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(Adnkronos) - A tre mesi dall'inizio della guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua disponibilità al dialogo con Kiev in una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. A scriverlo la Tass, citando il servizio stampa del Cremlino. "E' stata data speciale attenzione allo stato delle cose sul binario dei negoziati, che è congelato a causa di Kiev. Vladimir Putin ha confermato che la Russia è aperta a riprendere il dialogo", si legge nel comunicato. Putin ha inoltre detto a Macron e Scholz che le forze russe sono impegnate "a ristabilire la pace" a Mariupol e nelle altre "città liberate" del Donbass. Putin ha quindi affermato che le forze russe "osservano strettamente le norme del diritto umanitario internazionale". Poi il presidente russo ha detto di ritenere pericoloso l'invio di armi a Kiev, sottolineando "la questione del pericoloso invio in corso di armi occidentali in Ucraina, avvertendo dei rischi di una ulteriore destabilizzazione della situazione e dell'aggravamento della crisi umanitaria". Quanto ai problemi di approvvigionamento alimentare sono causati dalle sanzioni occidentali. "Basandosi su dati specifici, Vladimir Putin ha spiegato le vere ragioni delle difficoltà di approvvigionamento alimentare, che sono il risultato delle fuorvianti politiche economiche e finanziarie dei paesi occidentali, così come delle sanzioni anti russe che hanno imposto", ha reso noto ancora il Cremlino in una nota. "La Russia è pronta a trovare soluzioni per esportazioni del grano senza ostacoli, comprese esportazioni di grano ucraino dai porti del Mar nero", ha affermato ancora il Cremlino. "Aumentare le forniture di fertilizzanti e prodotti agricoli russi aiuterebbe a ridurre le tensioni sul mercato globale del cibo, il che necessiterebbe, naturalmente, della rimozione delle relative sanzioni", ha concluso il Cremlino sottolineando che nel corso della prima conversazione telefonica a tre da metà marzo, Putin, Macron e Scholz hanno concordato di continuare a mantenere contatti telefonici. Dal canto loro, nella conversazione telefonica di oggi con Vladimir Putin, durata circa 80 minuti, Scholz e Macron "hanno insistito per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe", ha riferito il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebeshtreit, al termine della telefonata, durata 80 minuti, ed avvenuta "su iniziativa" del cancelliere tedesco e del presidente francese. I due leader hanno anche "esortato il presidente russo ad impegnarsi in seri negoziati con il presidente ucraino per trovare una soluzione diplomatica al conflitto", ha aggiunto il portavoce tedesco. "Il presidente francese e il cancelliere tedesco hanno inoltre chiesto la liberazione dei circa 2500 difensori di Azovstal fatti prigionieri dalle forze russe", ha reso noto l'Eliseo.
(Adnkronos) - "Continua il buon andamento del mercato della casa vacanza messosi in moto dopo il primo lockdown e non ancora rallentato. Da sottolineare, al contrario, la crescita della percentuale di acquisto di case vacanza che nel 2019 si attestava al 5,8%, per poi salire al 6,5% del 2020, fino ad arrivare al 6,9% del 2021. Queste percentuali confermano come la pandemia abbia spinto un maggior numero di persone all’acquisto di case vacanza sia al mare, sia al lago, sia in montagna". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Fabiana Megliola, responsabile Ufficio studi Gruppo Tecnocasa. "Questo dinamismo - spiega - si è traslato anche sui prezzi che sono in aumento: al lago (+1,8%), al mare (+1,7%) e in montagna (+2,6%). In generale la domanda, che si è sempre orientata su bilocali e trilocali, dopo il lockdown sta virando sempre di più sulle soluzioni indipendenti le cui compravendite sono in aumento negli ultimi tre anni. La presenza dello spazio esterno è sempre più importante". "Un altro fenomeno riscontrato quest’anno - fa notare - è un ritorno degli stranieri (americani, francesi, tedeschi e polacchi), sempre più interessati all’acquisto di una casa vacanza nel Belpaese, soprattutto al mare e al lago". "Bene - afferma Fabiana Megliola - al mare le località del Veneto e delle Marche e, in generale, i territori lungo la dorsale adriatica comodi da raggiungere tramite la rete ferroviaria e quelli posizionati sul litorale laziale che hanno raccolto l’importante domanda che arriva dal bacino della capitale. La ricerca delle soluzioni indipendenti e il ritorno degli stranieri sta determinando una riscoperta delle zone dell’entroterra, più distanti dal mare". "Il mercato immobiliare turistico lacustre - continua - vede ancora una volta il lago di Garda particolarmente dinamico con prezzi in aumento sia sulla sponda bresciana sia su quella veronese. La novità rispetto all’ultima analisi è la crescente richiesta avanzata dai tedeschi sul lago di Garda che stanno riversando importanti capitali sulla zona". "Tra le località di montagna - sottolinea - vanno bene quelle dell’Abruzzo i cui prezzi sono in aumento del 5,2% e del Veneto in salita del 7,7%". "Il mercato immobiliare residenziale - sottolinea Fabiana Megliola - è vivace, le incertezze in corso non stanno minando, almeno per ora, il desiderio di acquistare casa. Dopo un momento di smarrimento allo scoppio della guerra, la domanda è ripartita e l’inflazione in salita sta portando ad investire proprio sul mattone determinando un ritorno all’investimento che la pandemia aveva rallentato. Le grandi città sono sempre molto attrattive, Milano in testa con Roma che inizia a riprendersi, ma sono diverse le città più piccole che stanno prendendo piede". "Si tratta spesso - spiega - di piccoli centri, a misura d’uomo e con una buona qualità di vita (aree verdi, vicinanza al mare): Livorno, Trieste, Pesaro, Ravenna e Trento sono tra queste". "Le uniche difficoltà - avverte - si stanno riscontrando sul mercato delle nuove costruzioni: l’aumento dei costi delle materie prime e il loro più difficoltoso reperimento stanno determinando una revisione dei piani di sviluppo da parte dei costruttori". "Il 2021 - ricorda - si è chiuso con 749 mila compravendite con una crescita del 34% rispetto al 2020 e del 24% rispetto al 2019 (dati Agenzia delle entrate). I comuni non capoluogo hanno registrato un trend migliore rispetto a quelli capoluogo. Tra le grandi città, Milano chiude con una crescita delle transazioni del 24,4% rispetto al 2020 e +2,6% rispetto al 2019; la Capitale mette a segno un +31,4% e +18,5%. Bene, nel confronto con il 2020 e il 2019, Bari e Genova".
(Adnkronos) - Il Cile potrebbe ospitare l'albero più antico al mondo. E’ quanto emerge da uno studio del Laboratorio di Scienze climatiche e ambientali di Parigi, secondo cui un antico albero di alerce – una varietà locale di larice - conosciuto come "grande nonno" potrebbe avere più di 5.000 anni. Jonathan Barichivich, lo scienziato che ha guidato lo studio, ha spiegato che il campione estratto e altri metodi di datazione suggeriscono che l'albero abbia 5.484 anni. L'età stimata batterebbe quindi di oltre mezzo millennio l'attuale detentore del record, un esemplare di pino bristlecone di 4.853 anni che si trova in California.