INFORMAZIONIRegione Umbria Istituzioni e Pubblica Amministrazione Centrale Ruolo: Dirigente Serv. Comunicazione Istituzionale (Giunta) Area: Top Management Angela Bistoni |
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(Adnkronos) - Il motore di ricerca con geolocalizzazione Uro-H-Advisor, ideato da pazienti affetti da tumori uroteliali per orientare chi ha il cancro alla vescica alla scelta dell'ospedale dove curarsi, viene presentato il 25 maggio durante un evento online dell'Associazione PaLiNUro (Pazienti liberi da neoplasie uroteliali). "Da tempo il nostro obiettivo era quello di arrivare ad avere una sorta di 'TripAdvisor' degli ospedali per la cura del tumore alla vescica e adesso, che la piattaforma è realtà, l'obiettivo è quello di popolarla con tutte le esperienze, le valutazioni ed i giudizi insindacabili dei pazienti stessi", dichiara Edoardo Fiorini, presidente di PaLiNUro. Sono 30mila ogni anno le diagnosi di neoplasia uroteliale, patologia che, per incidenza, è quinta (quarta negli uomini) in Italia. Il portale Uro-H- Advisor, realizzato come replicabile e free source, raccoglie attualmente oltre 160 recensioni qualificate, ma ha l'obiettivo, nei prossimi 2 anni, di essere conosciuto e reso accessibile ad almeno 20 associazioni di pazienti perché lo possano utilizzare per lo stesso scopo, adattandolo alle loro specificità in un'ottica di cooperazione e scambio di azioni condivise che diano voce alle esigenze dei pazienti. La piattaforma ha l'obiettivo di sostenere i pazienti nella scelta del "miglior ospedale vicino a casa", avvalendosi dell'esperienza di chi ha conosciuto e sperimentato di persona le strutture della zona ed è in grado di fornire informazioni accessibili, attendibili, verificate, esperienziali e concrete in base a tre parametri i di giudizio: competenza, efficacia e umanità. Il sistema Uro-H-Advisor - si lege in una nota dell'associazione - permette la ricerca di una o più valutazioni del reparto di urologia dell'ospedale in cui viene curata la patologia e la ricerca dell'ospedale che può curare meglio e, possibilmente, più vicino a casa, anche al fine di evitare i cosiddetti 'pellegrinaggi della salute'. Il motore di ricerca è stato realizzato grazie al contributo ottenuto con la vittoria nel 2020, e poi ancora nel 2021, del Bando di Fondazione Roche per i pazienti, che finanzia ogni anno solo 10 progetti volti a migliorare la qualità della vita delle persone. Nel 2021 Palinuro ha sviluppato la piattaforma che ha in seguito popolato di contenuti e commenti, con l'intento di promuoverla d'ora in avanti per renderla fruibile da parte di clinici e del grande pubblico. Le valutazioni e le recensioni - prosegue la nota - saranno integrate e mediate con quelle di altre persone che sono state in cura nello stesso ospedale, permettendo inoltre nella consultazione il confronto con la media delle valutazioni di tutti gli ospedali recensiti su tutto il territorio nazionale. Tutti i dati utilizzati per il database relativi alle strutture di ricovero sono stati reperiti dal ministero della Salute. Per ciascuna di esse, inoltre, viene indicato il numero degli interventi di chirurgia maggiore eseguiti in base a quanto indicato dal Programma nazionale esiti (ultima edizione disponibile). Per ogni struttura, laddove disponibili, sono evidenziati gli specialisti di riferimento, e sono state indicate caratteristiche quali la disponibilità di certe terapie, i tipi di interventi chirurgici disponibili e le tecniche utilizzate, la disponibilità di certi tipi di esami, di particolari tecniche diagnostiche e di servizi di riabilitazione. "Rispetto ad altri portali attualmente a disposizione dei pazienti, che includono tutte le patologie, risultando pertanto generici e quindi incompleti, non aggiornati e tantomeno esaustivi - continua la nota - il progetto Uro-H-Adviso ha un più elevato livello di specializzazione e concentrazione sulla specifica casistica. L'Associazione PaLiNUro, inoltre, verifica ed eventualmente modera informazioni imprecise o dettate da particolari stati emotivi di chi fornisce l'informazione. I clinici e le loro strutture sono invitati a segnalare all'associazione eventuali inesattezze o mancanze". All'evento di presentazione del progetto Uro-H-Advisor partecipano: Edoardo Fiorini, presidente associazione PaLiNUro; Daniela Girardo, delegata Regione Piemonte associazione PaLiNUro; Patrizia Giannatempo, oncologa, Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori Milano; Roberto Salvioni, già direttore della Struttura complessa di chirurgia urologia, Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori Milano. In collegamento ci sono: Eugenio Brunocilla, urologo, Policlinico Sant'Orsola Malpighi Bologna, e la senatrice Maria Pia Garavaglia, presidente di Fondazione Roche. La diretta, mercoledì 25 maggio alle 17, si può seguire su Youtube (www.youtube.com/channel/UC3yAcEMfCcUCiSBkjLRqEBA) e Facebook (www.facebook.com/AssPalinuro).
