INFORMAZIONIGruppo Banca Ucb (gruppo Bnp Paribas) spa Assicurazioni, Banche e Finanza Ruolo: Senior Recruiter Area: Human Resource Management Stefano Adriani |
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(Adnkronos) - Sulle mascherine a scuola "c'è una norma vigente". Lo ha spiegato rispondendo ai giornalisti il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto oggi a Messina a un evento a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico. "Noi rispettiamo la norma vigente e lavoriamo perché nel prossimo anno ci possa essere una condizione epidemiologica molto diversa" in termini di rischio Covid. VACCINI - Sul fronte Covid "siamo sicuramente in una fase migliore. E' già avvenuto negli anni passati che durante l'estate ci fosse un calo dei contagi. Ora gli italiani sono molto protetti grazie al fatto che oltre il 90% ha completato il ciclo" vaccinale "primario", ma "dobbiamo insistere comunque con una linea ancora di attenzione e di prudenza. Dobbiamo essere consapevoli che l'anno che arriva è un anno in cui ci possono ancora essere sfide. Dobbiamo essere pronti, preparati per affrontarle, ma siamo molto più forti rispetto al passato soprattutto, lo ribadisco, grazie ai vaccini". MESSAGGIO AI NO-VAX - "Dovunque ci sono persone che non hanno condiviso la campagna di vaccinazione" contro Covid-19. "Io dico anche a queste persone che la libertà che abbiamo riconquistato è grazie ai vaccini, grazie alla scienza, grazie alla possibilità di avere finalmente una stagione nuova come quella in cui siamo. I vaccini hanno salvato la vita a centinaia di migliaia di persone, questa è la verità. Il bello della democrazia è che c'è chi non è d'accordo e lo dice, ma questo non cambia la verità: la verità è che i vaccini hanno salvato la vita a centinaia di migliaia di persone".
(Adnkronos) - Uno sguardo verso il futuro del mercato del lavoro, ripartendo dalle indicazioni del Jobs Act. E' il messaggio che arriva dalla presentazione dell'ultimo libro, 'Jobs Act forever' (ed. Rubbettino), del giuslavorista e avvocato Francesco Rotondi, founder dello studio LabLaw, tenutasi ieri pomeriggio al Palazzo dell'Informazione Adnkronos a Roma. "Credo che conoscere il passato e confrontarsi -ha detto Rotondi- con esso sia necessario per costruire il futuro. L'idea di scrivere il libro mi è venuto mentre concludevo il precedente, con le interviste ai ministri del Lavoro degli ultimi 20 anni. E' in questo arco di tempo il Jobs act è l'unico tentativo di riforma dell'intero sistema e non solo del diritto del lavoro. E credo che è stata la più grande occasione di riforma degli ultimi 50 anni". "Dal confronto di oggi emerge una prospettiva, che va perseguita", ha sottolineato Rotondi che ha rimarcato come "dobbiamo guardare al complesso normativo senza immaginare rigidità. Nel Jobs act c'era già tutto, dobbiamo riprendere quella strada". Un concetto condiviso dalle imprese, con Massimo Marchetti, area Lavoro, welfare e capitale umano di Confindustria che ha sottolineato come "il Jobs act" avesse "una visione del futuro del mondo del lavoro, oggi interventi ci sono interventi frammentati, con un livello tecnico molto basso. Nel Jobs act invece troviamo un livello tecnico molto elevato", ha aggiunto ancora. E Maurizio Del Conte, giuslavorista e tra i 'padri' del Jobs Act ha sottolineato che nel provvedimento "c'ho messo l'anima, c'era un'idea di lavoro, un'operazione di ricomposizione del quadro. E' stato un lavoro certosino quello che abbiamo fatto e se si parla di Jobs act oggi si parla della legge fondamentale del lavoro anche se alcune modifiche sono state fatte", ha sottolineato l'ex-presidente dell'Anpal. Per Del Conte se c'è una cosa che nel Jobs Act non ha funzionato "sono le politiche attive, non si possono riformare i servizi per l'impiego a invarianza di spesa". Per Nicola De Marinis, consigliere presso la Corte di Cassazione, sezione Lavoro "ci troviamo in un contesto sfidante, in cui, provocatoriamente, possiamo dire che il lavoro è tornato ad essere una merce, e in cui quindi è centrale la qualità del lavoro stessa", ha spiegato. Per De Marinis "la discussione sul lavoro agile è la discussione sul lavoro del futuro". E per De Marinis non ci si può fermare "a guardare al passato, anche sotto il punto di vista della normativa del lavoro. Dobbiamo traguardare il futuro, e nel Jobs Act c'era già tutto per farlo, come si legge anche nel libro". Secondo Nicola Marongiu, coordinatore area contrattazione e mercato del lavoro della Cgil "il giudizio sul Job act della nostra organizzazione vedeva positivamente alcuni aspetti che si confermati tali e individuava delle criticità che anch'esse sono rimaste invariate, come ad esempio il finanziamento delle politiche attive. Per quanto riguarda l'articolo 18 noi non lo abbiamo mai considerato un 'totem' ma qualcosa di pratico", ha concluso.
(Adnkronos) - La produzione di mango in Pakistan diminuirà del 50%, a causa dell'ondata di calore che sta investendo il paese. Le colture del frutto sono state infatti gravemente colpite dalla carenza d’acqua e da temperature insolitamente elevate, che hanno superato i 50 gradi nella parte sud del paese. Il Pakistan è il quinto produttore mondiale di mango dopo India, Cina, Thailandia e Indonesia. La produzione media di mango è solitamente di circa 1,8 milioni di tonnellate per il paese, ma quest'anno dovrebbe essere circa la metà; anche per questo motivo è stato ridotto l'obiettivo di esportazione portandolo a 125.000 tonnellate.