(Adnkronos) - Zlatab Ibrahimovic è stato operato al ginocchio. L'attaccante del Milan 40 anni, resterà fermo per 7-8 mesi come rende noto la società rossonera. "AC Milan comunica che nella giornata odierna, Zlatan Ibrahimović è stato operato al ginocchio sinistro dal Dr Bertrand Sonnery-Cottet, alla presenza del Responsabile Sanitario del Club Stefano Mazzoni, presso l'Hôpital Jean Mermoz di Lione", fa sapere il club. "L'artroscopia era programmata da tempo per risolvere definitivamente l'instabilità dell'articolazione attraverso la ricostruzione del legamento crociato anteriore, con rinforzo laterale e riparazione meniscale. L’intervento è perfettamente riuscito e la prognosi è stimata in 7-8 mesi", aggiunge il comunicato del club rossonero. Ibrahimovic, che compirà 41 anni ad ottobre, dopo la conquista dello scudetto domenica non aveva sciolto i dubbi relativi al proprio futuro: lo svedese non si era espresso in maniera definitiva sulla prosecuzione della carriera o sul ritiro.
(Adnkronos) - "Bisogna affrontare il boom del turismo italiano ed europeo verso il Sud mettendoci la 'testa', riorganizzando la logistica e i trasporti, facendole funzionare da subito, e pubblicizzando al meglio i nostri luoghi e le nostre bellezze. Così si potrebbe vivere di turismo da maggio a ottobre. Si devono riorganizzare subito al meglio le infrastrutture per i prossimi mesi estivi". Così, con Adnkronos/Labitalia, Klaus Algieri, presidente di Camera di commercio di Cosenza e vicepresidente nazionale di Unioncamere, sulle prospettive di sviluppo del Sud. "Per aiutare il Sud ad accogliere al meglio i turisti dal resto del Paese e da tutta Europa è necessario che qualcuno ci metta la testa riorganizzando logistica e trasporti. Tutti parlano del Mezzogiorno, ma nessuno, a livello istituzionale, è intervenuto con 'la testa' per risolvere, nell'immediatezza, quei problemi che ci impediscono di sfruttare al meglio la nostra risorsa principale: il turismo", insiste Algieri. "Le strutture ci sono, gli imprenditori sono pronti a mettersi in gioco, ma manca ad esempio la volontà di intervenire su orari e quantità di treni e aerei. Per arrivare in Calabria da Roma, ci vogliono 3 ore e un quarto con la Frecciarossa ma è una sola e sempre piena. Basterebbe metterne un'altra... E poi la Salerno-Reggio Calabria. Tutto fila liscio fino a maggio e poi a giugno e luglio lavori di manutenzione. E' normale? Chi controlla l'Anas?", rimarca amaro Algieri. "E così tanti altri interventi -aggiunge- che permetterebbero agli operatori turistici di affrontare al meglio la stagione. Va sistemata la Ss 106 e intervenire anche sulla linea ferroviaria ionica per collegarla a quella tirrenica e quindi a Roma, per permettere di collegare ad esempio Crotone con Roma in poco più di 4 ore. E, ancora, sostenere la creazione sempre a Crotone di un aeroporto turistico, potrebbe essere il primo del Mezzogiorno". Per Algieri, vanno "bene i grandi progetti, ma quanti anni ci vorranno per realizzarli?". "Quindi, per questo si deve intervenire da subito per valorizzare le strutture che già abbiamo e tutte quelle grandi risorse che il Sud e la Calabria hanno e che nessuno ha, i nostri mari con a due passi le nostre montagne", spiega ancora. E sul Pnrr Algieri è molto chiaro. "Al Mezzogiorno sono destinati nel Pnrr questi 40 miliardi che però, onestamente, ancora non si sono visti. Noi come Camere di commercio siamo soggetti attuatori ma ancora non è stato assegnato nulla per far sì che possiamo agire sulle imprese. Le risorse prima vanno ai Comuni. Prima domanda che noi ci poniamo: i Comuni sono pronti, sono preparati? Stanno presentando progettualità? La nostra paura è che poi queste risorse non si riesca a spenderle e che vadano alla fine perse", sottolinea allarmato l'imprenditore "Finora -insiste Algieri- abbiamo visto solo convegni, noi invece vogliamo i fatti. Voglio vedere se questi soldi sono arrivati e dove sono", rimarca. Ma per Algieri un concetto deve essere chiaro. "Le imprese del Sud non chiedono soldi, chiedono solo le stesse opportunità degli altri, perché noi siamo bravi e siamo riconosciuti come capaci in tutto il mondo", sottolinea. "Se andiamo a vedere il Mezzogiorno, in questo momento, sta crescendo di più in percentuale rispetto al resto del Paese. Dopo il Covid gli imprenditori del Sud sono ripartiti, c'hanno messo l'anima. Adesso è arrivata la guerra... Ma forse, faccio una provocazione, la guerra può salvare il Sud. Perché noi non abbiamo industria, siamo consumatori dell'industria. La nostra vera industria è il turismo", conclude.
(Adnkronos) - Cosmesi naturale: gli ingredienti fermentati sono uno dei trend dell’estate 2022 grazie alla loro capacità di preservare la flora microbica naturale della pelle, il microbiota, e di tutelare il Pianeta attraverso l’utilizzo di fonti vegetali che rendono questi prodotti green e cruelty free. A segnalare la tendenza dell'estate è Natrue, Associazione Internazionale per la Cosmesi Naturale e Biologica. "I cosmetici con estratti fermentati utilizzano un processo naturale già noto in ambito alimentare che negli ultimi anni si è diffuso anche nel settore della cosmesi: la fermentazione, che grazie all’azione di batteri, lieviti e microrganismi rende questi ingredienti più efficaci e compatibili con la pelle - spiega Natrue - In particolare, grazie alla fermentazione si può ottenere un potenziamento dei principi attivi dovuto alla maggiore biodisponibilità dei nutrienti e un aumento del contenuto di antiossidanti, enzimi, vitamine e peptidi che rendono gli ingredienti fermentati protagonisti di molte creme per il viso, tonici e sieri antiage". Efficace sulla pelle, la fermentazione applicata ai cosmetici è anche green. Perché "le sostanze ottenute attraverso la fermentazione di materie prime vegetali (rinnovabili), invece che con processi chimici da fonti fossili, possono ridurre l’impatto ambientale dei cosmetici, in risposta alla crescente attenzione dei consumatori verso questi temi". L’associazione no profit Natrue, che oggi vede sotto il suo marchio di certificazione più di 6.400 prodotti, sostiene e promuove i metodi fermentativi. Grazie a un rigido standard che consente di certificare prodotti e ingredienti a base di ingredienti naturali, biologici e privi di Ogm, nonché l’impiego di processi di approvvigionamento e di packaging sostenibili, l’associazione opera per arginare il fenomeno del greenwashing, la tendenza a dichiarare naturali e biologici prodotti che in realtà non lo sono. “In un settore che si evolve in fretta sotto la spinta della maggiore richiesta di prodotti naturali e biologici da parte dei consumatori, il nostro marchio si impegna non solo ad affiancare i brand ad ampliare l’elenco di prodotti certificati, ma anche a divulgare e far conoscere tendenze e soluzioni efficaci che tutelano l’ambiente e la salute delle persone. In questo senso la fermentazione offre una grande opportunità di innovazione per il settore e rappresenta un’ulteriore strada verso la sostenibilità”, ha commentato Mark Smith, direttore generale di Natrue.