INFORMAZIONI![]() Daniele SaccoGruppo Mondadori spa Editoria Ruolo: Group HR and Organization Director Area: Human Resource Management Daniele Sacco |
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(Adnkronos) - Matteo Salvini interviene in Senato e lancia le sue proposte "per la pace" a Mario Draghi. Nei suoi dieci minuti di intervento il leader leghista, atteso al varco per i dubbi sull'invio di armi, non si tira indietro, ma evita lo scontro sul tema, guardando oltre. "Voglio fare tre proposte concrete - dice a mo' di premessa - non limitarmi a dire che vogliamo la pace". Draghi ("la persona più autorevole per farlo") chieda lo sblocco delle migliaia di tonnellate di grano ferme in Ucraina e in Russia, su terra e nei porti, per evitare la drammatica carestia in Africa. Punto due: chieda a Mosca di ritirare "la candidatura da favore di Odessa per Expo 2030". Infine la proposta principale, più urgente: Draghi "chieda il cessate il fuoco di 48 ore per cercare una sede di incontro, con l’Italia (insieme ad altri, come Germania e Francia) a fare da garante" per il dialogo di pace. Il resto dell'intervento vede il leader del Carroccio levarsi qualche sassolino dalle scarpe. Salvini non fa passare senza replica le parole di Ignazio La Russa, pronunciate poco prima delle sue. "Quando qualcuno in quest'Aula rinnova l'invito a inviare altri armi e al massimo gli operai italiani tireranno la cinghia, io non ci sto", dice rivolto al braccio destro di Giorgia Meloni, con cui da qualche tempo non mancano gli scontri, come per il mancato invito alla convention di Fdi a Milano, lo scorso primo maggio. Poi Salvini si concede citazioni e richiami a "chi ha osato in politica estera" come Moro e Craxi, Prodi e Berlusconi" e a Papa Francesco ("Anche oggi il Santo padre ricevendo gli ambasciatori ha detto che bisogna ricercare la pace") con bacchettata finale ai colleghi in Aula: "A qualche ignorante che in quest'aula rumoreggia quando si cita il Santo Padre che è uomo di stato".
(Adnkronos) - "Con il Pnrr abbiamo già incassati 46 mld, quando abbiamo ottenuto il negoziato sapevamo di dover sbottigliare", oliare, "tante procedure, la sifda ora è questa e deve vedere il Parlamento tutto dalla stessa parte. Invece ho la sensazione ci si divida per gruppi di appartenenza". Lo ha detto il deputato del Pd Francesco Boccia, intervenendo all'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos. "Oggi chi ha contratti sottoscritti per asfaltare una strada, di sei mesi fa, preferisce pagare la penale e non asfaltare la strada, perché i costi delle materie prime sono così aumentati che non conviene né all'impresa né all'amministrazione. Questa è la vita reale... Se non si capisce che i contratti firmati prima dell'esplosione del costo delle materie prime sono non onorabili, è evidente che questo si scaricherà sui tempi di realizzazione dei prossimi interventi pubblici". L'attuazione del Pnrr "è possibile che debba essere spalmata in un anno in più per ragioni che non erano prevedibili", ha proseguito l'ex ministro. Le risorse del Next Generation Eu "sono state una grande conquista. Quando quelle risorse le abbiamo ottenute è caduto il governo Conte. Ma questa è una discussione che poi faranno gli storici, ora dobbiamo pensare a spendere queste risorse col governo Draghi".
(Adnkronos) - Le assicurazioni sono impreparate a risarcire i danni provocati dai cambiamenti climatici. E’ quanto emerge dal rapporto “World Property and Casualty Insurance Report 2022” preparato da Capgemini e Emsa. Infatti, nonostante l’impatto dei disastri climatici continui a crescere di anno in anno, solo l’8% delle compagnie di assicurazione si sta preparando in modo adeguato al futuro. Dal 1990 a oggi le perdite economiche globali dovute a disastri climatici sono lievitate del 250%. Per esempio l’alluvione che ha colpito la Germania nel luglio 2021 è uno dei disastri climatici più costosi di sempre.