(Adnkronos) - Una parete scultorea che raffigura Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con alle spalle le figure degli otto agenti delle scorte uccisi con loro: Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, morti a Capaci, ed Emanuela Loi, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano, morti in via D'Amelio. A scoprire la parete sono stati Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo Borsellino, dirigente del Commissariato Mondello di Palermo e Vito Emanuele Schifani, figlio dell'agente di scorta Vito Schifani, che il 23 maggio del 1992 aveva pochissimi mesi e oggi è capitano della Guardia di Finanza all'Aquila. L'opera è dell'artista Nicolò Giuliano. Più tardi, alle 20.30, presso il complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo, si terrà un concerto della Banda musicale della Polizia di Stato, alla presenza del capo della polizia, Lamperto Giannini, dedicato ai caduti delle stragi del 1992.
(Adnkronos) - "Ho chiesto a Draghi, alla luce delle grandi modifiche intercorse in questi mesi, di recarsi alla Commissione europea per chiedere una revisione degli obiettivi del Pnrr, che devono essere concentrati sulle conseguenze della crisi", afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ospite dell'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" organizzato da Aepi e Adnkronos presso il Palazzo dell'Informazione. "Trovo che l'attuale Pnrr non dia delle forti direttrici di scelta ma tenda piuttosto a distribuire un po' le risorse su tutto", osserva ancora la presidente di Fdi. "Sulla vicenda del Pnrr finora la chiarezza e la trasparenza necessarie non ci sono state. Sul Pnrr è stato detto un po' di tutto. Ho sentito Conte dire che il governo aveva lavorato tantissimo per ottenere queste risorse mentre noi eravamo contrari... Così come abbiamo sentito dire che abbiamo preso più soldi per merito del governo Conte. Tutte e due le cose sono false. I soldi del Pnrr non sono soldi che piovono dal cielo, sono prevalentemente soldi a debito".
(Adnkronos) - In Italia esistono 1200 chilometri di linee ferroviarie soppresse, che potrebbero essere riaperte per potenziare il trasporto locale soprattutto nelle aree interne del paese. Sono le cosiddette "ferrovie sospese", di cui si occupa la seconda edizione del Dossier Futuro Sospeso, realizzato da Alleanza Mobilità Dolce in collaborazione con Legambiente e Kyoto Club, che esamina la situazione di 38 linee che attraversano anche paesaggi di straordinaria bellezza e che potrebbero quindi utilizzate a fini turistici. Rispetto alla classifica delle regioni con più linee soppresse, il Piemonte è sempre in testa con 13 collegamenti, anche se il Consiglio regionale ha avviato una verifica su costi-benefici della loro riapertura. E qualcosa si muove anche a livello nazionale, con l’intesa Stato-Regioni per 26 linee ferroviarie turistiche e la destinazione di investimenti del PNRR sulle ferrovie turistiche e locali.