INFORMAZIONIGruppo Uvet Turismo Ruolo: Legal HR Specialist (Uvet Group) & Responsabile Amministrazione HR (Blue Panorama Airlines) Area: Altro Giorgio salvatore Conti |
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(Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri ha dato all'unanimità il via libera alla fiducia sul ddl concorrenza. Nel corso del Cdm, convocato d'urgenza e durato dieci minuti, il premier Mario Draghi ha spiegato ai presenti che la fiducia verrà posta entro maggio al testo base se non si raggiungerà un'intesa o sul testo modificato in caso di accordo. La mediazione è importante ma lo sono anche i tempi, quelli del Pnrr vanno rispettati. Avrebbe detto, a quanto riferiscono fonti di governo, il premier. Draghi ha informato i ministri sull’iter del ddl Concorrenza ricordando che - sulla base degli impegni assunti con il Pnrr - entro dicembre 2022 è necessario approvare non solo la legge delega, ma anche i relativi decreti delegati. Dopo aver ripercorso la cronistoria dei vari passaggi in Senato del ddl, il premier ha segnalato la necessità “nel pieno rispetto delle prerogative parlamentari”, di porre in essere tutte le iniziative per richiedere un’iscrizione in Aula del provvedimento entro la fine di maggio, in modo da pervenire a una rapida approvazione e procedere alla trasmissione alla Camera. "Il mancato rispetto di questa tempistica – ha aggiunto il presidente del Consiglio - metterebbe a rischio, insostenibilmente, il raggiungimento di un obiettivo fondamentale del Pnrr, punto principale del programma di governo". Il ddl concorrenza è da mesi impaludato in Commissione Industria del Senato. La riforma della concorrenza, uno dei pilastri del Pnrr, potrebbe mettere a rischio i fondi per l'Italia. Insomma bisogna correre. In particolare sul nodo dei balneari, per evitare di far saltare la tranche di Pnrr legata a questa scadenza, assicurano vari ministri al termine della riunione di governo. Sarà quindi chiesto alla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati di calendarizzare subito il provvedimento. Dopo l'intervento di Draghi, ogni rappresentante dei partiti della maggioranza avrebbe preso la parola per una breve dichiarazione: Andrea Orlando per il Pd, Stefano Patuanelli per M5S, Giancarlo Giorgetti per la Lega e Renato Brunetta, per Fi. All'unisono, raccontano fonti governative, tutti avrebbero concordato con il premier, sottolineando che la procedura indicata da 'Super Mario' era quella giusta, perché era passato tanto tempo e il Parlamento aveva avuto tempo per decidere. D'INCA' - "C'è stata la comunicazione da parte del presidente del Consiglio, semplicemente l'indicazione di poter chiudere la legge delega sulla concorrenza entro maggio, anche con la fiducia se necessario" ha detto il ministro ai Rapporti col Parlamento, Federico D'Incà, lasciando Palazzo Chigi. A chi gli domanda se ci sia un problema politico, "c'è un gran lavoro fatto finora dai senatori, da tutte le forze politiche, c'è bisogno di un ultimo passaggio e vedremo se dovremo mettere la fiducia o arrivare a un chiarimento dell'ultimo miglio. Sono fiducioso". ORLANDO - "Chi mette a rischio il Pnrr per ragioni di propaganda elettorale, anche a fronte di una raggiunta intesa che tiene conto dei punti di vista delle categorie, si assume una enorme responsabilità in un momento come questo" ha detto il Ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del Cdm. "Il Pd lavora prima di tutto per realizzare le riforme necessarie a ottenere e utilizzare le risorse europee. Questa è la ragione per cui è nato questo Governo. Per questo, abbiamo ribadito la nostra disponibilità a sostenere le soluzioni che l'esecutivo riterrà più opportune. In questo senso abbiamo dato adesione alla proposta di porre la questione di fiducia sul ddl Concorrenza". RENZI - "Se Draghi mette la fiducia sul ddl concorrenza, per noi va bene" ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a Firenze per presentare il suo nuovo libro 'Il Mostro'. CONTE - "Il Parlamento deve approvare il ddl concorrenza e il Movimento 5 Stelle, se dovesse esser posta la fiducia, la voterà convintamente. Stiamo parlando di riforme strutturali del sistema Italia, assolutamente necessarie, che ci renderanno più credibili anche in Europa e che permetteranno al Pnrr di andare avanti".
(Adnkronos) - La guerra in Ucraina potrebbe eliminare i benefici del Pnrr? "No, perché è un progetto che per l'Italia deve essere un'occasione per il cambiamento. In gioco c'è la credibilità con la comunità internazionale e con i cittadini, con il popolo europeo. Se l'Italia perderà l'occasione per ridurre il gap strutturale che l'ha confinata a fanalino di coda in Europa, se non saprà usare fino all'ultimo euro, allora perderemo credibilità, e non potremo mai più andare in Europa a chiedere soldi se non li useremo". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte, parlando all'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos.