(Adnkronos) - La figlia di Vladimir Putin sta con... Zelensky. La secondogenita del presidente russo, Ekaterina Tikohnova, è legata sentimentalmente da anni a un ballerino che fino a poche settimane fa viveva in Germania e che ha lo stesso cognome del Presidente ucraino, di cui non è parente. Si chiama Igor Zelensky ed è stato fino ad aprile il direttore del Bayerisches Staatsballett (il Balletto di stato bavarese), carica che manteneva dal 2016, e a cui ha rinunciato citando motivi strettamente privati, scrive il sito di notizie indipendenti Vazhnye Istorii, che ha lavorato su questa notizia insieme a der Spiegel. Ekaterina, 35 anni, e Igor, 52, nel 2017 avrebbero avuto una figlia. La notizia del legame fra i due è corroborata dagli spostamenti aerei di Tikhonova, la seconda delle figlie che Putin ha avuto con la sua prima moglie, Ludmilla, che proprio nel 2017 si era separata dal marito Kirill Shamalov, e dalle comunicazioni di una delle guardie del Servizio di protezione del Presidente assegnato a Ekaterina. Negli ultimi due anni, Tikhonova ha volato fra Mosca e Monaco più di 50 volte. Dal 2018 Zelensky, che in precedenza era stato primo ballerino al Teatro Marinsky e ospite al New York City Ballet, alla Scala di Milano e al Bolshoi di Mosca, è nel Consiglio di supervisione della Fondazione del Patrimonio artistico nazionale russo, un progetto voluto personalmente da Putin che tuttavia non è mai davvero decollato. Ma proprio per la sua adesione al progetto, era stato convocato dopo l'inizio della guerra al ministero per le Scienze e arti tedesco. Ekaterina è inserita nell'elenco delle persone colpite dalle sanzioni degli Usa e della Gran Bretagna.
(Adnkronos) - "Con il Pnrr abbiamo già incassati 46 mld, quando abbiamo ottenuto il negoziato sapevamo di dover sbottigliare", oliare, "tante procedure, la sifda ora è questa e deve vedere il Parlamento tutto dalla stessa parte. Invece ho la sensazione ci si divida per gruppi di appartenenza". Lo ha detto il deputato del Pd Francesco Boccia, intervenendo all'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos. "Oggi chi ha contratti sottoscritti per asfaltare una strada, di sei mesi fa, preferisce pagare la penale e non asfaltare la strada, perché i costi delle materie prime sono così aumentati che non conviene né all'impresa né all'amministrazione. Questa è la vita reale... Se non si capisce che i contratti firmati prima dell'esplosione del costo delle materie prime sono non onorabili, è evidente che questo si scaricherà sui tempi di realizzazione dei prossimi interventi pubblici". L'attuazione del Pnrr "è possibile che debba essere spalmata in un anno in più per ragioni che non erano prevedibili", ha proseguito l'ex ministro. Le risorse del Next Generation Eu "sono state una grande conquista. Quando quelle risorse le abbiamo ottenute è caduto il governo Conte. Ma questa è una discussione che poi faranno gli storici, ora dobbiamo pensare a spendere queste risorse col governo Draghi".
(Adnkronos) - Il fotovoltaico notturno è il futuro delle tecnologie green. Lo sostengono gli scienziati della University of New South Wales che hanno creato un dispositivo semiconduttore noto come “diodo termoradiativo” capace di produrre energia pulita anche di notte. Questo grazie al raffrescamento radiativo notturno, fenomeno con cui un corpo espelle calore sotto forma di luce infrarossa che viene poi sfruttata dal diodo per generare elettricità. Per ora i risultati sono limintati: infatti il solare notturno offre una potenza di picco di soli 2,26 mW/m2, ma gli studiosi sono fiduciosi che negli anni a venire questo numero possa crescere esponenzialmente.