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Stefano Doveri
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(Adnkronos) - "Occorre una vera pianificazione strategica, non si può proseguire con la logica dell’assistenzialismo. E poi dobbiamo essere coraggiosi nel dire che l’attuale Pnrr, pensato prima dell’emergenza Ucraina, è già superato". Così il presidente della Confederazione Aepi, Mino Dinoi, in occasione della giornata dedicata al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza alla presenza di esponenti di partito, ministri, associazioni, mondo economico e sindacale. Un parterre di ospiti di alto livello a confronto a Roma, nella sede dell’AdnKronos, in occasione dell’evento “Pnrr: priorità e futuro dell’Italia”. Tra gli altri il leader di M5S Giuseppe Conte, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, in collegamento da Strasburgo il leader di Azione Carlo Calenda, in collegamento da Bruxelles Antonio Tajani e il deputato Pd Francesco Boccia. "Le piccole e micro imprese e i professionisti continuano a pagare un prezzo troppo alto. - spiega Dinoi - Puntualmente, sembriamo dimenticare quelle eccellenze che fanno grande il nostro Paese. Stesso discorso per i piccoli comuni, grandi esclusi da questo atteso Piano e che rischiano di rimanere indietro ed è sotto gli occhi di tutti. Superiamo i tecnicismi e diamo nuovo slancio e nuovo valore alla politica affinché possa finalmente prendere le redini di una programmazione lungimirante". Afferma infatti il presidente di Aepi: "Ridateci la politica, noi delle piccole imprese e dei professionisti lo chiediamo, abbiamo bisogno di un governo politico". "Un governo politico ha una visione del Paese, - continua - ha una strategia e un programma, ha un concetto di sistema perché si confronta con il popolo e le istituzioni e quindi può dare continuità e stabilità". "Il governo tecnico, dei migliori, ha fatto un passo indietro culturale: - sottolinea - siamo ritornati alla cultura assistenziale, i 200 euro una tantum noi professionisti e piccole imprese non li vogliamo ma vogliamo un'azione di governo che abbia una competenza reale. Bisogna fare ritornare centrale la politica nell'Italia e nell'Europa del domani", conclude Dinoi.
(Adnkronos) - "Serve un nuovo Recovery Plan, quello attuale non è sufficiente per affrontare le nuove emergenze che abbiamo". Lo sostiene Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Fi, in collegamento con l'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos. "Si potrà utilizzare una parte dei soldi del Pnrr - ha aggiunto Tajani -per sostenere la nostra autonomia energetica. Questo è un passo in avanti importante perché dobbiamo assolutamente arrivare a una autosufficienza, ma questo deve essere fatto prima di tagliare la fornitura di gas dalla Russia. Perché oggi come oggi l'Italia, come la Germania, non è in grado di sostenere una totale autonomia dal gas russo". "Serve assolutamente rinviare il ritorno del Patto di stabilità al primo gennaio del 2024 - ha acontinuato - . E' indispensabile un tetto al prezzo del gas per il consumatore e un tetto al prezzo del gas proveniente dagli Usa, che non può essere un prezzo che crea danni alla nostra economia. Serve una visione complessiva".
(Adnkronos) - Nuovi parametri per misurare i progressi ambientali, sociali e di governance (Esg) e introduzione dell’Indice di Sostenibilità come parametro di valutazione della performance aziendale che collega il 30% della remunerazione direttamente ad obiettivi di sostenibilità. Philip morris international (Pmi) pubblica la nuova edizione dell’Integrated Report, il rapporto che fornisce un quadro completo dei progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi di business e sostenibilità, fornendo agli stakeholder un aggiornamento sulla trasformazione dell’azienda verso un futuro senza fumo. Il rapporto include anche uno Statement of Purpose aggiornato, che ribadisce la missione dell’azienda verso un futuro senza fumo evidenziando la necessità di una maggiore collaborazione con i Governi e la società civile per massimizzare la possibilità di arrivare a questo risultato con l’eliminazione dei prodotti basati sulla combustione. “La sostenibilità e la performance aziendale sono fortemente connesse e si rafforzano a vicenda. Le nostre azioni, fondate su dati, scienza e fatti, parlano più delle parole. Pmi si impegna ad essere un agente di cambiamento e a sviluppare e produrre alternative tecnologiche efficaci al fumo per i fumatori adulti che non smettono. Con una visione di lungo termine, stiamo anche espandendo la nostra attività in settori che vanno oltre il tabacco e la nicotina, come il benessere e la salute del consumatore”, ha dichiarato Jacek Olczak, chief executive officer di Pmi. Un nuovo approccio alla sostenibilità attraverso il quale l’Azienda ha ridefinito il quadro degli obiettivi Esg secondo due aree d’impatto distinte: una relativa ai prodotti e l’altra relativa alle attività produttive e commerciali. Attraverso obiettivi e Kpi concreti Pmi definisce in modo trasparente il successo della sua trasformazione e ne valuta i progressi, rendendo il suo percorso misurabile e verificabile. Impatto dei prodotti: 15,3 milioni di persone sono passate completamente ai prodotti senza combustione di PMI e hanno abbandonato le sigarette al 31 dicembre 2021; erano 13 milioni nel 2020; il 29,1% dei ricavi netti deriva dai prodotti senza fumo, che a fine anno erano disponibili per la vendita in 71 mercati in tutto il mondo; in aumento rispetto al 23,8% e ai 64 in cui erano disponibli nel 2020; il 99% degli investimenti in Ricerca e Sviluppo destinati ai prodotti senza combustione. Impatto operativo: 39,7% di posizioni manageriali occupate da donne, in linea con l'obiettivo del 40% fissato per il 2022; 67% dei coltivatori a contratto che forniscono tabacco a Pmi ottengono un reddito da lavoro, cifra in aumento rispetto al 48% del 2020; riduzione del 18% delle emissioni totali di CO2e della catena del valore e del 33% rispetto al valore di base del 2019 delle emissioni da operazioni dirette; 100% del tabacco acquistato senza nessun rischio di deforestazione delle foreste primarie e protette.