INFORMAZIONIAxerta spa Assicurazioni, Banche e Finanza, Comunicazione e Marketing, Difesa e Sicurezza Ruolo: Consulente investigativo Area: Altro Elena Genovese |
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(Adnkronos) - “È accaduta una cosa abbastanza scontata e che nulla ha che fare con una nuova maggioranza". Così a Giorgia Meloni alla presentazione del libro di Giovanni Orsina ‘Una democrazia eccentrica’ sulle parole di Giuseppe Conte dopo il voto in commissione Esteri al Senato. "Conte giudica così Fdi perché usa il suo metro ma io non faccio alleanze con chi ho detto che non faccio alleanze. Non c’è una nuova maggioranza”, ha quindi sottolineato. “Mi corre l’obbligo di ricordare a Conte che chi ci starebbe portando a un escalation è il suo ministro degli Esteri - ha detto poi Meloni - Se non è d’accordo allora ritiri il ministro Di Maio dal governo e passi all’opposizione. Nella vita bisogna essere conseguenti o si rischia di perdere la faccia”.
(Adnkronos) - Il decennio che stiamo vivendo è destinato ad impattare drasticamente sulla storia dell’umanità. Con l’avvento della pandemia il lavoro “agile” è entrato nella vita quotidiana degli individui, costituendo, per due anni, il pilastro della vita aziendale e lavorativa. Oggi, con la fine dello stato d’emergenza, le relazioni sono diventate profondamente digitalizzate e le logiche di mercato sono completamente mutate. Di conseguenza, la necessità di ripensare nuovi modelli organizzativi e produttivi è diventata più che mai impellente. Lavorare a distanza, in modo liquido e senza orari fissi, diventerà una consuetudine. Se le imprese adotteranno lo smart working come prassi lavorativa standardizzata, i lavoratori dovranno acquisire nuove competenze e conoscenze, trasformandole in nuove abilità e mansioni, seguendo un costante processo di reskilling e upskilling. Entro il 2030, infatti, l’intelligenza artificiale avrà permeato l’intero processo aziendale automatizzando la maggior parte dei ruoli e segnando, dunque, la nascita di professioni che oggi non esistono e la fine di quelle che conosciamo. Quale mercato professionale ci attende? Quale sarà il futuro delle professioni? La seconda edizione del manuale scritto dal formatore e business coach professionista Mario Alberto Catarozzo, 'Il futuro delle professioni dopo la pandemia', edito da Teleconsul, offre una risposta esaustiva a queste domande scattando una fotografia completa delle attività lavorative del futuro, alla luce dei cambiamenti tecnologici emersi nel corso dell’emergenza pandemica. Il volume sarà presentato domani 19 maggio in occasione della 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, presso la Sala Madrid del Centro Congressi Lingotto. Scopo primario è quello di fornire al professionista gli strumenti giusti per comprendere come organizzare al meglio la propria attività professionale, scegliere e formare i propri collaboratori, sviluppare nuovi modelli di business ed essere protagonisti del nuovo mercato professionale. Tramite la descrizione di strumenti, tecniche, principi di soft skills, coaching e comunicazione, il manuale assume un taglio pratico e propone un importante spunto di riflessione sulle novità tecnologiche e digitali che hanno investito il mondo del lavoro negli ultimi anni: dal Metaverso al 5G, dall’Intelligenza Artificiale al tema della sostenibilità e della nuova governance nelle organizzazioni (Esg). Esplorate nel dettaglio anche le soluzioni pratiche per ripensare l’organizzazione di studio e la stessa gestione della professione in forma associata, Stp o reti professionali. “Il mio intento -spiega Mario Alberto Catarozzo, autore del libro- è fornire con questo manuale una nuova visione, aggiornata e strategica, del lavoro del libero professionista, una nuova mentalità necessaria per affrontarlo e nuovi strumenti da mettere in pratica per tradurre i cambiamenti in opportunità”. “I professionisti che hanno saputo innovarsi, cogliere la sfida del cambiamento, hanno trovato nell’emergenza un’occasione per crescere e sviluppare ancora di più il proprio business” afferma invece Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi consulenti del lavoro, nella prefazione del volume, sottolineando come i consulenti del lavoro conoscano bene i processi di adeguamento del lavoro alle nuove tecnologie e come, nel corso degli anni, siano stati in grado di “intercettare le nuove opportunità offerte dal mercato, e offrire un ventaglio di servizi innovativo e sempre più articolato”.
(Adnkronos) - Gli italiani non vedono l’ora di partire e anche quest’anno cresce la voglia per le vacanze all’aria aperta con la Toscana che guida la classifica delle destinazioni più ricercate. Ad analizzare il trend dell’estate 2022 è Campeggi.com, il portale in Italia per campeggi e villaggi vacanze, con il suo Camping Report (CaRe): nel primo quadrimestre del 2022 il sito ha infatti registrato un aumento delle ricerche pari al 150% in più rispetto al 2021 e dell’8% rispetto al 2019. “Dopo due anni complessi, il 2022 si presenta come l’anno della ripresa per tutto il mondo del turismo e il settore delle vacanze outdoor non fa eccezione”, spiega Cristian Capizzi, ceo di KoobCamp, il network al quale appartiene Campeggi.com. “Come dimostrano i dati, infatti, il trend è tornato ai livelli registrati prima della pandemia, soprattutto all’interno dei confini nazionali. Per ovvi motivi, nel 2020 la situazione si è smossa solo nella prima metà di maggio, nel 2021 ad aprile, mentre quest’anno le prenotazioni per il periodo estivo sono arrivate già a gennaio: gli italiani non vedono l’ora di partire. Ci aspetta una grande stagione”. Nel primo quadrimestre del 2022, a guidare la classifica delle destinazioni più cercate è la Toscana, al primo posto con il 13% delle ricerche, tallonata sul podio dal Veneto (12%) e seguita a breve distanza dalla Puglia (11%). Chiudono la top 5 Sardegna (10%) e Marche (8%). Dal punto di vista della tipologia delle sistemazioni, le preferenze ricadono nella maggior parte dei casi sui villaggi vacanze, scelti dal 63% degli utenti, seguiti da glamping (16%), camping (12%) e piazzole per camper (9%), segno che per la maggior parte dei viaggiatori scegliere una vacanza en plein air non significa necessariamente rinunciare alla comodità. Da nord a sud, gli utenti cercano in particolare strutture pet friendly (19%), per trascorrere le vacanze con i propri amici a quattro zampe, ma tra i campeggi e i villaggi vacanze più cercati ci sono anche quelli in riva al mare (16%) e quelli dedicati alle famiglie (12%), seguiti da quelli con accesso diretto alla spiaggia (9%) o con piscina (8%). Le ricerche, che avvengono in media con 4 mesi di anticipo rispetto alla data di check-in, vengono effettuate nel 70% dei casi attraverso dispositivi mobili, un’abitudine ormai consolidata tra gli italiani. Per quanto riguarda la durata, invece, quasi la metà dei viaggiatori punta a vacanze all’aria aperta che durano in media 14 notti (43%), mentre il 32% preferisce soggiorni di una settimana. Le vacanze outdoor lungo lo Stivale conquistano ancora una volta anche i vicini d’Oltralpe. Secondo il Camping Report di Campeggi.com, infatti, le ricerche effettuate dalla Germania nel primo quadrimestre del 2022 sono cresciute del 54% rispetto a quelle registrate nello stesso periodo dell’anno precedente.