(Adnkronos) - Cristiano Fini è il nuovo presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani. Imprenditore modenese, di Castelfranco Emilia, 50 anni, è stato nominato oggi dall’VIII Assemblea elettiva, riunita a Roma presso il Teatro Eliseo, e composta da 399 delegati, in rappresentanza dei quasi 900 mila iscritti in tutt’Italia. Fini succede a Dino Scanavino che, appena proclamato, ha voluto ringraziare per il lavoro svolto in questi ultimi 8 anni. Fini, agrotecnico, è il titolare di un’azienda agricola e vitivinicola con 13 ettari investiti a vigneto biologico, già presidente di Cia Emilia-Romagna dal 2018 e, precedentemente, di Cia Modena. Fa parte del Consiglio di amministrazione di Cantine Riunite Civ ed è stato membro della Giunta Camerale di Modena. Ora sarà alla guida della Confederazione per i prossimi quattro anni. "Stiamo attraversando una fase davvero complicata: la pandemia, la guerra, i rincari eccezionali delle materie prime, il rischio di una crisi energetica e alimentare, i cambiamenti climatici. Eppure il nostro settore, con tutte le difficoltà resta uno dei cardini dell’economia nazionale. Il valore aggiunto dell’agricoltura italiana, pari a 33 miliardi circa, resta il più elevato dell’Ue. Il sistema agroalimentare, nel suo insieme fa il 15% del Pil. Ecco perché possiamo e dobbiamo lottare, rimettendo al centro le nostre priorità, le nostre battaglie”. Lo ha detto il neo eletto presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini. “Servono azioni precise e puntuali su larga scala -ha continuato il presidente di Cia- come una politica energetica nazionale ed europea che cerchi di calmierare i costi e le speculazioni, oltre a misure a sostegno delle filiere produttive, messe in ginocchio dagli incredibili rincari produttivi e dall’instabilità dei mercati. Ma soprattutto c’è bisogno finalmente di una redistribuzione del valore lungo la filiera. Dobbiamo gridare la necessità di un reddito equo per gli agricoltori, facendo squadra su questo obiettivo comune, come su investimenti importanti nella ricerca per dotare il settore primario di strumenti innovativi contro il climate change. E poi: spinta alle nuove tecnologie digitali e apertura chiara alle tecniche di miglioramento genetico in ottica sostenibile; invasi per l’accumulo di acqua utile nei periodi più siccitosi, ma anche assicurazioni e fondo mutualistico nazionale per affrontare le calamità”. “Alla vigilia delle grandi campagne -ha sottolineato Fini- resta urgente anche il problema della manodopera nei campi, dal punto di vista sia dei costi che della reperibilità. Così non siamo più competitivi. Occorre più flessibilità, come sperimentato con i voucher. E ancora: accesso alla terra e al credito per il ricambio generazionale; valorizzazione delle donne del settore che sono ormai il 30%; pensioni giuste per chi ha passato tutta la vita nei campi e ora prende poco più di 500 euro”. “Queste sono le nostre priorità -ha evidenziato il nuovo presidente di Cia- insieme al rilancio delle aree interne. Zone svantaggiate che hanno un’importanza strategica per tutto il sistema Paese, ma vengono lasciate sempre sole. Per le zone rurali servono politiche e strategie: defiscalizzazione, connessione, sbloccare lo spopolamento e riportare persone e ricchezza. Sono le nostre rivendicazioni, come quella sulla fauna selvatica, con la riforma della legge 157 per tutelare l’agricoltura, mettere al sicuro strade e cittadini, salvare gli allevamenti suinicoli dal rischio Psa. Tutte sfide che dobbiamo portare avanti tenendo