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(Adnkronos) - Soldati finlandesi, svedesi, americani e ucraini partecipano da oggi a manovre della Nato in Estonia: coinvolti in totale 16mila militari provenienti da 11 Paesi. Secondo i media di Helsinki, sono 250 i soldati finlandesi che prendo parte alle esercitazioni "Hedgehog 2022", avviate all'indomani dell'annuncio della Finlandia sulla richiesta di adesione all'Alleanza atlantica. Le manovre coinvolgeranno tutti i corpi delle Forze armate, terra, mare, aria e anche le unità cyber. Le esercitazioni non sono state decise in conseguenza dell'invasione russa ma erano previste già da un anno, secondo il vice comandante delle Forze estoni, Veiko-Vello Palm, precisando tuttavia che nelle ultime settimane si sono aggiunti altri Paesi. GOVERNO SVEZIA INFORMA RE SU ADESIONE - Intanto il governo svedese ha ufficialmente informato il re Carlo Gustavo e la principessa ereditaria Victoria sul processo di adesione alla Nato che prenderà formalmente il via domani. ''E' una giornata storica per la Svezia - ha scritto su Twitter la ministra degli Esteri Ann Linde - Oggi il Consiglio consultivo per gli affari esteri si è riunito al Palazzo reale dove il governo ha riferito sulle attuali questioni di politica estera e di sicurezza". Linde ha aggiunto che ''con un ampio sostegno dei partiti politici in parlamento, la conclusione è che la Svezia sarà più forte insieme agli alleati nella Nato''.
(Adnkronos) - L’Istituto nazionale tributaristi (Int) per mano del suo presidente Riccardo Alemanno ha inviato, ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Istruzione pubblica, beni culturali Dario Parrini e Riccardo Nencini e ai relatori Tatiana Rojc e Andrea Cangini al dl 36/2022 A.S. 2598 recante ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) assegnato alle predette Commissioni del Senato per la conversione in legge, una proposta di emendamento all’articolo 18 del predetto decreto cosiddetto Pnrr2, contenente la riformulazione del comma 3 relativo alla gestione dell’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti in regime agevolato, prevedendo un semestre senza sanzioni, evitando esclusioni discriminatorie e concedendo a tutti i contribuenti interessati maggiore tempo per adeguarsi agli adempimenti connessi, senza ansie sanzionatorie. Di seguito la motivazione della richiesta: "il decreto Pnrr 2 introduce dal prossimo 1° luglio l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti in regimi agevolati (forfettari e di vantaggio), che abbiamo sostenuto e che condividiamo, ma la norma contiene differenziazioni sulla decorrenza dell’obbligo che comportano complicazioni e confusione nonché una discriminazione tra soggetti che, se applicano il regime forfettario, non sono certo strutturati e ciò indipendentemente dai ricavi dichiarati". "Riteniamo - si legge ancora - che, in ambito fiscale, si debba evitare di porre paletti la cui rigidità comporta inevitabilmente discriminazioni. Bisogna inoltre evitare di introdurre modifiche a un regime fiscale in corso d’anno, per questo proponiamo la non applicazione delle sanzioni per tutto il secondo semestre 2022 e non come attualmente normato solo su base mensile per il primo trimestre di applicazione, spostando l’applicazione delle sanzioni al 1° gennaio 2023 e concedendo più tempo ai soggetti obbligati". "Anche gli intermediari fiscali che inevitabilmente saranno, come sempre, direttamente coinvolti nell’accompagnare i contribuenti interessati verso il ‘nuovo’ obbligo, potranno gestire questa transizione superando l’ingorgo di adempimenti previsti per il mese di giugno" dichiara Alemanno, che afferma "a chi paventa costi pesanti per i nuovi obbligati, dico che oggi rispetto all’originaria introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica gli studi e gli stessi contribuenti sono ormai in confidenza con la fatturazione digitale e che per i soggetti con ricavi estremamente contenuti e conseguente minima emissione di fatture, ci sono i sistemi gratuiti messi a disposizione dall'amministrazione finanziaria". "Non sarà - avverte - un cambiamento indolore, ma più dal punto di vista culturale che economico. D’altra parte non si può fermare il processo di cambiamento, ma non bisogna subirlo, bisogna gestirlo e trarne opportunità". "Ovviamente - sottolinea il presidente dell'Istituto nazionale tributaristi - lo Stato deve iniziare parallelamente una politica di vera semplificazione, al fine di non introdurre strumenti e obblighi digitali che anziché semplificare, complicano la vita ai cittadini-contribuenti".
(Adnkronos) - Islanda sotto pressione per chiudere le "fattorie del sangue", dove con massicci prelievi di sangue viene estratto l'ormone dalle cavalle gravide, utilizzato in tutti gli stati europei per aumentare il tasso riproduttivo delle femmine di maiali, bovini e altre specie. La gonadotropina corionica equina (PMSG) è estratta dalle cavalle gravide durante l'estate, per essere poi convertita in polvere e spedita in tutto il mondo. Come riferisce il Guardian, che si è unito a una recente visita, in queste "fattorie" attivisti per il benessere animale hanno trovato gabbie distrutte e numerosi segni di morso nei recinti, chiari segni di stress negli animali, che secondo altre testimonianze sarebbero colpiti e rinchiusi in spazi piccolissimi, prima di prelevare loro il sangue con una grande cannula inserita nella loro vena giugulare. La questione è sotto la lente della Commissione europea, mentre il Parlamento europeo si è già espresso a favore del bando.