INFORMAZIONIWP Lavori in Corso srl Moda e Accessori Ruolo: Worldwide Retail Director/Global Retail Excellence Manager Area: Altro Manuela Cabianca |
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(Adnkronos) - "La propaganda della Russia è passata al contrattacco". E' quanto ha detto Peter Pomerantsev, analista di origini ucraine alla Johns Hopkins University in un seminario, organizzato dalle ambasciate di Ucraina e Stati Uniti. "La narrativa, basata sulle colpe dell'Occidente e sulle ambizioni coloniali degli Stati Uniti in Est Europa, che hanno costretto la Russia ad agire sta andando molto bene", ha spiegato. "La priorità di Mosca ora è quella di spaccare l'Alleanza e la sua determinazione per le sanzioni. Italia, Francia e Germania stanno tutti rompendo i ranghi", ha affermato l'analista, citando anche il recente commento del New York Times in cui sollecitava Kiev a fare concessioni territoriali a Mosca, "moralmente dubbio e strategicamente cieco, ma che deve essere considerato seriamente". "Il problema è che facciamo fatica a vedere la fine del gioco e a definire una nuova architettura di sicurezza, siamo talmente paralizzati da una mancanza di visione strategica che rischiamo di voler tornare alla normalità, senza capire che il normale non c'è più". A fronte di questo obiettivo del Cremlino, sostiene, l'Occidente non ha messo a punto un messaggio per sostenere le sanzioni: "I governi hanno fallito completamente nel creare una infrastruttura comunicativa. E invece dobbiamo davvero trovare il modo per competere con il Cremlino (o con la Cina)". E la propaganda interna funziona? In Russia circa il 30 per cento delle persone sono in favore della guerra e il 30 per cento contro, "una cifra quest'ultima che non è per niente in crescita", spiega Pomerantsev, sottolineando che "esistono molti modi per misurare i sentimenti dell'opinione pubblica anche senza le domande dirette dei sondaggi". Fra questi due poli, ci sono posizioni molto diverse, sostegno alla guerra con molti dubbi, contro la guerra ma con paura di parlare, ma si tratta complessivamente di persone con emozioni negative, di depressione o rabbia. " Al di là delle percentuali, conta che la "temperatura del sostegno, che è molto tiepida". "Non siamo nel 2014, quando si è assistito a una genuina ondata patriottica nella società". Il tema dell'Ucraina nazista non ha preso piede ed "è quasi scomparso dai media e dall'Internet russo. La maggioranza dei russi non ha capito cosa significasse denazificazione, "non riesce neanche a pronunciare denazificazione". "Il messaggio del Cremlino su questo ha fallito". Mentre invece "funziona molto bene" l'umiliazione subita dalla Russia, il risentimento nei confronti dell'Occidente, che si rispecchia nel senso di umiliazione che i russi sentono ogni giorno. "La propaganda più potente risponde a necessità emotive". La società russa, che può informarsi più facilmente che non durante la Guerra fredda, non sembra aver molta voglia di farlo e di apprendere cose orribili sul proprio Paese. L'Occidente ha come obiettivo, quando si tratta di informare, chi già ne condivide le posizione quando invece la sfida invece è quella di raggiungere la popolazione generale, di superare la 'knowledge resistance' che esiste in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti. Il problema, quindi, è che in Occidente non ha articolato una strategia su come creare un ambiente informativo basato su principi democratici, a fronte della Cina, dove, come si dice il 5G ha sostituito il Piano quinquennale, e ha una politica molto attiva sulla gestione dei dati. La Russia, che con la Cina ha una agenda globale comune con la narrativa comune sull'Occidente fonte di tutti i mali, è meno sofisticata tecnologicamente. I propagandisti di Vladimir Putin incriminati per crimini di guerra? "E' una delle possibilità di cui i giuristi specializzati in crimini di guerra iniziano a discutere seriamente per la prima volta proprio ora, per la prima volta giuristi seri sono aperti a discuterne", rende noto. Pomerantsev non nasconde la difficoltà di incriminare personalità come Vladimir Solovyov. "Si tratterebbe di dimostrare un legame molto complesso fra media e militari, non a livello strategico ma a livello operativo". I propagandisti russi giustificano la guerra, ma non è sufficiente, per andare oltre bisogna dimostrare "un livello molto più intimo di coesistenza". "Fino a ora si pensava che fosse impossibile", sottolinea l'analista nato a Kiev, autore di 'Nothing is True and Everything is Possible' e di 'This is Not Propaganda', citando i soli casi in cui questo è avvenuto, quello "molto specifico" del Ruanda (con le condanne di giornalisti di Radio Mille colline per il loro ruolo nell'istigare il genocidio, ndr.), gli esponenti nazisti Julius Streicher, assolto a Norimberga, e Hans Fritzsche, che fu invece condannato.
