(Adnkronos) - "A chi fa impresa, agli enti locali troppo a lungo mortificati, ai professionisti che supportano la Pubblica amministrazione voglio dire: approfondite le opportunità che si aprono, studiate gli strumenti di sostegno alla progettazione che abbiamo incardinato e che abbiamo finanziato - ce ne sono almeno 13 segnalati anche sul sito del ministero per il Sud - suggeritene altri se avete idee migliori e collaborate per costruire quella rete pubblico-privato che può consentirci di vincere questa importante sfida". E' l'appello che il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, in un video messaggio, lancia alla platea dei professionisti, delle partite Iva e delle piccole imprese rappresentati da Aepi, all'evento 'Pnrr: priorità e futuro dell’Italia' organizzato con Adnkronos. "La messa a terra dei progetti richiederà uno sforzo comune, ma non solo, - aggiunge - perché ogni signolo investimento rappresenta un'opportunità per i professionisti e per ogni tipologia di impresa, piccole, medie e grandi. Ovunque, servono competenze ed energie e ovunque chi le possiede potrà metterle a frutto". Carfagna tiene a "sottolineare il valore dell'operazione Mezzogiorno, varata dal governo con l'attribuzione al Sud del 40% di tutte le opere territorializzabili del Piano, considerando insieme a questa quota anche gli investimenti di fondi di coesione nazionali ed europei si arriva ad investimenti nell'ordine di 200 miliardi che saranno effettuati nei prossimi 5, 10 anni". "Questo incontro, come molti altri che stanno organizzando le categorie, le rappresentanze datoriali, settoriali e tutti i corpi intermedi, dimostra che finalmente si sta aprendo in Italia un costruttivo dibattito pubblico sul Pnrr". "Sulla riuscita del Pnrr si gioca non tanto la sorte di un governo, di una maggioranza, dei singoli che lo hanno discusso e scritto, ma il futuro benessere del nostro Paese, di ogni sua singola categoria e di ogni singolo cittadino" ha detto rivolgendosi alla platea dei professionisti, delle partite Iva e delle piccole imprese rappresentati da Aepi.
(Adnkronos) - "Abbiamo la fortuna di avere la persona, insieme a Macron, più autorevole alla guida del governo... C'è grande fiducia in Europa nella capacità di Draghi di portare avanti il Pnrr. Meno fiducia c'è nella capacità di far funzionare la Pa in modo da riuscire a spendere questi soldi". Così il leader di Azione Carlo Calenda, in collegamento con l'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos. "Credo che Draghi, lo ha detto chiaramente a Strasburgo, è contrario a ridiscutere per parte del Pnrr, ma credo sia inevitabile". Calenda ha sottolineato le difficoltà che l'Italia ha, storicamente, nella spesa dei fondi europei: con il Pnrr "dobbiamo spendere 34 mld l'anno e normalmente non riusciamo a spenderne 14", anche perché "in Italia tutti si occupano di tutto tranne di implementazione". Soprattutto sulle spese per la Pubblica amministrazione, il leader di Azione non nasconde le difficoltà di spesa, "invece di metterli in un imbuto - osserva - bisognerebbe farli usare per fare gli stessi investimenti da parte dei privati, ovviamente con delle garanzie" e regole ad hoc. "Ieri in Europa è stato approvato il RePowerEu: non si tratta di nuovi fondi, ma di utilizzare quelli" del Next Generatione Eu "che alcuni Paesi non useranno, per esempio la Germania non li sta usando, non ne ha bisogno, e queste risorse vengono aggiunti per l'autonomia energetica. Anche su questo, io credo che le rinnovabili non bastino, sono intermittenti, per arrivare a indipendenza dal gas russo dobbiamo dotarci di 2 rigassificatori e fare un lavoro ricorrendo" anche all'uso del "carbone, seppur per un tempo breve".
(Adnkronos) - Il fotovoltaico notturno è il futuro delle tecnologie green. Lo sostengono gli scienziati della University of New South Wales che hanno creato un dispositivo semiconduttore noto come “diodo termoradiativo” capace di produrre energia pulita anche di notte. Questo grazie al raffrescamento radiativo notturno, fenomeno con cui un corpo espelle calore sotto forma di luce infrarossa che viene poi sfruttata dal diodo per generare elettricità. Per ora i risultati sono limintati: infatti il solare notturno offre una potenza di picco di soli 2,26 mW/m2, ma gli studiosi sono fiduciosi che negli anni a venire questo numero possa crescere esponenzialmente.