sempre insieme proteste e proposte”. “Ci attende una nuova stagione, più inclusiva e innovativa -ha aggiunto Fini- dentro l’organizzazione e nei rapporti con la società civile e con le istituzioni, con tutte le altre rappresentanze agricole, agroalimentari ed economiche del Paese. Dobbiamo essere per e non contro. Non dobbiamo lasciare indietro nessuno. Servizi alle imprese e al cittadino, grandi imprese e piccole aziende, Nord e Sud, agricoltura biologica e convenzionale, tutto questo non è in opposizione. Le diversità si devono tradurre in un valore aggiunto. Le sfide da affrontare sono di una portata enorme e serve responsabilità e nuova coesione per traguardarle”. “C’è bisogno di un patto con tutte le componenti del sistema, a cominciare dai consumatori -ha ribadito il presidente di Cia- e il miglior veicolo per spiegare quello che facciamo sono gli agriturismi, la vendita diretta, l’agricoltura sociale, le fattorie didattiche. Dobbiamo far capire a tutti che l’agricoltura non è quella che inquina, che tratta male gli animali e sfrutta i lavoratori, ma il settore che custodisce il territorio, che difende l’ambiente e le persone, che fa crescere l’economia e la società. Anche in Europa dobbiamo contare di più, avendo in mente che dove andiamo uniti come sistema Paese, portiamo a casa il risultato”.
(Adnkronos) - Il 24 maggio si celebra la Giornata Europea dei Parchi promossa da Europarc Federation con lo slogan 'Noi siamo la Natura. Ripensare, riconnettere e ripristinare'. In Italia la Giornata dei Parchi si svolge all’insegna dei cento anni compiuti dal sistema italiano delle aree protette, con i due parchi nazionali più antichi, Gran Paradiso e Abruzzo, Lazio e Molise, che hanno recentemente celebrato, con Federparchi, il secolo di attività. In Italia ci sono 24 Parchi Nazionali, 135 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 30 Aree Marine Protette, circa 400 Riserve regionali e una vasta rete di siti protetti, la maggior parte dei quali rientranti nella Rete Natura2000. Complessivamente abbiamo il 21% del territorio tutelato (anche con Sic e Zps). “Il numero delle aree protette in Italia - afferma il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri - è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi 50 anni. Calcolando anche le aree della rete Natura 2000 (molte delle quali sono esterne alle aree protette) oggi raggiungiamo il 21% di territorio protetto a terra e il 16% a mare. Un’estensione importante, ma l’Europa ci indica l’obiettivo del 30% di territorio protetto sia a terra che a mare da raggiungere entro il 2030. Questo vuol dire aumentare di circa la metà la superficie protetta a terra e quasi raddoppiare quella a mare, uno sforzo non da poco ma che va affrontato mettendo in campo tutte le risorse necessarie al fine di potenziare il sistema dei parchi, la cui missione primaria è la tutela della biodiversità”. La Giornata Europea dei Parchi è stata istituita per ricordare il giorno della fondazione dei primi parchi nazionali europei, nati in Svezia nel 1909. In Italia la Giornata si caratterizza per una serie di eventi ed iniziative che si svolgono in larga parte nei fine settimana a ridosso dell’appuntamento. L’elenco degli appuntamenti delle aree protette italiane per la Giornate Europea dei Parchi è visibile sul portale www.Parks.it. Mercoledì 25 maggio, presso la sede della Riserva Naturale Tevere Farfa (via Tiberina km 28) si svolgerà un incontro, fruibile anche online, sul tema 'Arrestare le specie aliene invasive per conservare la biodiversità'.