(Adnkronos) - Più una filiera è corta, più la sostenibilità diventa concreta. Le piccole e medie realtà locali sono spesso le prime a dare valore alla qualità del lavoro, al rispetto dell’ambiente, al legame con il territorio. A loro è dedicata la nona tappa del Giro d’Italia della Csr 2022, in programma a Lecco il 25 maggio presso la Camera di Commercio in via Tonale 28/30. "Siamo onorati di ospitare una delle tappe del Giro d’Italia della Csr - commenta Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco - I temi al centro dell'edizione di quest'anno rappresentano il filo conduttore delle azioni intraprese dalla Camera di Commercio di Como-Lecco negli ultimi anni per accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità. Sarà per noi l'occasione di raccontare la nostra esperienza di affiancamento alle imprese nel processo di avvicinamento consapevole alla sostenibilità attraverso formazione, assistenza e ricerca, e per approfondire in particolare due importanti progetti che ci hanno coinvolto in questo ultimo anno: quello denominato Re-Fil, dedicato ai settori alimentare e packaging, tessile e metalmeccanico, e quello riguardante la piattaforma Csr-Report, strumento facile e immediato per aiutare tutte le imprese, ma soprattutto quelle piccole". L’appuntamento lecchese, dal titolo Sostenibilità e prossimità: il valore delle filiere, si svolgerà a partire dalle 10 sia in presenza, secondo le regole di accesso previste dalle normative vigenti, sia in streaming sul canale YouTube del Salone. L’incontro, organizzato da Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale in collaborazione con la Camera di Commercio di Como-Lecco e il Progetto Smart, è il penultimo della rassegna nazionale che ha già toccato Roma, Trieste, Messina, Bologna, Ivrea, Vicenza, Bolzano e Bari e che il prossimo 1 giugno a Genova concluderà il suo viaggio in tutta Italia, per poi approdare a Milano dal 3 al 5 ottobre 2022 con l’edizione nazionale della manifestazione. “Creare filiere sostenibili e di prossimità è un obiettivo considerato strategico dalle imprese di tutti i settori - spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Una particolare importanza viene data alla filiera agroalimentare: aumenta l'interesse del mercato verso i prodotti portati in tavola e cresce l'attenzione allo sviluppo sostenibile tra produttori, trasformatori, distributori. Un cambiamento che sta portando anche a una maggior collaborazione tra le imprese che operano in uno stesso territorio per lo sviluppo di sistemi di produzione efficienti, catene di approvvigionamento a ridotto impatto ambientale, offerta di prodotti di qualità, sani e sicuri”. Dopo l’apertura dei lavori, affidata a Rossella Sobrero e a Lorenzo Riva, vicepresidente Camera di Commercio di Como-Lecco, l’incontro entrerà nel vivo con il focus sul progetto Re-Fil, che per tutto il 2022 accompagna le imprese lariane verso la consapevolezza della sostenibilità, la verifica del proprio grado di applicazione e la realizzazione di interventi specifici nei diversi settori chiave della responsabilità d’impresa. L’obiettivo è fornire leve concrete per la ripartenza, la crescita e lo sviluppo alle filiere legate al settore alimentare, tessile e meccanico delle due province. A spiegare come, saranno Fabio Iraldo, professore ordinario di Management della Sostenibilità, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinatore Geo Green Economy Observatory dell'Università Bocconi; Sara Agostoni, direttore acquisti Icam; Carolina Gerosa, Chief Financial Officer Cellografica Gerosa; Graziano Gornati, direttore generale Divisione Cofibox Gruppo Goglio; Fabrizio Radice, direttore generale Corapack e Amalia Morano, vicepresidente Cda Cooperativa Sociale Il Grigio. La seconda parte dell’incontro lecchese è dedicata alla presentazione del Csr-Report Semplificato, uno strumento redatto secondo il modello promosso dalla Camera di Commercio di Como-Lecco e dalla Camera di Commercio del Canton Ticino, realizzato in collaborazione con Supsi, con il contributo del Dipartimento delle finanze e dell’economia del Cantone Ticino (Dfe), nell’ambito di Programma Smart, per accompagnare le imprese del territorio nel loro percorso verso la sostenibilità. Si tratta di una piattaforma attraverso la quale le imprese potranno realizzare in modalità semplice e guidata un report semplificato di sostenibilità, uno strumento strategico che consentirà anche di migliorare la reputazione del proprio marchio e contribuire alla sostenibilità del territorio. Ad illustrare scopi, finalità e funzionamento del Report sarà Caterina Carletti, docente ricercatrice Supsi - Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Didaktico, in via Fausto Valsecchi 5 a Lecco, è un ristorante didattico in cui gli allievi più meritevoli del Cfpa di Casargo affiancano chef e maitre professionisti. La proposta culinaria di Didaktico è incentrata sul pesce di mare unito ai prodotti tipici che il territorio lecchese offre, seguendo sempre il criterio della stagionalità. Un esempio concreto delle 'connessioni sostenibili' tra mondo del lavoro e mondo della formazione, che sarà al centro dell’intervento di Marco Galbiati, presidente Apaf e Cfpa Casargo.