INFORMAZIONIValeria Cresta |
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(Adnkronos) - Biniam Girmay vince la maglia rosa della sfortuna. Il corridore eritreo, durante la cerimonia di premiazione dopo la vittoria nella decima tappa del Giro d'Italia 2022, si è fatto male con il tappo dello spumante che ha colpito con forza il suo occhio sinistro. Appena sceso dal podio è andato dal suo staff dicendo di non vedere quasi niente e per questo è stato trasportato all'ospedale Carlo Urbani di Jesi. Girmay ha vinto la Pescara-Jesi di 196 km. L'eritreo del team Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux si è imposto in volata sull'olandese Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) e sull'azzurro Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa). Lo spagnolo Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo) conserva la maglia rosa di leader della classifica generale con 12" di vantaggio sul portoghese Joao Almeida (Uae Team Emirates). Domani 11/a frazione, 203 km con partenza da Santarcangelo di Romagna e arrivo a Reggio Emilia.
(Adnkronos) - "Nel contesto straordinario che stiamo affrontando, in cui il fabbisogno di grano e cereali è al centro di forti contrazioni e incertezza negli approvvigionamenti, la priorità è fare le migliori scelte per garantire la sicurezza alimentare, mantenendo elevati standard di qualità, per tutti i Paesi e zone del mondo. Allo stesso tempo, è fondamentale fare in modo che tale obiettivo sia perseguito tutelando e valorizzando l'ambiente in cui viviamo, soprattutto per le generazioni future, attraverso un’agricoltura rigenerativa". A precisarlo è Syngenta in merito alle dichiarazioni rese dal CEO di Syngenta Erik Fyrwald nell’intervista alla testata svizzera Neue Zürcher Zeitung. "Le dichiarazioni rese dal nostro Ceo Erik Fyrwald, nell’intervista alla testata svizzera Neue Zürcher Zeitung e riportate nei titoli di giornale, sono state estrapolate da un ragionamento più ampio sull’agricoltura. Syngenta da sempre sostiene che solo l’integrazione dei diversi modelli di agricoltura può aiutare a rispondere alle sfide globali e alle esigenze dei consumatori. L’agricoltura biologica è per Syngenta oggetto di grandi investimenti aziendali in Ricerca & Sviluppo, in Italia e nel mondo, per aumentare il numero di soluzioni tecniche e servizi messi a disposizione degli agricoltori". sottolinea la società.
(Adnkronos) - Negli ultimi 20 anni sono andati distrutti più di 13 mila km quadrati di zone umide costiere in tutto il mondo. La notizia positiva è che nello stesso periodo circa il 70 per cento di quanto perduto è stato recuperato, per effetto dell’azione di ripristino guidata dall’uomo e dei processi naturali di ripresa. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’università di Cambridge sullo stato di salute di questi ecosistemi, così preziosi soprattutto per la loro capacità di fare da “pozzi di carbonio”: ovvero sono in grado di assorbire maggiori quantità di carbonio rispetto a quelle che emettono. Tra i responsabili della loro distruzione ci sono azioni umane dirette come l’acquacoltura, l’agricoltura e l’espansione delle aree urbane, ma anche l'innalzamento del livello del mare e i processi di erosione costiera.