(Adnkronos) - Sull'embargo al petrolio russo nel nuovo pacchetto di sanzioni Ue, "faremo del nostro meglio per sbloccare la situazione. Non posso garantire che si arrivi a un accordo perché le posizioni sono piuttosto forti". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell. "Alcuni Stati membri affrontano maggiori difficoltà perché sono più dipendenti, non hanno sbocco sul mare" e ricevono il petrolio "solo attraverso oleodotti dalla Russia", ha detto Borrell prima della riunione del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Servirà ancora tempo all'Unione Europea per raggiungere un accordo sul nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia, che include l'embargo sul petrolio, ha sottolineato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, prima della riunione del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. "Come tedeschi, sappiamo che (l'embargo sul petrolio, ndr) non è un passo facile. Alcune questioni devono ancora essere risolte e questo non accadrà oggi", ha detto Baerbock ai giornalisti. "Ma sono fiduciosa - ha aggiunto - che troveremo un accordo nei prossimi giorni".
(Adnkronos) - Guardando nello specifico alle discriminazioni che investono l’universo femminile, il 30,1% dei giovani chiama in causa maltrattamenti e violenza fisica. Per contro, la maggioranza ritiene invece che la condizione della donna nella società attuale risenta fortemente di stereotipi relativi all’inferiorità fisica o intellettiva (20,9%), delle differenze nei ruoli familiari o professionali (18%), di insulti di natura sessuale (16,5%) e delle disparità di trattamento economico (12,7%). Emerge dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, con la direzione scientifica del professore Nicola Ferrigni e della professoressa Marica Spalletta. “I giovani - commenta Spalletta - hanno consapevolezza che la gender equality si costruisce nella quotidianità, pur senza dimenticare i gravi episodi di violenza di cui le donne continuano a essere vittime”. "La difficoltà a riconoscersi all’interno di una società destrutturata, che si trova ancora a fare i conti con stereotipi e pregiudizi pesa sul giudizio degli intervistati", spiega Ferrigni. I giovani reagiscono infatti con disappunto alla bocciatura del Ddl Zan, per il 33,5% ritenuta una mancata conquista di civiltà e per il 25,3% una vittoria dell’omofobia. E per lo stesso motivo il 21,2% si dichiara orgoglioso anche della sola idea di una donna alla Presidenza della Repubblica. Alla sfiducia nei confronti della classe politica si accompagna, in ogni caso, un più generale sentimento di ‘distacco’ nei confronti del Paese: a fronte di un 74,9% di intervistati che si dichiarano orgogliosi di essere italiani, solo il 35,9% ammette di essere orgoglioso dell’Italia.