(Adnkronos) - Il Milan batte l'Atalanta per 2-0 nel match valido per la 37esima e penultima giornata della Serie A avvicinandosi allo scudetto 2021-2022. I rossoneri volano a 83 punti, con 2 lunghezze di vantaggio sull'Inter che vince a Cagliari. La formazione di Pioli avanza verso il tricolore con una vittoria firmata dalle prodezze di Leao e Theo Hernandez, che nella ripresa piegano la Dea. Nell'ultimo turno di campionato, sul campo del Sassuolo, al Milan basta un pareggio per conquistare il titolo. LA PARTITA - Pronti, via e partenza sparata delle due squadre. Ritmi altissimi e ribaltamenti di fronte. Rossoneri e bergamaschi mostrano sin dall'avvio che nessuno in campo ha intenzione di fare calcoli. I padroni di casa cercano di innescare Leao, ma i nerazzurri non concedono spazi: non si vedono occasioni nitide, i portieri rimangono sostanzialmente inoperosi. La tensione si fa sentire e condiziona la manovra del Milan, che fatica a costruire con scioltezza. L'Atalanta non soffre e alla mezz'ora si fa vedere in avanti. Muriel controlla e calcia da 20 metri, Maignan deve volare per bloccare il primo tiro del match. Il pressing orobico crea problemi al Diavolo, che si scuote solo al 41'. Theo Hernandez accelera a sinistra e serve Leao: conclusione dal limite dell'area, palla alta. Al 42' il Milan reclama per un contatto tra Djimsiti e Giroud. L'attaccante rossonero cade nell'area atalantina per un intervento che avviene comunque prima del limite: Orsato non fischia, il Var non può intervenire e il primo tempo va in archivio senza gol. Il Milan cerca di alzare baricentro e ritmo in avvio di ripresa. L'Atalanta si adegua senza perdere la testa: la formazione di Gasperini riesce ad evitare il pressing senza buttare via il pallone. Quando la Dea si fa sorprendere scoperta, viene punita. Messias, appena entrato, accende Leao. Il portoghese vola via, entra in area e fulmina Musso: 1-0. L'Atalanta protesta per un presunto fallo su Pessina all'inizio dell'azione, per Orsato e per il Var è tutto regolare. Il gol 'stappa' la partita, l'Atalanta cerca di rispondere immediatamente con Zapata. L'attaccante, gettato nella mischia, al 62' spaventa la difesa rossonera: controllo e destro, mira sbagliata. Al 71' il colombiano prova a fare centro di testa, pallone largo di un metro. I nerazzurri offrono spazi e al 75' Theo Hernandez ne approfitta con un capolavoro. L'esterno conquista palla al limite dell'area rossonera, mette la quinta, vola per 70 metri, entra nell'area dell'Atalanta e buca Musso con un diagonale rasoterra: 2-0 con un gol straordinario. L'Atalanta non alza bandiera bianca, Zapata continua a cercare il gol. Maignan se la cava anche sul terzo assalto dell'attaccante, il Milan vince 2-0 e prepara la festa scudetto.
(Adnkronos) - Guardando nello specifico alle discriminazioni che investono l’universo femminile, il 30,1% dei giovani chiama in causa maltrattamenti e violenza fisica. Per contro, la maggioranza ritiene invece che la condizione della donna nella società attuale risenta fortemente di stereotipi relativi all’inferiorità fisica o intellettiva (20,9%), delle differenze nei ruoli familiari o professionali (18%), di insulti di natura sessuale (16,5%) e delle disparità di trattamento economico (12,7%). Emerge dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, con la direzione scientifica del professore Nicola Ferrigni e della professoressa Marica Spalletta. “I giovani - commenta Spalletta - hanno consapevolezza che la gender equality si costruisce nella quotidianità, pur senza dimenticare i gravi episodi di violenza di cui le donne continuano a essere vittime”. "La difficoltà a riconoscersi all’interno di una società destrutturata, che si trova ancora a fare i conti con stereotipi e pregiudizi pesa sul giudizio degli intervistati", spiega Ferrigni. I giovani reagiscono infatti con disappunto alla bocciatura del Ddl Zan, per il 33,5% ritenuta una mancata conquista di civiltà e per il 25,3% una vittoria dell’omofobia. E per lo stesso motivo il 21,2% si dichiara orgoglioso anche della sola idea di una donna alla Presidenza della Repubblica. Alla sfiducia nei confronti della classe politica si accompagna, in ogni caso, un più generale sentimento di ‘distacco’ nei confronti del Paese: a fronte di un 74,9% di intervistati che si dichiarano orgogliosi di essere italiani, solo il 35,9% ammette di essere orgoglioso dell’Italia.
(Adnkronos) - Spopola sui social in queste ore l’hashtag “#100wears”, ovvero “indossare 100 volte”. È un vero e proprio atto di accusa al nostro modo di acquistare capi di abbigliamento che poi indosseremo poco e niente, e ci invita invece a fare shopping in modo più consapevole, a vantaggio delle nostre tasche e della sostenibilità ambientale. Il ragionamento logico di “#100wears” è ineccepibile: se ciò che si acquista sarà utilizzato almeno 100 volte, allora la spesa sarà ponderata. Già nel 2020 il rapporto "Global Fashion: Green is the new black" ha evidenziato quanto l'industria della moda sia poco sostenibile: solo in Europa produciamo 5,8 miliardi di tonnellate di prodotti tessili (11 kg a persona), per produrre una maglietta servono 2.700 litri d'acqua, per un paio di pantaloni possono fino a 7mila, e il tasso di riciclo è fermo all'1 %.