INFORMAZIONI
Alessandra LA FORTEZZA
Ceres Italia spa Alimenti e Bevande Ruolo: Head of Human Resources, Italy Area: Human Resource Management Alessandra La fortezza |
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(Adnkronos) - Nel secondo panel alla Convention di Confindustria Nautica a Viareggio, è stato presentato l’intervento urbanistico che sarà realizzato a Riccione su progetto dell’Architetto Massimo Franchini. Per Franchini questo progetto "mette finalmente la realtà portuale al centro della tematica urbanistica e delle strategie di sviluppo economico della nostra area. Riccione è una città di mare inteso come spiagge e balneazione e aveva dimenticato la portualità. Il porto di Riccione è al centro della città, è al centro della cultura turistica, è il punto di attrazione ma è anche 'periferia', dimenticato e degradato. Analizzando la situazione si è giunti alla conclusione che non è modificabile, essendo inserito in un contesto urbano e questo ha portato all’ideazione di soluzioni alternative che rispondessero alla domanda di turismo nautico nel senso più esteso". L’aspetto più innovativo e interessante del progetto, rileva, è l’individuazione di un’area dove collocare un porto a secco, tecnica che si sta diffondendo anche in Europa. “In Italia di queste strutture ce ne sono ad oggi solo 8 funzionanti”. Questa tipologia può servire barche fini a 10 metri, “una nautica che serve un bacino di utenza molto locale che può essere punto di attrazione per un turismo internazionale". Il sindaco di Genova e Consigliere Anci, Marco Bucci, dal canto suo, ha evidenziato che "queste strutture risolvono uno dei problemi che oggi abbiamo. Con 7000 km di coste, i sindaci dei comuni che hanno uno sbocco al mare devono mettere la nautica da diporto nella loro visione di città. Il sindaco deve sviluppare non solo strategia ma anche la pianificazione di come vuole sviluppare la nautica da diporto. La nautica diffusa non è quasi mai nella strategia dei sindaci e per questo bisogna fare dei grandi miglioramenti. Queste strutture sono fondamentali perché ci consentono di fare arrivare al mare con facilità chi ha difficoltà. È nostro compito andare a trovare le soluzioni”. Nel master plan del porto di Riccione non c’è il rischio “colata di cemento” in quanto il sistema di darsena si regge economicamente da solo. “La nostra analisi è giunta a questa conclusione. L’intervento è autosostenibile perché i canoni permettono il mantenimento. Da un punto di vista urbanistico è una struttura facilmente rimovibile, l’impatto strutturale è pochissimo ed è perfettamente inserito nel contesto urbano” ha sottolineato l'Architetto Franchini Per Bucci, portando esempi liguri, la piccola nautica diffusa ha un grande valore in quanto “i gozzi sulla spiaggia o sullo scalo sono parcheggi di nautica diffusa da valorizzare, fanno paesaggio, fanno richiamo turistico. Danno valore aggiunto al paesaggio e il sindaco deve valorizzarli e fare modo che diventino parte dell’ambiente”.
(Adnkronos) - Sebbene l’Italia resti uno dei Paesi con un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Europa (nel 2020 contava 660 automobili ogni 1000 abitanti), negli ultimi anni la tendenza che va affermandosi è quella di utilizzare negli spostamenti urbani veicoli condivisi con un minor impatto ambientale come auto, scooter, bici e monopattini elettrici. La sharing mobility, quindi, si sta sempre più affermando come valida alternativa all’utilizzo dei veicoli privati per spostarsi nei centri urbani. Al fine di indagare il livello di soddisfazione di chi utilizza i servizi di mobilità condivisa, Altroconsumo ha condotto un’inchiesta, insieme ad altre organizzazioni di consumatori europee che fanno parte del network Euroconsumers, in un totale di 8 città in Italia, Spagna, Portogallo e Belgio. In Italia, l’inchiesta si è focalizzata nelle città di Roma (775 testimonianze di consumatori raccolte) e Milano (888). Tra chi usufruisce di questi servizi, l’84% dei milanesi e il 90% dei romani continua comunque a guidare anche la propria auto, in media 4 volte a settimana. Quanto all’uso dei mezzi pubblici, è assai più diffuso a Milano (73%) che a Roma (46%). In entrambe le città il servizio più usato è il car sharing senza autista (75% a Milano, 62% a Roma), seguito a Milano dal bike sharing (48%) e a Roma dal car sharing con autista (39%). Se nel complesso la soddisfazione per i servizi di mobilità condivisa è abbastanza alta in entrambe le città, le piattaforme per la condivisione di monopattini e scooter sono quelle che ottengono il giudizio d’insieme più basso. Ogni paese ha le sue preferenze in fatto di mobilità condivisa, il livello di soddisfazione è ovunque buono. In Portogallo e Spagna spopola il noleggio con autista, mentre il car sharing senza conducente è il servizio più utilizzato in Italia. In Belgio va forte la micromobilità: bici e monopattini sono tra i mezzi più utilizzati. Nel nostro Paese, per quanto riguarda i servizi di car sharing senza autista, E-vai è la piattaforma che ottiene i giudizi migliori secondo i consumatori (93 punti su 100), anche grazie alla facilità d’uso dell’app e del veicolo, oltre che alla semplicità della procedura di pagamento. Il servizio meno apprezzato è invece Car Sharing Roma, di cui non convincono i prezzi e il servizio di assistenza clienti. Nel car sharing con autista, il noleggio auto con conducente (Ncc) supera Uber: anche se entrambi raggiungono un ottimo livello di soddisfazione per i tempi di attesa brevi, la pulizia e la comodità del veicolo. Il servizio di bike-sharing più apprezzato è Dott (80 punti) in quanto app e bici sono facili da usare, i mezzi forniti sono comodi e solidi, mentra la pulizia è l’aspetto meno apprezzato. Tra i servizi di noleggio di scooter vince Cityscoot (79 punti) per la facilità del pagamento, la qualità dei veicoli forniti e la loro pulizia e l’assistenza ai clienti. Infine tra i fornitori di monopattini elettrici Dott e Lime emergono in positivo per la facilità nell’uso dell’app e nei pagamenti, e anche per la comodità d’utilizzo del veicolo. Problemi e intoppi nell’utilizzo di app per prenotare i servizi di mobilità condivisa sono frequenti sia a Milano che a Roma. Il 39% dei milanesi che usano il car sharing ha avuto, negli ultimi 12 mesi, problemi di malfunzionamenti delle app, contro il 19% degli utenti romani. L’84% dei rispondenti milanesi e il 78% dei romani, comunque, dichiara che la presenza dei servizi di trasporto condiviso ha migliorato la mobilità in città, anche se circa la metà trova che ha un costo troppo elevato per consentirne un uso regolare. A risultare carente, soprattutto nella capitale, è l’infrastruttura cittadina: solo il 35% dei romani trova che sia adatta a integrare tutti i differenti mezzi di trasporto, contro il 58% degli intervistati milanesi.