(Adnkronos) - Dall'inviata Silvia Mancinelli - ‘Finalmente’. E' questa la parola chiave del tour più atteso, quello di Vasco. Il rock puro, l’adrenalina che corre dalle montagne di Trento al mare di Napoli e Messina e che da domani sarà la colonna sonora di una stagione di concerti che riprende dopo la lunghissima parentesi del Covid. Undici date, tutte sold out per un totale di oltre 660.000 biglietti che i più conservano da tre anni, da quando la pandemia ha spento la musica. Qui a Trento, domani, la ripartenza. Nella suggestiva cornice delle montagne che circondano la nuova Trentino Music Arena, quella che durante l’emergenza sanitaria è stata un centro vaccinale, è tutto pronto per la notte di ‘festa’ a oltranza che Vasco ha preparato per accogliere la ‘combriccola’ arrivata per lui da tutta Italia. Nel rispetto dei massimi standard di sicurezza, saranno qui 120.000 fan, tanti quanti sono gli abitanti di Trento. E i numeri dell’organizzazione sono altrettanti epocali: 1.500 i corpi illuminanti e una potenza audio da 750.000 watt. Il palco gigantesco è alto come un palazzo di 9 piani: il frutto di attrezzature caricate su autoarticolati che, coinvolti in fila in autostrada, formerebbero un convoglio lungo oltre 3 chilometri.
(Adnkronos) - Nell’attuale mondo del lavoro, in continuo cambiamento, l’innovazione ha ormai ampliato il suo significato coniugando l’elemento trasformativo con quello rafforzativo, diventando, dunque, per il Gruppo Nestlé in Italia, 'trasforzativa': ovvero un’innovazione che punta a influenzare i processi aziendali, stimolando le idee e valorizzando il talento delle nuove generazioni per far evolvere radicalmente il modo in cui l’azienda opera oggi e opererà domani. Il percorso di innovazione acquista così nuovo valore, integrandosi alle strategie di sostenibilità con l’obiettivo di trasformare e rafforzare tutti i processi aziendali. In questo contesto, le competenze 'green' diventano sempre più rilevanti sia per le aziende che per le nuove generazioni che si affacciano al mondo del lavoro. Queste, infatti, nella costruzione della loro carriera prediligono quelle realtà che integrano i bisogni sociali e ambientali nel loro modello di business. Un fenomeno in continua crescita a cui è dedicata l’edizione 2022 della 'Vet Week', la settimana europea della formazione professionale, incentrata appunto sulla green transition e sui green job: le professioni del futuro (ma anche del presente) che mirano a coniugare sensibilità ambientale e competenze lavorative nel percorso della transizione ecologica. Il Gruppo Nestlé in Italia, infatti, accoglie e supporta il talento e le idee delle nuove generazioni impegnate nel mondo agritech con la seconda edizione del Nestlé Startup Program, l’iniziativa promossa dall’azienda per favorire lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, entrata ormai nel vivo. Sono state infatti selezionate le tre startup finaliste, chiamate a implementare soluzioni innovative sul tema dell’agricoltura rigenerativa e dei modelli di produzione sostenibili per la filiera del pomodoro. Il programma vede il contributo del partner scientifico Future Food Institute e la collaborazione di Steriltom, storico fornitore italiano di polpa di pomodoro per il Gruppo Nestlé. Le tre startup sono giunte alla fase di prototipazione e validazione dei loro progetti al termine di uno sprint di sei settimane dove hanno lavorato insieme ai mentor di Nestlé e ai coach di Future Food Institute per migliorare l’efficacia delle proprie proposte. Lungo questo percorso, le startup hanno ideato soluzioni per sviluppare substrati consumabili eco-friendly al fine di migliorare la fertilità e la struttura del suolo; efficientare i processi agronomici (irrigazione, trattamenti fitosanitari, monitoraggio degli insetti); rilevare la qualità e la quantità della produzione tramite sensori IoT per lo studio dei suoni e delle vibrazioni emesse dagli insetti impollinatori. Il programma si concluderà a fine giugno con un bootcamp in cui verranno presentate le soluzioni e i risultati della fase di prototipazione. Il Nestlé Startup Program è parte di Nestlé Needs YOUth, l’ambizioso progetto promosso a livello globale dall’azienda con l’obiettivo di dare accesso a opportunità economiche a 10 milioni di giovani in tutto il mondo entro il 2030. Nestlé si impegna da sempre a valorizzare il talento e lo spirito imprenditoriale delle giovani generazioni dando loro l’opportunità di trasformare le idee in progetti concreti. “Siamo particolarmente orgogliosi - ha dichiarato Giacomo Piantoni, direttore Risorse umane Gruppo Nestlé in Italia - dell’entusiasmo, della straordinaria voglia di mettersi in gioco e di imparare dei giovani imprenditori che hanno partecipato al Nestlé Startup Program e dei tre team finalisti. In questa edizione abbiamo scelto di mettere al centro la terra, dove sono coltivate con cura e attenzione le nostre materie prime. Con questa iniziativa siamo in grado di coniugare sostenibilità delle pratiche agricole e valorizzazione dei giovani talenti, due pilastri fondamentali della nostra strategia di business. Come grande attore che opera a livello internazionale nel settore agroalimentare, in Nestlé siamo convinti che l’innovazione e le competenze in ambito 'green' siano fattori imprescindibili per condividere idee e proporre soluzioni che possano dare nuova linfa al tessuto imprenditoriale agritech”.
(Adnkronos) - Esce il 26 maggio per Castelvecchi 'L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare. Dallo spreco zero alla dieta mediterranea' (Collana Arca), il nuovo saggio dell’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore del movimento spreco zero. Un impegno quello di Segrè portato avanti nell’ultimo ventennio attraverso Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna e riferimento europeo per la prevenzione e il recupero a fini caritativi degli sprechi di cibo, con la campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero e attraverso le indagini dell’Osservatorio Internazionale Waste Watcher sulla promozione di una dieta sana e sostenibile come la Dieta mediterranea. Attività che ha portato a conquiste come la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, dal 2014, e come il Premio Vivere a spreco zero che festeggia nel 2022 i suoi primi dieci anni. 'L’insostenibile pesantezza dello spreco alimentare. Dallo spreco zero alla dieta mediterranea' è una summa, con le tabelle del Rapporto Waste Watcher 2022, delle ricerche portate avanti da Andrea Segrè anche in tempo di pandemia e adesso con la ripresa. Il patto degli italiani col cibo è forse una delle conquiste più significative del lockdown della primavera 2020 e dei mesi invernali di distanziamento: si spreca ancora, ma in quantità minori. "Tuttavia, oggi che le disparità alimentari mondiali sono aumentate come conseguenza dell’emergenza pandemica e sono destinate a peggiorare a causa del conflitto fra Russia e Ucraina - spiega Segrè - è quanto mai importante sviluppare la nostra 'coscienza alimentare' e impegnarsi nel concreto affinché l’alimentazione sana e sostenibile diventi un diritto fondamentale per tutti gli abitanti della terra. Lo spreco domestico in Italia vale 7 miliardi di euro nel 2022 (Waste Watcher International/Campagna Spreco Zero). E questa cifra, quasi mezzo punto di Pil, è 'solo' il valore economico dei beni che acquistiamo e poi non consumiamo".