INFORMAZIONIAnnamaria Amato |
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(Adnkronos) - Novak Djokovic vince gli Internazionali d'Italia 2022 a Roma. Il serbo, numero 1 del tennis mondiale, in finale batte il greco Stefanos Tsitsipas per 6-0, 7-6 (7-5) un 1h36'. Il fuoriclasse di Belgrado, che compirà 35 anni il 22 maggio, conquista il primo titolo dell'anno e il sesto della carriera sulla terra rossa del Foro Italico. Il match, come appare chiaro dallo score, comincia con un monologo di Nole che archivia il primo set senza lasciare nulla al rivale. Tsitsipas entra in partita nel secondo parziale e allunga sul 3-1, strappando il servizio al rivale, e sembra in totale controllo della situazione fino al 5-2. Djokovic restituisce il break nel momento clou (4-5), verdetto rinviato al tie-break. Il numero 1 del mondo scappa sul 5-2 prima di farsi raggiungere sul 5-5. Un'ottima prima garantisce al serbo il primo match point: basta e avanza per chiudere. "Questo campo è sempre stato molto speciale per me, mi ha aiutato tante volte a ritrovare la mia miglior forma. Sento tutta l’energia della città, in questi miei risultati c’è anche tanto merito del pubblico", dice Djokovic nella cerimonia di premiazione.
(Adnkronos) - "Oggi è un giorno di festa perché festeggiamo un Osservatorio che vuole ascoltare i giovani che sono molto più curiosi, più smart e audaci rispetto alle generazioni precedenti". A dirlo Carlo Alberto Giusti, rettore della Link Campus University, in occasione della presentazione del 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University. "La nostra università - sottolinea - ha diversi passaporti, nel senso che i giovani provengono tra i diversi Paesi del mondo, portando le proprie esperienze. I giovani hanno molta più forza per affrontare le paure che ci sono, come la guerra".
(Adnkronos) - I terreni agricoli d’Europa sono un serbatoio di microplastiche. Lo afferma uno studio dell’università di Cardiff, che spiega come la fonte principale di questo pericoloso quanto invisibile tipo di inquinamento siano le acque reflue derivanti dal processo di depurazione, che vengono utilizzate anche nei fertilizzanti agricoli. Secondo i risultati una quantità variabile tra 86 e 710 migliaia di miliardi di microplastiche si depositano sui terreni agricoli d’Europa ogni anno. Il record negativo spetta al Regno Unito, con una quantità annua stimata tra le 500 e le 1000 particelle per metro quadro. Seguono Spagna, Portogallo e Germania.