(Adnkronos) - Appena 18 giorni di vita e una massa tumorale attaccata al cuore, che le riempiva il petto. Una neoplasia detta teratoma timico, che i chirurghi del Policlinico San Matteo di Pavia hanno rimosso dalla neonata in toracoscopia. Un "caso unico", riferiscono dall'Irccs, un intervento senza eguali in letteratura scientifica. "Un risultato eccellente frutto di multidisciplinarietà e collaborazione", che è riuscito a guarire la piccola. "L'intervento realizzato ha caratteri di eccezionalità in quanto non sono descritti in letteratura altri casi di teratoma timico asportati per via toracoscopica in età neonatale - afferma Giovanna Riccipetitoni, a capo della Chirurgia pediatrica del San Matteo, in curriculum precedenti esperienze nel trattamento di masse timiche in pazienti pediatrici - La massa è stata isolata dal pericardio e dai grossi vasi avendo cura di non produrre lesioni delle strutture vascolari e nervose adese. L'intervento è perfettamente riuscito con guarigione della paziente che è stata dimessa dalla Terapia intensiva neonatale (Tin, ndr) in ottime condizioni di salute". La madre della bambina, affetta da diabete gestazionale e isoimmunizzazione materno-fetale - ricostruisce una nota - viene inviata agli specialisti della Struttura di Ostetricia e Ginecologia del San Matteo per la patologia della gravidanza, e sottoposta a ecografia fetale, risonanza magnetica fetale ed ecocardiografia fetale. E' il primo esame a rilevare "una voluminosa massa paracardiaca destra", mentre gli altri approfondimenti evidenziano la sede extracardiaca: massa "adesa al pericardio e ai grossi vasi". Elementi che hanno permesso ai gruppi di Riccipetitoni, Arsenio Spinillo (Ostetricia e Ginecologia 1) e Stefano Ghirardello (Neonatologia e Tin) di programmare il trattamento da riservare alla piccola una volta nata. Il parto avviene per vie naturali, la piccola viene ricoverata in Tin e sottoposta ad altri accertamenti. Le indagini postnatali - prosegue la nota - confermano la diagnosi prenatale di massa paracardiaca a partenza dal timo (organo linfoepiteliale situato nel mediastino anteriore), e ascrivibile a teratoma timico occupante il mediastino e parte dell'emitorace destro. Viene così predisposto l'intervento chirurgico con tecnica toracoscopica. In sala operatoria Riccipetitoni; Mirko Bertozzi, chirurgo pediatrico; Marta Gazzaneo, medico in formazione specialistica; Simonetta Mencherini, anestesista; Valeria Bertolini e Rosella Mezzadra, strumentiste; Michela Besutti, infermiera; Monica Maniezzo e Cristina Marra, operatrici socio sanitarie. Dopo l'intervento, la paziente è stata seguita in assistenza intensiva post operatoria dal team di Ghirardello, quindi dimessa.
(Adnkronos) - Al via un nuovo corso di alta formazione rivolto ai Data protection officer (Dpo), la figura responsabile della protezione dei dati introdotta dal nuovo regolamento europeo Gdpr che ha rivoluzionato la materia. Si intitola ‘Dpo in pratica’ e a organizzarlo è Inveo, organismo di certificazione accreditato da Accredia, per rispondere all’esigenza di aggiornare la formazione in ambito di data protection. A distanza di 4 anni dall’entrata in vigore del regolamento europeo, infatti, si sono susseguiti numerosi corsi di formazione relativi a diversi aspetti della disciplina che regolamenta la privacy. ‘Dpo in pratica’ si propone di entrare nel vivo del tecnicismo, accogliere profili privacy già formati e con un solido tessuto teorico, per trasmettere la cultura dell’operatività e fornire un impianto di azione universale e trasversale, applicabile al lavoro quotidiano. Il corso, che si svolgerà on line e partirà il 14 giugno, si rivolge a Dpo e figure di supporto, come spiega Riccardo Giannetti, chairman presso Inveo Group: “Il corso 'Dpo in pratica', di altissima specializzazione, rappresenta un'evoluzione del percorso tecnico di formazione per Dpo. Il data protection officer è il soggetto che supporta il titolare dei dati, verifica che questi presti la massima conformità al Gdpr; in altre parole, vigila sul corretto operare del titolare. Come organismo di vigilanza monocratico, quindi, ha degli obblighi di monitoraggio, di controllo e di audit. Questo richiede competenze tecniche, relative in particolare alla normativa Iso per il miglioramento dei processi, ma che non sempre sono presenti in questi professionisti, pur essendo degli ottimi giuristi. I Dpo, infatti, sono già molto formati, ma manca sempre un pezzetto, una parte, essendo figure con una cultura prettamente giuridica: manca tutto quell'aspetto tecnico che consente di operare completamente in conformità alle richieste del Gdpr. E il nostro corso va proprio in questa direzione”. Grazie a questo corso di alta formazione, infatti, come