinnovabili, eliminare la plastica non riciclabile, è anche tutto questo, ma non solo. Dobbiamo intenderla invece con una modalità molto ampia che includa la parità̀ sociale ed economica, sulla formazione, sulla inclusione. Barnini ha messo insieme nello stesso progetto un ‘dream team’ di aziende (Atos, General Finance, Green Arrow Capital, Inalca, le farmaceutiche Daiichi Sankyo e Grunenthal, Incico, La Collina dei Ciliegi, Marr, Kew Technology e Windtre) che ne hanno favorito la realizzazione con un contributo non condizionante, che permetterà di distribuire l’ebook gratuitamente tramite le piattaforme Amazon e Kobo. “E’ finalmente nel 2015 che 193 paesi membri delle Nazioni Unite sottoscrivono un Patto, che porta il titolo di “Trasformare il nostro mondo, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”, che definisce una serie di obiettivi, organizzati attorno ad altrettanti ambiti della vita collettiva ed interconnessi tra loro” spiega Carla Collicelli senior expert ASviS per le relazioni istituzionali. "Sulla scia di quell’accordo, il 3 febbraio 2016 nasce in Italia l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che sin dall’inizio si propone l’obiettivo di far crescere nella società̀ italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 e di promuoverne la realizzazione attraverso la promozione di una cultura della sostenibilità̀ a tutti i livelli. Inoltre, l’impresa che intraprende il cammino verso la sostenibilità̀ ha capito che così facendo può anche accedere a strumenti finanziari dedicati, quali, ad esempio Green Bond, Social Bond, Sdg Bond, o mutui green".