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(Adnkronos) - Ruba la pistola a una guardia giurata e la usa per esplodere diversi colpi contro alcuni ragazzi davanti a un bar. E successo poco prima di mezzanotte a Qualiano, in provincia di Napoli. L'autore del gesto è stato identificato e arrestato, mentre i quattro giovani feriti sono finiti in ospedale, due dei quali in gravi condizioni. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, M.B., 37enne di Torre Annunziata (Napoli) già noto alle forze dell'ordine, con la minaccia di un coltello ha rubato la pistola a un vigilante, poi in sella a una bici elettrica ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro alcuni ragazzi in sosta davanti a un bar in via Rosselli di Qualiano. Ne ha colpiti 4: due sono ricoverati in prognosi riservata e in pericolo di vita, uno è stato dimesso e l’altro ha subito un intervento chirurgico e rimane in osservazione. I carabinieri della sezione operativa di Giugliano, insieme a quelli della stazione di Qualiano, sono riusciti in poche ore a identificare l’uomo che avrebbe premuto il grilletto e lo hanno rintracciato questa mattina intorno alle 6.30. I quattro ragazzi feriti sono un 19enne di Villaricca e tre 18enni, due dei quali di Mugnano e uno di Napoli. Si trovavano davanti al bar "Nirvana Spritz" nel centro del piccolo comune alle porte di Napoli. L'uomo che ha esploso i colpi è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio plurimo, porto di arma comune da sparo e rapina aggravata emesso dalla Procura di Napoli Nord, con sede ad Aversa (Caserta) ma competente sul territorio di Qualiano. Sul posto, i Carabinieri intervenuti hanno trovato 6 bossoli calibro 9x21.
(Adnkronos) - L’errore giudiziario il tema scelto quest’anno e nel corso dell'iniziativa Federpol ha festeggiato il riconoscimento pubblico del tesserino professionale. Un obiettivo importante che certifica la professionalità e la competenza degli investigatori privati
(Adnkronos) - La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l'uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella riduzione del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona abitativa sia troppo pericoloso. E' quanto emerge dal nuovo sondaggio Ipsos, condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia, che ha indagato le principali opinioni dei cittadini in merito all’utilizzo delle due ruote in occasione della giornata mondiale della bicicletta (3 giugno). In Italia, il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Bisogna, tuttavia, sottolineare che soltanto il 6% degli italiani non ha accesso a un’automobile da poter usare (la percentuale più bassa tra tutti i 28 Paesi esaminati). In linea generale, è il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri; preceduta dalla camminata a piedi (42%) e dall’utilizzo della propria automobile (29%). La prevalenza dell'uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e nei Paesi Bassi). Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana e nonostante l’alta percentuale (più di 1 intervistato su due) la percentuale di accordo è tra le più basse dei 28 Paesi esaminati: occupa la venticinquesima posizione, dopo Corea del Sud (56%), Giappone (47%) e Ungheria (41%). Nei 28 Paesi considerati nel sondaggio d’opinione Ipsos, gli italiani sono tra i cittadini maggiormente d’accordo con il fatto che i ciclisti spesso non rispettano le regole del Codice della strada e, quindi, possono rappresentare un pericolo per pedoni e automobilisti. In particolare: il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico (percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale). Il 70% degli intervistati sostiene che i ciclisti rappresentano un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini (soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% e un distacco di 11 punti con la media internazionale del 59%). Il 68% degli intervistati ritiene che i ciclisti rappresentino un pericolo per gli automobilisti. Inoltre, nella maggior parte dei mercati esaminati, la bici gode di un livello di favore più elevato rispetto a tutte le altre forme di trasporto. In Italia, la bicicletta riscuote l’81% dei consensi e la bici elettrica il 77%. A seguire si posizionano: l’automobile (68%), moto/motorini (60%), monopattino (39%) e camion (34%).