(Adnkronos) - ''L'imperatrice del terrore'', ''la regina rossa'' del Giappone, è stata rilasciata dopo 20 anni di carcere. Così viene soprannominata Fusako Shigenobu, fondatrice del gruppo militante 'Armata Rossa giapponese (Jra)' che seminava terrore negli anni Settanta e Ottanta in nome della difesa della causa palestinese, con rapimenti e dirottamenti. Shigenobu, oggi 76 anni, era stata arrestata a Osaka nel 2000 per il suo ruolo nell'attacco del 1974 all'ambasciata francese nell'Aia dove l'ambasciatore e altre persone erano stati tenuti in ostaggio per cento ore. L'assedio terminò dopo il rilascio da parte delle autorità francesi di un militante dell'Armata rossa giapponese. Shigenobu non parteciperò direttamente all'assedio, ma nel 2006 un tribunale giapponese l'ha riconosciuta colpevole di aver coordinato l'azione condannandola a 20 anni di carcere. Shigenobu ha sciolto l'Armata Rossa giapponese nel 2001. ''Mi scuso'', ha detto Shigenobu ai giornalisti dopo il rilascio. ''E' stato mezzo secolo fa, ma abbiamo causato danni a persone innocenti che ci erano estranee per portare avanti la nostra battaglia, come la presa di ostaggi'', ha aggiunto.
(Adnkronos) - "L’Istituto nazionale tributaristi (Int) aveva già paventato al Governo, lo scorso mese di aprile con una nota, che appalti o istanze inerenti interventi del Pnrr o altre tipologie di contributi, che richiedessero dati contabili potevano far insorgere discriminazioni tra le categorie professionali che svolgono attività di consulenza contabile e fiscale, evidenziando che i tributaristi intermediari fiscali abilitati, come altre figure professionali, possano tenete le scritture contabili ed essere i soggetti naturalmente deputati per poter certificare i dati contabili, di bilancio o delle dichiarazione dei redditi. Pertanto maggior stupore e preoccupazione è sorta tra la dirigenza dell’Int quando, nell’ambito delle istanze per il Fondo impresa femminile nell’ambito del Pnrr 'Inclusione e coesione', si è concretizzata la paventata discriminazione poiché, nella richiesta certificazione dei dati patrimoniali derivanti da bilanci e scritture contabili, si è riservata tale certificazione solo a una categoria professionale, con evidente danno per i tributaristi, e non solo, che non potranno attestare i dati delle loro assistite che vogliano accedere al Fondo per l’impresa femminile". Così il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno e la coordinatrice della commissione per le pari opportunità Veronica Rauso, hanno scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, inviando la lettera per conoscenza anche al presidente di Invitalia, Andrea Viero. Si legge nella missiva dell’Int: "Pur apprezzando l'operato del suo ministero nell’ambito del Fondo impresa femminile e auspicandone il rifinanziamento, a sostegno dell'impresa al femminile nel rispetto delle indicazioni del Pnrr ‘Inclusione e coesione’, dobbiamo però registrare con grande preoccupazione che le domande di accesso al fondo contengono una grave discriminazione. Analizzando gli allegati al modello di domanda aggiornato, abbiamo riscontrato un’evidente discriminazione in capo ai professionisti che si occupano di consulenza contabile e redazioni di bilanci e dichiarazioni redditi, ci riferiamo agli allegati L e L bis 'Attestazione commercialista dati economici impresa proponente' che, come suddetto, ha destato grande preoccupazione, poiché demandata in via esclusiva agli iscritti all’albo unico Dcec, escludendo e creando grave danno ai tributaristi qualificati ex lege 4/2013, ma anche ad altre categorie quali consulenti del lavoro e revisori legali". Pertanto, nella certezza che gli allegati sopraindicati riservati a una sola categoria a danno di tutte le altre, siano frutto di un fraintendimento e di un errore valutativo, richiede che “si provveda alla loro modifica inserendo le altre categorie o meglio ancora facendo riferimento al 'Professionista demandato alla tenuta delle scritture contabili del soggetto proponente'". Il presidente Alemanno ha così commentato: "I tributaristi intermediari fiscali abilitati, sono, per i soggetti economici di cui siano depositari delle scritture contabili secondo le vigenti leggi, già autorizzati alla certificazione delle situazioni patrimoniali-contabili di imprese e lavoratori autonomi, necessarie per accedere alle rateizzazioni delle iscrizioni a ruolo dell’Agenzia Entrate Riscossione, come si evince sul modello ministeriale di presentazione della domanda. Perché allora questa discriminazione? Eppure il Pnrr prevede proprio il coinvolgimento di tutte i soggetti economici imprese e lavoratori automi professionali e questi ultimi sono stati coinvolti indipendentemente che siano appartenenti al settore ordinistico o a quello delineato dalla Legge 4/2013. Quindi tutto ciò è ancora più incomprensibile, per questo riteniamo sia frutto di un errore". Dal canto suo, la coordinatrice della commissione pari opportunità Veronica Rauso ha dichiarato: "E’ paradossale che un intervento condiviso e salutato con favore come il Fondo impresa femminile, voluto dal ministero dello Sviluppo economico che è il dicastero di riferimento dei professionisti della legge 4/2013, fondo per l’imprenditoria femminile che dovrebbe aiutare le donne a superare le discriminazioni in ambito lavorativo, contenga discriminazioni tra categorie professionali, causando grave danno a donne e uomini che chiedono solo di poter svolgere la loro professione. Auspico una pronta soluzione a questa situazione inspiegabile", ha concluso.
(Adnkronos) - Il roadshow del progetto InnovaMare farà tappa a Venezia il prossimo 31 maggio-1 giugno 2022, organizzato da Unioncamere del Veneto ed Ismar. Al centro della due giorni di lavori le innovazioni tecnologiche marine sviluppate nell’ambito di Innovamare, un progetto strategico finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia 2014-2020, del quale Unioncamere del Veneto è partner. L’obiettivo di Innovamare è quello di sviluppare e rendere stabile un modello di ecosistema dell’innovazione nel settore della robotica sottomarina e dei sensori per il monitoraggio dell’inquinamento del mare Adriatico. In questi contesto rientrano le diverse tappe del roadshow che hanno la finalità di illustrare i risultati ottenuti e diffondere una cultura dell’innovazione mirata alla sostenibilità. Dopo quello di Venezia, gli appuntamenti successivi saranno a Bari e Rijeka-Fiume, in Croazia. La tappa di Venezia si svolgerà nella giornata del 31 maggio dalle 9 alle 17 ed il 1° giugno dalle 8.45 alle 12.30 all’hotel Laguna Palace. A Venezia i temi del progetto saranno illustrati da alcuni esperti di livello internazionale e sarà possibile, inoltre, partecipare a un world café per il networking e la progettazione di futuri bandi incentrati sui temi dell'economia circolare, della gestione dei rifiuti e delle microplastiche e dell'innovazione nel turismo/ambiente marino. È previsto anche un incontro di scambio con il progetto Interreg Adrion Future 4.0, all'interno del Salone Nautico di Venezia e una visita studio presso due diverse realtà collegate all'Università di Padova che si occupano di gestione circolare e sostenibile dei rifiuti e comunicazione wireless subacquea.