sottolinea Giannetti, “il Dpo sarà supportato nella sua attività dalla conoscenza tecnica che gli forniamo di norme specialistiche Iso, in particolar modo nell'applicazione pratica di quei concetti che poi dovranno riscontrare sul campo". “L'obiettivo di questo corso è di fornire strumenti pratici al Dpo - ribadisce - su come gestire la sua professione e l'attività sul campo: come si gestisce un piano di audit, come si controlla, come si scrivono dei rilievi". Il corso ‘Dpo in pratica’ è articolato in 6 lezioni nelle quali saranno trattati 6 temi distinti e ad ognuna seguirà un test di apprendimento. “Un percorso - spiega ancora Giannetti - che ha la caratteristica di essere modulare e quindi va incontro alle esigenze dei Dpo moderni, che operano con ritmi e obiettivi molto serrati. Dovendo ottimizzare i tempi, con il nuovo corso forniamo appunto uno schema modulare, su una base mensile, a partire dal periodo estivo, dove il Dpo potrà formarsi seguendo le sue esigenze e i suoi ritmi, e scegliendo quali moduli seguire secondo i propri interessi e le competenze già acquisite”. Ogni anno Inveo assegna 1 borsa di studio per ciascun ciclo formativo per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza, alla memoria di Giovanni Buttarelli, che dello sharing del sapere e della tutela dell’individuo ha fatto il suo manifesto personale “Quest'anno verrà erogata una sola borsa di studio, alla memoria di Giovanni Buttarelli, a un solo studente che abbia i requisiti di essere giovane, senza esperienza lavorativa e che abbia frequentato un corso di formazione per Dpo", conclude Giannetti. La borsa di studio consente a giovani Dpo meritevoli, in possesso dei requisiti (aver frequentato il Master ed essere in cerca di occupazione), di partecipare a titolo gratuito all'intero ciclo formativo, compresa la partecipazione come osservatore a un audit.
(Adnkronos) - Poste Italiane promuove dieci progetti speciali a supporto dei bambini e dei ragazzi con fragilità e delle loro famiglie, inseriti nell’ampio piano di interventi per il sociale “Presenti sul territorio, vicini alle comunità”. Il pacchetto di azioni a sostegno dell’infanzia è stato realizzato in collaborazione con dieci Onlus di rilievo nazionale selezionate da Poste Italiane, come spiega una nota. Poste Italiane al fianco delle Onlus con 10 progetti di solidarietà per l’infanzia (VIDEO) In occasione del 160° anniversario della sua istituzione, l’azienda guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, riafferma così il proprio tradizionale impegno per il sociale e l’attenzione alle comunità che ne hanno contraddistinto l’azione nel corso della sua lunga storia al fianco del Paese. Lo spirito dell’iniziativa “Presenti sul territorio, vicini alle comunità” e i dettagli dei dieci progetti educativi, ricreativi e formativi sono stati illustrati nel corso di un incontro alla presenza della Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, del Condirettore Generale, Giuseppe Lasco, e dei rappresentanti delle 10 Onlus partner del programma: Canovalandia, Fondazione Gino Rigoldi, La Caramella buona, Associazione italiana cuore e rianimazione “Lorenzo Greco”, Le ali dei pesci, I bambini delle fate, Associazione Andrea Tudisco, Dynamo Camp, Fondazione Theodora e Be&able. “In occasione dei suoi 160 anni di vita, Poste Italiane dimostra ancora una volta la sua presenza in ogni realtà del territorio ed è orgogliosa di avere al suo fianco le Onlus che hanno dimostrato negli anni il valore delle loro iniziative – ha spiegato Maria Bianca Farina, Presidente di Poste Italiane – Il nostro obiettivo comune è offrire ad ogni bambino, ragazzo e ad ogni famiglia il giusto appoggio". "Con questo ampio programma di interventi aggiungiamo quindi un altro tassello alla nostra presenza accanto alle famiglie e a tutta la comunità e rinsaldiamo il legame con le associazioni attive in ambito solidaristico, un legame che è l’esempio concreto delle politiche di inclusione sociale di Poste Italiane” ha detto Farina. “Dal 2018 abbiamo destinato più di 1 milione e 300 mila euro a progetti benefici, sostenendo più di 60 iniziative e collaborando con una rete di circa 50 tra associazioni no profit, onlus locali e fondazioni nazionali – ha commentato il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – Una politica sociale fatta di progetti concreti, di collaborazione e, soprattutto, di risultati. Proseguiamo quindi sulla strada dell’impegno per le comunità, specie quelle più periferiche, che è alla base dei valori e della missione di Poste Italiane, sempre attenta a non lasciare mai indietro nessuno, e che si esprime con iniziative capillari di sostegno e inclusione delle fasce sociali più vulnerabili e disagiate”.