(Adnkronos) - Gli Stati Uniti sostengono la candidatura della Svezia e della Finlandia nella Nato. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden nel corso di una conferenza stampa alla Casa Bianca con la premier svedese Magdalena Andersson e il presidente finlandese Sauli Niinisto. "Sono orgoglioso di accogliere e offrire il forte sostegno degli Stati Uniti per le richieste di due grandi democrazie", ha detto Biden. ''Le porte della Nato restano aperte'', ha affermato il leder Usa, ricordando che "la Svezia e la Finlandia hanno fatto richiesta di adesione alla Nato perché i loro cittadini glielo hanno richiesto". "E così che funziona nella democrazia'', ha aggiunto Biden sottolineato che ''la politica delle porte aperte della Nato è importante perché i Paesi possono decidere se aderire a valori come democrazia e libertà''. ''Di fronte all'aggressione la Nato non è diventata più divisa o più debole, ma è più unita e più forte'' per ''affrontare la sfide del nostro tempo e il futuro che ci aspetta'', ha ribadito, sottolineando che "la decisione si Finlandia e Svezia di candidarsi è un ulteriore passo avanti. Restando uniti oggi rigettiamo un crimine che è stato perpetrato e vogliamo ribadire ancora più forte che siamo 'tutti per uno, uno per tutti'. Perché la Nato è forte non solo grazie alla potenza militare, ma per la sua unità'' e per ''la democrazia in azione''.
(Adnkronos) - Il decennio che stiamo vivendo è destinato ad impattare drasticamente sulla storia dell’umanità. Con l’avvento della pandemia il lavoro “agile” è entrato nella vita quotidiana degli individui, costituendo, per due anni, il pilastro della vita aziendale e lavorativa. Oggi, con la fine dello stato d’emergenza, le relazioni sono diventate profondamente digitalizzate e le logiche di mercato sono completamente mutate. Di conseguenza, la necessità di ripensare nuovi modelli organizzativi e produttivi è diventata più che mai impellente. Lavorare a distanza, in modo liquido e senza orari fissi, diventerà una consuetudine. Se le imprese adotteranno lo smart working come prassi lavorativa standardizzata, i lavoratori dovranno acquisire nuove competenze e conoscenze, trasformandole in nuove abilità e mansioni, seguendo un costante processo di reskilling e upskilling. Entro il 2030, infatti, l’intelligenza artificiale avrà permeato l’intero processo aziendale automatizzando la maggior parte dei ruoli e segnando, dunque, la nascita di professioni che oggi non esistono e la fine di quelle che conosciamo. Quale mercato professionale ci attende? Quale sarà il futuro delle professioni? La seconda edizione del manuale scritto dal formatore e business coach professionista Mario Alberto Catarozzo, 'Il futuro delle professioni dopo la pandemia', edito da Teleconsul, offre una risposta esaustiva a queste domande scattando una fotografia completa delle attività lavorative del futuro, alla luce dei cambiamenti tecnologici emersi nel corso dell’emergenza pandemica. Il volume sarà presentato domani 19 maggio in occasione della 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, presso la Sala Madrid del Centro Congressi Lingotto. Scopo primario è quello di fornire al professionista gli strumenti giusti per comprendere come organizzare al meglio la propria attività professionale, scegliere e formare i propri collaboratori, sviluppare nuovi modelli di business ed essere protagonisti del nuovo mercato professionale. Tramite la descrizione di strumenti, tecniche, principi di soft skills, coaching e comunicazione, il manuale assume un taglio pratico e propone un importante spunto di riflessione sulle novità tecnologiche e digitali che hanno investito il mondo del lavoro negli ultimi anni: dal Metaverso al 5G, dall’Intelligenza Artificiale al tema della sostenibilità e della nuova governance nelle organizzazioni (Esg). Esplorate nel dettaglio anche le soluzioni pratiche per ripensare l’organizzazione di studio e la stessa gestione della professione in forma associata, Stp o reti professionali. “Il mio intento -spiega Mario Alberto Catarozzo, autore del libro- è fornire con questo manuale una nuova visione, aggiornata e strategica, del lavoro del libero professionista, una nuova mentalità necessaria per affrontarlo e nuovi strumenti da mettere in pratica per tradurre i cambiamenti in opportunità”. “I professionisti che hanno saputo innovarsi, cogliere la sfida del cambiamento, hanno trovato nell’emergenza un’occasione per crescere e sviluppare ancora di più il proprio business” afferma invece Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi consulenti del lavoro, nella prefazione del volume, sottolineando come i consulenti del lavoro conoscano bene i processi di adeguamento del lavoro alle nuove tecnologie e come, nel corso degli anni, siano stati in grado di “intercettare le nuove opportunità offerte dal mercato, e offrire un ventaglio di servizi innovativo e sempre più articolato”.
(Adnkronos) - Il fotovoltaico notturno è il futuro delle tecnologie green. Lo sostengono gli scienziati della University of New South Wales che hanno creato un dispositivo semiconduttore noto come “diodo termoradiativo” capace di produrre energia pulita anche di notte. Questo grazie al raffrescamento radiativo notturno, fenomeno con cui un corpo espelle calore sotto forma di luce infrarossa che viene poi sfruttata dal diodo per generare elettricità. Per ora i risultati sono limintati: infatti il solare notturno offre una potenza di picco di soli 2,26 mW/m2, ma gli studiosi sono fiduciosi che negli anni a venire questo numero possa crescere esponenzialmente.