(Adnkronos) - Si allarga la zona rossa per l'emergenza peste suina a Roma. L'estensione del perimetro rispetto al provvedimento della Regione Lazio, soprattutto per la zona Nord di Roma, è valido fino al 31 agosto. L'area del Comune è così delimitata: A Sud, Circonvallazione Clodia, Via Cipro, Via di San Tommaso D’Acquino, Via Arturo Labriola, Via Simone Simoni, Via Pietro De Cristofaro, Via Baldo Degli Ubaldi; a sudovest: Via di Boccea fino all’intersezione con Via della Storta; a ovest-nordovest: Via della Storta, Via Cassia (SS2) fino all’intersezione con Via Cassia Veientana (SR 2 bis); a nordest: Via Cassia Veientana (SR 2 bis) fino all’intersezione con l’autostrada A90 (Grande Raccordo Anulare), autostrada A90 fino all’intersezione con il fiume Tevere; a est-sudest: fiume Tevere. E' quanto prevede la comunicazione del ministero della Salute alla Commissione europea, che ha dato l'ok, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Domani arriverà l'ordinanza del ministero della Salute che definirà meglio le procedure per la nuova zona rossa allargata. All'interno delle aree agricole e naturali interessate dal focolaio non si possono organizzare eventi, feste o pic-nic; è vietato avvicinarsi ai cinghiali o dare loro da mangiare. È inoltre raccomandata la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali.
(Adnkronos) - I giovani si confermano una generazione sensibile alla sostenibilità ma anche molto pragmatica nelle proprie scelte. Oltre il 90% riconosce l’importanza dell’inserimento in Costituzione della tutela di animali e ambiente, che il 56,2% considera finanche prioritaria. Per il 33,4% degli intervistati la salvaguardia dell’ambiente passa principalmente attraverso la scelta di privilegiare fonti rinnovabili. Emerge dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, con la direzione scientifica del professore Nicola Ferrigni e della professoressa Marica Spalletta. Interrogati in merito al nucleare, il 24,2% dei giovani ritiene che si tratti di un tema su cui non c’è adeguata informazione. E se il complessivo 19,1% ne riconosce i vantaggi, quali la minore dipendenza dal petrolio (12,7%) e la produzione di energia pulita (6,6%), la restante parte degli intervistati ne evidenzia, per contro, gli aspetti negativi: il 23,8% pone infatti l’accento sui potenziali ‘effetti collaterali’ (attentati terroristici, rischi ambientali, ecc.), il 22,6% lo ritiene un pericolo per la salute.
(Adnkronos) - La grande barriera corallina Australiana sta morendo. Lo riporta l’ultimo aggiornamento della “Great Barrier Reef Marine Authority”, sottolineando che più del 90% dei preziosi coralli risultano danneggiati. Questo a causa dell’ondata di calore dell'acqua di mare, che ha causato uno sbiancamento di massa dei microrganismi, con un picco tra la seconda metà di marzo e inizio aprile. Nei prossimi mesi verrà condotto un monitoraggio più completo che permetterà di dare una stima della capacità di ripresa del Reef. Intanto però l’Australia deve fare i conti con il quarto sbiancamento generalizzato del corallo in appena 7 anni.