(Adnkronos) - "Non abbiamo iniziato noi questa guerra. Ma noi la dobbiamo finire. Io credevo che la si poteva concludere con un dialogo, che avrebbe potuto essere un dialogo lungo ma che si sarebbe potuta trovare una soluzione. Lo pensavo davvero. Ma questa è la Russia. Ora è come un'automobile né a benzina né elettrica. Un ibrido. E anche la guerra è ibrida". Queste le parole del presidente dell'Ucraina Volodymir Zelensky che aggiunge: "La vittoria sarà difficile, sanguinosa nei combattimenti, ma la conclusione sarà racchiusa nella diplomazia. Ne sono sicuro". Così si legge sul canale Telegram Uniannet. "I negoziati con la Russia sono possibili, in quanto è stata rispettata la condizione posta e le vite dei difensori di Mariupol sono state preservate", ha poi affermato il presidente dell'Ucraina, nel corso di un'intervista al canale Ictv. "Stiamo valutando il gruppo dei Paesi garanti della nostra sicurezza tra i Paesi partner di cui ci fidiamo. Stiamo elaborando con loro questo progetto", ha continuato Zelensky chiarendo che la Russia non ne farà parte. "Ad oggi abbiamo previsto che questo accordo preveda un gruppo dei Paesi partner garanti della sicurezza dell'Ucraina senza la Russia. Bucha ha cambiato alcune cose", ha sottolineato. "Stiamo entrando nella fase finale della guerra. La domanda è quanto durerà questa fase finale. Potrebbe prolungarsi perché i russi stanno lanciando tutte le loro risorse e vogliono passare alla così detta guerra di posizione", spiega quindi Mykhailo Podoliak, consigliere dell'ufficio di presidenza di Zelensky, in collegamento con il canale ucraino Freedomua e aggiunge: "L'Ucraina deve sbloccare tutte le sue regioni, incluse quella di Donetsk e Luhansk. Questa fase della guerra di contrattacco sarà dura per noi. Purtroppo ci saranno perdite. Ma dovremo viverle in ogni caso".
(Adnkronos) - Nella Giornata Mondiale delle Api l'allarme del WWF: il 40% delle specie selvatiche di api e degli altri impollinatori - come vespe, coleotteri e farfalle - è a rischio di estinzione. Una perdita irrimediabile, visto da loro dipende che circa il 90% di tutte le piante selvatiche con fiore e l’80% delle piante produttrici di cibo e prodotti per il consumo umano, pari al 35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. Per dare una risposta concreta il WWF ha varato il progetto “Diamo una casa alle api”: realizzare e gestire in 20 Oasi WWF su tutto il territorio nazionale - aperte in via straordinaria questo e il prossimo weekend - aree per facilitare la vita a questi importantissimi insetti. Ma non basta, occorre mettere al bando i pesticidi più nocivi, lasciando più spazio alla biodiversità anche negli ambienti agricoli.