(Adnkronos) - "Salvini? E' come Miss Universo che, quando vince, le chiedono 'lei cosa vuole' e normalmente risponde 'la pace nel mondo'. Questa non è una dichiarazione politica, è una cosa tipo 'voglio bene alla mamma'. Chi auspica che la guerra vada avanti e ci siano un sacco di morti?". Così Carlo Calenda a Tagadà sulle parole di Matteo Salvini e la Lega impegnata per la pace in Ucraina e un tavolo di negoziato. "Il punto è che dire questa cosa è un po' peloso perché non tiene conto che, ad andare al tavolo della pace, Putin non ci pensa proprio ma questa seconda parte manca sempre perché Salvini è colui che diceva accogliendo Mattarella presidente della Repubblica al Parlamento europeo che avrebbe dato indietro due Mattarella in cambio di mezzo Putin... In un Paese normale non prenderebbe più manco il voto di sua zia".
(Adnkronos) - "L’Istituto nazionale tributaristi (Int) aveva già paventato al Governo, lo scorso mese di aprile con una nota, che appalti o istanze inerenti interventi del Pnrr o altre tipologie di contributi, che richiedessero dati contabili potevano far insorgere discriminazioni tra le categorie professionali che svolgono attività di consulenza contabile e fiscale, evidenziando che i tributaristi intermediari fiscali abilitati, come altre figure professionali, possano tenete le scritture contabili ed essere i soggetti naturalmente deputati per poter certificare i dati contabili, di bilancio o delle dichiarazione dei redditi. Pertanto maggior stupore e preoccupazione è sorta tra la dirigenza dell’Int quando, nell’ambito delle istanze per il Fondo impresa femminile nell’ambito del Pnrr 'Inclusione e coesione', si è concretizzata la paventata discriminazione poiché, nella richiesta certificazione dei dati patrimoniali derivanti da bilanci e scritture contabili, si è riservata tale certificazione solo a una categoria professionale, con evidente danno per i tributaristi, e non solo, che non potranno attestare i dati delle loro assistite che vogliano accedere al Fondo per l’impresa femminile". Così il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno e la coordinatrice della commissione per le pari opportunità Veronica Rauso, hanno scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, inviando la lettera per conoscenza anche al presidente di Invitalia, Andrea Viero. Si legge nella missiva dell’Int: "Pur apprezzando l'operato del suo ministero nell’ambito del Fondo impresa femminile e auspicandone il rifinanziamento, a sostegno dell'impresa al femminile nel rispetto delle indicazioni del Pnrr ‘Inclusione e coesione’, dobbiamo però registrare con grande preoccupazione che le domande di accesso al fondo contengono una grave discriminazione. Analizzando gli allegati al modello di domanda aggiornato, abbiamo riscontrato un’evidente discriminazione in capo ai professionisti che si occupano di consulenza contabile e redazioni di bilanci e dichiarazioni redditi, ci riferiamo agli allegati L e L bis 'Attestazione commercialista dati economici impresa proponente' che, come suddetto, ha destato grande preoccupazione, poiché demandata in via esclusiva agli iscritti all’albo unico Dcec, escludendo e creando grave danno ai tributaristi qualificati ex lege 4/2013, ma anche ad altre categorie quali consulenti del lavoro e revisori legali". Pertanto, nella certezza che gli allegati sopraindicati riservati a una sola categoria a danno di tutte le altre, siano frutto di un fraintendimento e di un errore valutativo, richiede che “si provveda alla loro modifica inserendo le altre categorie o meglio ancora facendo riferimento al 'Professionista demandato alla tenuta delle scritture contabili del soggetto proponente'". Il presidente Alemanno ha così commentato: "I tributaristi intermediari fiscali abilitati, sono, per i soggetti economici di cui siano depositari delle scritture contabili secondo le vigenti leggi, già autorizzati alla certificazione delle situazioni patrimoniali-contabili di imprese e lavoratori autonomi, necessarie per accedere alle rateizzazioni delle iscrizioni a ruolo dell’Agenzia Entrate Riscossione, come si evince sul modello ministeriale di presentazione della domanda. Perché allora questa discriminazione? Eppure il Pnrr prevede proprio il coinvolgimento di tutte i soggetti economici imprese e lavoratori automi professionali e questi ultimi sono stati coinvolti indipendentemente che siano appartenenti al settore ordinistico o a quello delineato dalla Legge 4/2013. Quindi tutto ciò è ancora più incomprensibile, per questo riteniamo sia frutto di un errore". Dal canto suo, la coordinatrice della commissione pari opportunità Veronica Rauso ha dichiarato: "E’ paradossale che un intervento condiviso e salutato con favore come il Fondo impresa femminile, voluto dal ministero dello Sviluppo economico che è il dicastero di riferimento dei professionisti della legge 4/2013, fondo per l’imprenditoria femminile che dovrebbe aiutare le donne a superare le discriminazioni in ambito lavorativo, contenga discriminazioni tra categorie professionali, causando grave danno a donne e uomini che chiedono solo di poter svolgere la loro professione. Auspico una pronta soluzione a questa situazione inspiegabile", ha concluso.
