(Adnkronos) - Dare vita a nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo della cooperazione. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi tra Coopfond, il fondo mutualistico di Legacoop, e Anfir, l’associazione che riunisce le Finanziarie regionali. Un passo importante, sottolineano, sia per cogliere le opportunità offerte dal Pnrr sia per la creazione di una finanza sostenibile, come richiede l’Europa. Il Protocollo è stato siglato al termine dell’iniziativa "Ripresa sostenibile - Il contributo delle Finanziarie regionali e degli strumenti cooperativi" che si è svolto questa mattina presso la Sala Blu della sede di Legacoop nazionale, in via Guattani 9 a Roma. Compie così un ulteriore passo la collaborazione avviata con la realizzazione della ricerca "Finanziarie regionali e cooperazione" realizzata da Fondazione Barberini su incarico di Coopfond. "Cooperative e finanziarie regionali - spiega il direttore generale di Coopfond Simone Gamberini – sono una sorta di Giano bifronte, cercando di coniugare conto economico e prosperità diffusa, creazione di valore economico e produzione di capitale sociale. Hanno forma privata e sostanza pubblica, avendo a cuore l’impatto che la loro azione determina su territori e persone che lo abitano". Per il Presidente di Anfir, Michele Vietti, "il Paese ha bisogno, tanto più in questo momento di difficile congiuntura tra una pandemia che sembra non abbandonarci e una guerra in corso che mette a dura prova gli equilibri mondiali, che gli operatori economici collaborino per creare un terreno comune in cui le imprese vedano garantiti continuità operativa e sviluppo, per reggere la concorrenza sul mercato interno e su quello internazionale". "Il mondo delle cooperative - sottolinea Vietti- rappresenta un modello imprenditoriale che ha attraversato la storia italiana, con un significativo impegno nel settore produttivo e in quello dei servizi. È fondamentale sostenere le cooperative e le finanziarie regionali possono farlo mettendo a disposizione sul territorio nazionale strumenti già sperimentati presso alcune di esse, che hanno dimostrato la loro efficacia e un taglio specifico per rispondere alle esigenze di queste particolari realtà. Il protocollo d’intesa che Anfir e Coopfond hanno sottoscritto va in questa direzione". La ricerca che la Fondazione Barberini ha dedicato alle Finanziarie Regionali ci consegna una fotografia di questi enti di diritto privato ma a finalità pubblica che, come la cooperazione, si prodigano per lo sviluppo delle comunità. Ora con la sottoscrizione del Protocollo si punta a compiere un passo ulteriore verso una collaborazione sempre più stretta. Con la firma dell’accordo Anfir, in particolare, si impegna a promuovere l’approfondimento, la conoscenza e la diffusione di buone pratiche tra le proprie associate rispetto a possibili misure di supporto dell’imprenditorialità cooperativa, che portino a un intervento in pool con Coopfond, nonché collaborare con il fondo mutualistico per elaborare strumenti e progetti che le Finanziarie regionali possano adottare sulla base dell’autonomia decisionale che le caratterizza. Coopfond da parte sua assicura che si adopererà per realizzare, ogniqualvolta se ne presentino le condizioni, sinergie finanziarie tra i propri strumenti e le misure messe in campo dalle Finanziarie regionali a favore delle imprese cooperative. Per concretizzare tutto ciò, il Protocollo prevede la costituzione di gruppi di lavoro integrati, in linea con le caratteristiche di ciascuna specifica Iniziativa, anche tenendo in considerazione la possibilità di coinvolgimento di ulteriori soggetti.
