INFORMAZIONIMonica Burattini |
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(Adnkronos) - Ruba la pistola a una guardia giurata e la usa per esplodere diversi colpi contro alcuni ragazzi davanti a un bar. E successo poco prima di mezzanotte a Qualiano, in provincia di Napoli. L'autore del gesto è stato identificato e arrestato, mentre i quattro giovani feriti sono finiti in ospedale, due dei quali in gravi condizioni. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, M.B., 37enne di Torre Annunziata (Napoli) già noto alle forze dell'ordine, con la minaccia di un coltello ha rubato la pistola a un vigilante, poi in sella a una bici elettrica ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro alcuni ragazzi in sosta davanti a un bar in via Rosselli di Qualiano. Ne ha colpiti 4: due sono ricoverati in prognosi riservata e in pericolo di vita, uno è stato dimesso e l’altro ha subito un intervento chirurgico e rimane in osservazione. I carabinieri della sezione operativa di Giugliano, insieme a quelli della stazione di Qualiano, sono riusciti in poche ore a identificare l’uomo che avrebbe premuto il grilletto e lo hanno rintracciato questa mattina intorno alle 6.30. Continuano le indagini per chiarire dinamica e motivazioni
(Adnkronos) - "Il tema di un'Academy strutturale del settore dell'investigazione privata è importante, possiamo ipotizzare un rafforzamento degli elementi di accesso su base formativa". A dirlo Francesco Fimmanò, ordinario Diritto commerciale, componente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, direttore scientifico Universitas Mercatorum, intervenendo al 65simo congresso nazionale Federpol. "L'indagine difensiva - ha spiegato - è una parte strutturale fondamentale soprattutto da punto di vista degli innocenti e questo deve essere tenuto presente dalla categoria degli investigatori privati".
(Adnkronos) - Sono sempre di più gli italiani che consumano alimenti a base vegetale. Il basso impatto ambientale dei prodotti plant-based è una delle principali ragioni per cui 22 milioni di consumatori li scelgono, soprattutto tra gli under 35. È questa l’analisi messa a punto dal Gruppo Prodotti a base vegetale di Unione Italiana Food (Associazione di rappresentanza diretta di categorie merceologiche nel settore alimentare in Italia e in Europa). “Sappiamo con certezza scientifica che il cibo che consumiamo ha un impatto diretto sul Pianeta e sull’uso delle sue risorse naturali. Se a livello globale si dimezzasse l'assunzione di prodotti di origine animale, questo cambiamento potrebbe ‘liberare’ 21 milioni di km2 di terreni agricoli, equivalenti a quasi 3 miliardi di campi da calcio e le emissioni di gas serra potrebbero ridursi di circa il 50%", spiega Ludovica Principato, ricercatrice in Gestione sostenibile di impresa all’Università Roma Tre, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente (5 giugno). "Nel caso dell’Italia - sottolinea - l’adozione diffusa di una dieta ‘flexitariana’, più ricca di alimenti di origine vegetale (come verdura, frutta, cereali integrali, legumi), avrebbe effetti molto positivi in termini di contenimento dell’impatto ambientale, rispetto all’attuale regime alimentare seguito nel nostro Paese: si produrrebbero gas serra equivalenti a 106 Mt CO2eq, anziché 186; verrebbero utilizzati terreni coltivati pari a 15mila campi di calcio, anziché 20mila; l’acqua consumata sarebbe pari a 17 km³, anziché 26, con un risparmio idrico equivalente a 3 milioni e 600mila piscine olimpioniche. Una dieta esclusivamente vegana, invece, comporterebbe solo 61 Mt CO2eq per quanto riguarda le emissioni di gas serra; 13.250 ettari di terreni coltivati, equivalenti a 13mila campi da calcio e soltanto 8 km³ di acqua necessaria (pari a 3.200.000 piscine olimpioniche piene d'acqua). Questo però non vuol dire che dobbiamo diventare tutti vegani, ma è la conferma di quanto sia importante trovare un giusto equilibrio a tavola tra i cibi che scegliamo e la frequenza con cui li consumiamo. Si può mangiare tutto, basta farlo consapevolmente”, spiega Principato. Per Salvatore Castiglione, presidente Gruppo Prodotti a Base Vegetale di Unione Italiana Food, "ormai è chiaro a tutti: i sistemi alimentari globali sono tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra, ma con un maggior consumo di prodotti di origine vegetale contribuiremmo tutti a ridurre l’impatto ambientale del cibo che consumiamo". "A tavola c’è posto per tutti: i prodotti plant-based non sono sostitutivi di nessun alimento, ma possono essere certamente un aiuto importante per seguire una dieta variegata, salutare e con effetti benefici anche per il Pianeta”, conclude.