(Adnkronos) - Qualità dell'acqua erogata e di quella depurata, adeguatezza del sistema fognario, smaltimento dei fanghi, perdite idriche e interruzioni di servizio: attraverso questi 6 macro-indicatori gli operatori del servizio idrico sono stati analizzati da Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che per i risultati raggiunti e consolidati nel 2018 e 2019 ha attribuito premi e penalità ai gestori. (VIDEO) Tra le società premiate quelle del Gruppo Acea. Come spiega all’Adnkronos Giovanni Papaleo, Chief Operating Officer di Acea: “Le società del Gruppo Acea che hanno avuto accesso alle premialità previste per il 2018-2019 sono la quasi totalità, in particolare abbiamo avuto un riconoscimento di 26 milioni di euro per le società totalmente consolidate all’interno del Gruppo. Questo è stato motivo di particolare orgoglio per il Gruppo Acea che è anche il primo operatore nazionale idrico”. Non solo: “La premialità che abbiamo ottenuto è anche la quota più rilevante riconosciuta ad un gestore idrico italiano e questo conferma la correttezza della strada che abbiamo intrapreso nel governo e nella gestione delle nostre reti”. Un riconoscimento ottenuto grazie a “due fattori fondamentali: il primo è la grande professionalità delle persone che lavorano nel nostro Gruppo, l’altro è il completamento della digitalizzazione delle nostre reti. Noi siamo partiti con una digitalizzazione spinta circa tre anni fa, ad oggi abbiano quasi completato questo processo che ha portato all’inserimento di molti sensori Iot sulle nostre reti: questo ci consente di avere una serie di dati a disposizione che hanno cambiato la gestione delle reti rendendo possibile un approccio Real Time”. A questo si aggiunge la creazione di “una nuova direzione ‘Tutela della risorsa idrica’ che si occupa di gestire tutte queste problematiche di efficientamento delle nostre prestazioni lungo il processo produttivo dell’acqua”. D'altronde una corretta gestione della risorsa idrica appare oggi ancor più necessaria alla luce degli effetti dei cambiamenti climatici. “Il periodo 2018-2021 è stato caratterizzato da una forte siccità e anche nel 2022, in questi primi cinque mesi, abbiamo avuto una piovosità molto scarsa: nella direzione ‘Tutela della risorsa idrica’ vengono analizzate tutte le fonti che abbiamo a disposizione e le loro modalità di ricarica - continua Papaleo - La fonte principale di Roma, per esempio, è l’acquedotto del Peschiera che ha un ciclo di ricarica che va da sei a nove mesi. Quindi noi siamo in grado di avere delle proiezioni rispetto alla disponibilità idrica che traguardano i 2-3 anni e di metterci in sicurezza rispetto a eventi che non governiamo come la pioggia, oltre a garantire un’adeguata riserva di acqua per sopperire ai bisogni di una città come Roma”. Quindi “da una parte un’analisi delle dinamiche di ricarica delle fonti idriche e dall’altra una gestione molto più attenta delle nostre reti che ha portato ad una riduzione delle perdite e ad una gestione molto più efficiente. Ci siamo dotati anche di uno strumento che abbiamo brevettato in Acea, il Water Management System, attraverso il quale raccogliamo i dati dei sensori posizionati sulla nostra rete e riusciamo ad intercettare una serie di fenomeni che ci consentono di ridurre le perdite, di manovrare a pressioni diverse la gestione della rete e di alimentare in diversi modi quartieri differenti delle nostre città. Grazie a questo nuovo sistema che abbiamo messo a disposizione delle nostre società nell’ultimo biennio stiamo facendo grossi passi avanti nella tutela della risorsa idrica”.