(Adnkronos) - Il decennio che stiamo vivendo è destinato ad impattare drasticamente sulla storia dell’umanità. Con l’avvento della pandemia il lavoro “agile” è entrato nella vita quotidiana degli individui, costituendo, per due anni, il pilastro della vita aziendale e lavorativa. Oggi, con la fine dello stato d’emergenza, le relazioni sono diventate profondamente digitalizzate e le logiche di mercato sono completamente mutate. Di conseguenza, la necessità di ripensare nuovi modelli organizzativi e produttivi è diventata più che mai impellente. Lavorare a distanza, in modo liquido e senza orari fissi, diventerà una consuetudine. Se le imprese adotteranno lo smart working come prassi lavorativa standardizzata, i lavoratori dovranno acquisire nuove competenze e conoscenze, trasformandole in nuove abilità e mansioni, seguendo un costante processo di reskilling e upskilling. Entro il 2030, infatti, l’intelligenza artificiale avrà permeato l’intero processo aziendale automatizzando la maggior parte dei ruoli e segnando, dunque, la nascita di professioni che oggi non esistono e la fine di quelle che conosciamo. Quale mercato professionale ci attende? Quale sarà il futuro delle professioni? La seconda edizione del manuale scritto dal formatore e business coach professionista Mario Alberto Catarozzo, 'Il futuro delle professioni dopo la pandemia', edito da Teleconsul, offre una risposta esaustiva a queste domande scattando una fotografia completa delle attività lavorative del futuro, alla luce dei cambiamenti tecnologici emersi nel corso dell’emergenza pandemica. Il volume sarà presentato domani 19 maggio in occasione della 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, presso la Sala Madrid del Centro Congressi Lingotto. Scopo primario è quello di fornire al professionista gli strumenti giusti per comprendere come organizzare al meglio la propria attività professionale, scegliere e formare i propri collaboratori, sviluppare nuovi modelli di business ed essere protagonisti del nuovo mercato professionale. Tramite la descrizione di strumenti, tecniche, principi di soft skills, coaching e comunicazione, il manuale assume un taglio pratico e propone un importante spunto di riflessione sulle novità tecnologiche e digitali che hanno investito il mondo del lavoro negli ultimi anni: dal Metaverso al 5G, dall’Intelligenza Artificiale al tema della sostenibilità e della nuova governance nelle organizzazioni (Esg). Esplorate nel dettaglio anche le soluzioni pratiche per ripensare l’organizzazione di studio e la stessa gestione della professione in forma associata, Stp o reti professionali. “Il mio intento -spiega Mario Alberto Catarozzo, autore del libro- è fornire con questo manuale una nuova visione, aggiornata e strategica, del lavoro del libero professionista, una nuova mentalità necessaria per affrontarlo e nuovi strumenti da mettere in pratica per tradurre i cambiamenti in opportunità”. “I professionisti che hanno saputo innovarsi, cogliere la sfida del cambiamento, hanno trovato nell’emergenza un’occasione per crescere e sviluppare ancora di più il proprio business” afferma invece Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi consulenti del lavoro, nella prefazione del volume, sottolineando come i consulenti del lavoro conoscano bene i processi di adeguamento del lavoro alle nuove tecnologie e come, nel corso degli anni, siano stati in grado di “intercettare le nuove opportunità offerte dal mercato, e offrire un ventaglio di servizi innovativo e sempre più articolato”.
(Adnkronos) - Harry e Megan festeggiano oggi il loro quarto anniversario di matrimonio. Secondo le tradizioni Usa, dopo quattro anni le coppie si regalano l'un altro doni di frutta e fiori, mentre nelle Isole britanniche si opta piuttosto per qualcosa di lino o seta. In attesa di sapere quali regali si scambieranno i Duchi di Sussex nella loro villa di Montecito, in California, è ragionevole pensare che lo faranno davanti alle telecamere di Netflix. Secondo indiscrezioni raccolte ripetutamente dalla stampa Usa, il colosso Usa dello streaming sta già girando il materiale per la serie-evento che dovrebbe andare in onda tra le fine dell'anno e l'inizio del 2023. Un accordo multimilionario in tal senso esiste dal 2020, e le telecamere di Netflix hanno già accompagnato Harry e Megan il mese scorso in Olanda, per gli Invictus Games sponsorizzati dal principe