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(Adnkronos) - Fino alle 13 di ieri, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato 92 casi di vaiolo delle scimmie in Paesi in cui questa malattia non è endemica, con altri 28 casi sospetti, distribuiti in 12 Stati ubicati in tre regioni del globo. Lo comunica l'Oms. I casi riportati finora non hanno legami di viaggio stabili con le aree in cui il virus è endemico: sulla base delle informazioni disponibili finora, i casi sono stati principalmente, ma non esclusivamente, identificati in uomini che hanno avuto contatti sessuali con altri uomini. Finora tutti i contagi sono dovuti al ceppo dell'Africa Occidentale del virus; il sequenziamento genomico di un caso in Portogallo indica una stretta somiglianza con i casi esportati dalla Nigeria nel Regno Unito, Israele e Singapore nel 2018 e 2019. I Paesi in cui questo virus è endemico sono Benin, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana (solo negli animali), Costa d'Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo, Sierra Leone e Sud Sudan. Sulla base delle informazioni disponibili, non sono raccomandate misure particolari per i viaggi da o verso queste aree. I Paesi in cui l'Oms ha registrato casi finora sono Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti d'America. L'Organizzazione Mondiale della Sanità chiede di adottare una serie di misure per evitare un'ulteriore diffusione del vaiolo delle scimmie nei Paesi in cui non è endemico. "L'identificazione di casi confermati e sospetti di vaiolo delle scimmie senza alcuna storia di viaggio nelle aree di endemia in più Paesi è atipica, quindi c'è urgente necessità di aumentare la consapevolezza relativa a questa malattia e di praticare una ricerca dei casi, provvedendo ad isolarli e curarli, tracciare i contatti e fornire cure per prevenire ulteriori contagi", ha comunicato l'Oms a Ginevra questa notte. Secondo l'Oms, i casi riportati finora in Europa, Nordamerica e Australia abbiano riguardato principalmente uomini che hanno avuto relazioni sessuali con altri uomini ma, a causa delle osservazioni ancora limitate, è molto probabile che casi emergano in altri settori della popolazione e in altri Paesi. Il vaiolo delle scimmie causa sintomi lievi come eruzioni cutanee, febbre e pustole, ma può anche provocare effetti gravi. Per l'Oms per ora non sono necessarie restrizioni o divieti di viaggio. Sebbene l'Organizzazione sottolinei che i contagi possono verificarsi negli eventi di massa, enfatizza anche che le misure preventive adottate per la Covid-19 sono efficaci anche contro il vaiolo delle scimmie.
(Adnkronos) - "Ho chiesto a Draghi, alla luce delle grandi modifiche intercorse in questi mesi, di recarsi alla Commissione europea per chiedere una revisione degli obiettivi del Pnrr, che devono essere concentrati sulle conseguenze della crisi", afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ospite dell'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" organizzato da Aepi e Adnkronos presso il Palazzo dell'Informazione. "Trovo che l'attuale Pnrr non dia delle forti direttrici di scelta ma tenda piuttosto a distribuire un po' le risorse su tutto", osserva ancora la presidente di Fdi. "Sulla vicenda del Pnrr finora la chiarezza e la trasparenza necessarie non ci sono state. Sul Pnrr è stato detto un po' di tutto. Ho sentito Conte dire che il governo aveva lavorato tantissimo per ottenere queste risorse mentre noi eravamo contrari... Così come abbiamo sentito dire che abbiamo preso più soldi per merito del governo Conte. Tutte e due le cose sono false. I soldi del Pnrr non sono soldi che piovono dal cielo, sono prevalentemente soldi a debito".
(Adnkronos) - Nuovi parametri per misurare i progressi ambientali, sociali e di governance (Esg) e introduzione dell’Indice di Sostenibilità come parametro di valutazione della performance aziendale che collega il 30% della remunerazione direttamente ad obiettivi di sostenibilità. Philip morris international (Pmi) pubblica la nuova edizione dell’Integrated Report, il rapporto che fornisce un quadro completo dei progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi di business e sostenibilità, fornendo agli stakeholder un aggiornamento sulla trasformazione dell’azienda verso un futuro senza fumo. Il rapporto include anche uno Statement of Purpose aggiornato, che ribadisce la missione dell’azienda verso un futuro senza fumo evidenziando la necessità di una maggiore collaborazione con i Governi e la società civile per massimizzare la possibilità di arrivare a questo risultato con l’eliminazione dei prodotti basati sulla combustione. “La sostenibilità e la performance aziendale sono fortemente connesse e si rafforzano a vicenda. Le nostre azioni, fondate su dati, scienza e fatti, parlano più delle parole. Pmi si impegna ad essere un agente di cambiamento e a sviluppare e produrre alternative tecnologiche efficaci al fumo per i fumatori adulti che non smettono. Con una visione di lungo termine, stiamo anche espandendo la nostra attività in settori che vanno oltre il tabacco e la nicotina, come il benessere e la salute del consumatore”, ha dichiarato Jacek Olczak, chief executive officer di Pmi. Un nuovo approccio alla sostenibilità attraverso il quale l’Azienda ha ridefinito il quadro degli obiettivi Esg secondo due aree d’impatto distinte: una relativa ai prodotti e l’altra relativa alle attività produttive e commerciali. Attraverso obiettivi e Kpi concreti Pmi definisce in modo trasparente il successo della sua trasformazione e ne valuta i progressi, rendendo il suo percorso misurabile e verificabile. Impatto dei prodotti: 15,3 milioni di persone sono passate completamente ai prodotti senza combustione di PMI e hanno abbandonato le sigarette al 31 dicembre 2021; erano 13 milioni nel 2020; il 29,1% dei ricavi netti deriva dai prodotti senza fumo, che a fine anno erano disponibili per la vendita in 71 mercati in tutto il mondo; in aumento rispetto al 23,8% e ai 64 in cui erano disponibli nel 2020; il 99% degli investimenti in Ricerca e Sviluppo destinati ai prodotti senza combustione. Impatto operativo: 39,7% di posizioni manageriali occupate da donne, in linea con l'obiettivo del 40% fissato per il 2022; 67% dei coltivatori a contratto che forniscono tabacco a Pmi ottengono un reddito da lavoro, cifra in aumento rispetto al 48% del 2020; riduzione del 18% delle emissioni totali di CO2e della catena del valore e del 33% rispetto al valore di base del 2019 delle emissioni da operazioni dirette; 100% del tabacco acquistato senza nessun rischio di deforestazione delle foreste primarie e protette.