INFORMAZIONIAlessandra M |
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(Adnkronos) - Sul fronte varianti del Covid-19, in Italia si conferma una "prevalenza assoluta di Omicron, con la variante BA.2 che supera nettamente il 90% in molte regioni. Stiamo monitorando attentamente l'andamento dei sottolignaggi BA.4 e BA.5", che tuttavia "da noi sono ancora abbastanza limitati", con Omicron 5 "leggermente prevalente sulla 4". A fare il punto è Anna Teresa Palamara, a capo del Dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in un video in cui commenta i principali dati emersi dal monitoraggio sull'andamento di Covid-19 in Italia. "Queste due sottovarianti - ricorda - sono state attenzionate perché contengono alcune mutazioni che potrebbero dare una immunoevasione, ma per il momento non ci sono assolutamente motivi di preoccupazione", rassicura l'esperta. Palamara sottolinea poi che "le reinfezioni hanno raggiunto e superato il 6% del totale dei contagi di Covid-19, questa è una caratteristica costante in tutti i Paesi. Addirittura si stima che il rischio di reinfezione con Omicron sia aumentato di 18 volte. Fortunatamente questi casi di reinfezione non sono associati a malattia grave". REZZA - "Anche questa settimana la situazione epidemiologica" da Covid-19 "tende a migliorare. Considerato però che il tasso di incidenza è ancora relativamente elevato, è bene continuare a mantenere comportamenti ispirati alla prudenza , e completare il ciclo vaccinale, soprattutto effettuare il secondo richiamo, ovvero la quarta dose, per coloro che sono particolarmente fragili e anziani". Così il Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, in un videomessaggio, commentando i dati settimanali del monitoraggio della cabina di regia. Rezza ricorda i 'numeri' emersi dal bollettino diffuso oggi dall'Istituto superiore di sanità: "il tasso di incidenza dei casi scende a 375 casi per 100mila abitanti, ed è in diminuzione anche l'Rt che si fissa intorno a 0,89, quindi al di sotto dell'unità. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti letto di area medica e di terapia intensiva siamo rispettivamente al 10,9% e al 3,1%, quindi vediamo una ulteriore decongestione, soprattutto dell'area medica".
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int) accoglie con favore l’approvazione del Ddl di riforma della giustizia tributaria da parte del Consiglio dei Ministri, peraltro le indicazioni normative sulla figura a tempo pieno e professionale nonché quella di giudice monocratico, coincidono con quanto auspicato anche dagli esponenti dell’Int in audizione parlamentare sulla riforma. “Un buon inizio per la modernizzazione e l’efficientamento del processo tributario”, dichiara il presidente dell’Int Riccardo Alemanno che precisa: “Resta però ancora tanto da fare, dalle competenze delle Commissioni tributarie a una migliore dotazione di strumenti e infrastrutture per le sedi processuali, dalla modernizzazione della figure professionali abilitate all’assistenza tecnica alla codificazione di un rapporto, in caso di contribuente che svolga attività economica, tra il patrocinatore e il consulente intermediario fiscale del contribuente, a tutela proprio di quest’ultimo". "Lo Stato deve investire sulla giustizia tributaria e il Ddl approvato è un buon inizio, ma il legislatore deve sempre tenere ben presente la necessità di un equilibrio tra i diritti dell’amministrazione finanziaria e quelli dei cittadini contribuenti. La ripresa economica passa anche attraverso una buona e moderna giustizia tributaria che sia chiara e trasparente, sempre al di sopra di qualsiasi interesse di parte", conclude.
(Adnkronos) - Un quantitativo di acciaio pari al peso di 800 Tour Eiffel, per un valore economico di 1 miliardo di euro di materia recuperata: è quanto si è risparmiato in Italia dal 2000 ad oggi grazie al riciclo degli imballaggi in acciaio, quali ad esempio barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure. Un risultato possibile grazie all’impegno di tutta la filiera, a partire dai cittadini: nel 2021 la raccolta pro capite di imballaggi in acciaio è cresciuta ulteriormente raggiungendo quota 4,4 kg per abitante, con un aumento del +9,7% rispetto all’anno precedente. I dati sono stati presentati a Roma in occasione dell’assemblea annuale di Ricrea, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio parte del Sistema Conai, che celebra quest’anno i 25 anni di attività, e sono contenuti nel Green Economy Report 'Dall’acciaio all’acciaio: il contributo nella lotta al cambiamento climatico' elaborato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. “Siamo orgogliosi del percorso compiuto in questi 25 anni e dei risultati raggiunti: grazie al lavoro sinergico dell’intera filiera oggi l’Italia costituisce un’eccellenza a livello europeo - commenta Domenico Rinaldini, presidente di Ricrea - Complessivamente abbiamo avviato al riciclo 7,5 milioni di tonnellate di imballaggi. Già nel 2002 abbiamo superato l’obiettivo del 50% dell’immesso al consumo fissato dalla direttiva europea per il 2008, e il tasso di riciclo è cresciuto fino ad attestarsi negli ultimi anni su valori superiori al 70%, l’obiettivo da raggiungere nel 2025. Questi dati dimostrano che il nostro sistema ha reagito bene all’impatto della pandemia, assicurando anche in questi anni difficili il corretto avvio al riciclo degli imballaggi in acciaio provenienti dalla raccolta differenziata e creando valore: l’acciaio infatti è un materiale permanente, che si ricicla al 100% all'infinito”. Costituito nel 1997 il Consorzio Ricrea è un’organizzazione senza scopo di lucro, che ha l’obiettivo di favorire la raccolta, il riuso e l’avvio a riciclo di tutti i rifiuti di imballaggio in acciaio. Oggi Ricrea conta 317 consorziati e un vasto numero di operatori distribuiti sull’intero territorio nazionale. Ricrea promuove inoltre, attraverso l’Accordo Quadro Anci-Conai, la crescita della raccolta differenziata attivando convenzioni per regolare l’erogazione di un corrispettivo economico. Dal 2000 ad oggi ai Comuni Italiani sono stati riconosciuti corrispettivi per un importo complessivo di oltre 227 milioni di euro per il pagamento dei maggiori oneri per l’organizzazione della raccolta differenziata. Oggi sono attive 431 convenzioni per un totale di 6.033 Comuni coinvolti e 50.290.000 persone servite. Nell’ultimo anno è ulteriormente aumentata la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti, in media 4,4 Kg (+9,7% rispetto al 2020). Nel 2021 in Italia sono state avviate al riciclo 390.000 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare circa 3.900 km di binari ferroviari. I 7,5 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio avviati al riciclo in Italia dal 2000 ad oggi hanno consentito di ottenere un risparmio di 8 milioni di tonnellate di materiale primario, generando benefici economici per 1 miliardo di euro di materia recuperata e 386 milioni di euro di CO2 evitata. L’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio e la rigenerazione di fusti e cisternette a livello nazionale ha consentito, tra il 2000 e il 2021, di evitare l’emissione in atmosfera di circa 12 milioni di tonnellate di CO2eq, pari alle emissioni generate da 7 milioni di autovetture con percorrenza media di 10.000 km, e ha permesso al nostro Paese di evitare il consumo di circa 50mila GWh di energia primaria, pari al consumo medio di energia di circa 13 milioni di famiglie italiane.