(Adnkronos) - "Occorre una vera pianificazione strategica, non si può proseguire con la logica dell’assistenzialismo. E poi dobbiamo essere coraggiosi nel dire che l’attuale Pnrr, pensato prima dell’emergenza Ucraina, è già superato". Così il presidente della Confederazione Aepi, Mino Dinoi, in occasione della giornata dedicata al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza alla presenza di esponenti di partito, ministri, associazioni, mondo economico e sindacale. Un parterre di ospiti di alto livello a confronto a Roma, nella sede dell’AdnKronos, in occasione dell’evento “Pnrr: priorità e futuro dell’Italia”. Tra gli altri il leader di M5S Giuseppe Conte, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in collegamento da Strasburgo il leader di Azione Carlo Calenda, in collegamento da Bruxelles Antonio Tajani e il deputato Pd Francesco Boccia. "Le piccole e micro imprese e i professionisti continuano a pagare un prezzo troppo alto. - spiega Dinoi - Puntualmente, sembriamo dimenticare quelle eccellenze che fanno grande il nostro Paese. Stesso discorso per i piccoli comuni, grandi esclusi da questo atteso Piano e che rischiano di rimanere indietro ed è sotto gli occhi di tutti. Superiamo i tecnicismi e diamo nuovo slancio e nuovo valore alla politica affinché possa finalmente prendere le redini di una programmazione lungimirante". Afferma infatti il presidente di Aepi: "Ridateci la politica, noi delle piccole imprese e dei professionisti lo chiediamo, abbiamo bisogno di un governo politico". "Un governo politico ha una visione del Paese, - continua - ha una strategia e un programma, ha un concetto di sistema perché si confronta con il popolo e le istituzioni e quindi può dare continuità e stabilità". "Il governo tecnico, dei migliori, ha fatto un passo indietro culturale: - sottolinea - siamo ritornati alla cultura assistenziale, i 200 euro una tantum noi professionisti e piccole imprese non li vogliamo ma vogliamo un'azione di governo che abbia una competenza reale. Bisogna fare ritornare centrale la politica nell'Italia e nell'Europa del domani", conclude Dinoi.
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int) accoglie con favore l’approvazione del Ddl di riforma della giustizia tributaria da parte del Consiglio dei Ministri, peraltro le indicazioni normative sulla figura a tempo pieno e professionale nonché quella di giudice monocratico, coincidono con quanto auspicato anche dagli esponenti dell’Int in audizione parlamentare sulla riforma. “Un buon inizio per la modernizzazione e l’efficientamento del processo tributario”, dichiara il presidente dell’Int Riccardo Alemanno che precisa: “Resta però ancora tanto da fare, dalle competenze delle Commissioni tributarie a una migliore dotazione di strumenti e infrastrutture per le sedi processuali, dalla modernizzazione della figure professionali abilitate all’assistenza tecnica alla codificazione di un rapporto, in caso di contribuente che svolga attività economica, tra il patrocinatore e il consulente intermediario fiscale del contribuente, a tutela proprio di quest’ultimo". "Lo Stato deve investire sulla giustizia tributaria e il Ddl approvato è un buon inizio, ma il legislatore deve sempre tenere ben presente la necessità di un equilibrio tra i diritti dell’amministrazione finanziaria e quelli dei cittadini contribuenti. La ripresa economica passa anche attraverso una buona e moderna giustizia tributaria che sia chiara e trasparente, sempre al di sopra di qualsiasi interesse di parte", conclude.
(Adnkronos) - Le assicurazioni sono impreparate a risarcire i danni provocati dai cambiamenti climatici. E’ quanto emerge dal rapporto “World Property and Casualty Insurance Report 2022” preparato da Capgemini e Emsa. Infatti, nonostante l’impatto dei disastri climatici continui a crescere di anno in anno, solo l’8% delle compagnie di assicurazione si sta preparando in modo adeguato al futuro. Dal 1990 a oggi le perdite economiche globali dovute a disastri climatici sono lievitate del 250%. Per esempio l’alluvione che ha colpito la Germania nel luglio 2021 è uno dei disastri climatici più costosi di sempre.