INFORMAZIONIFrancesca Civardi |
INFORMAZIONIFrancesca Civardi |
(Adnkronos) - "Un risarcimento per tutte le perdite che la Russia ha inflitto all'Ucraina con la sua aggressione". Sono le parole pronunciate da Volodymyr Zelensky nel messaggio diffuso nelle scorse ore, come riporta la presidenza ucraina, con l'invito ai partner di Kiev a firmare "un accordo multilaterale" e "creare un meccanismo" per risarcimenti agli ucraini che hanno subito "perdite" per l'"aggressione russa" con la "confisca" di "fondi russi e proprietà" in altri Paesi. Il presidente ucraino ha denunciato la "distruzione della casa della cultura a Lozova", nella regione di Kharkiv, ha accusato la "Russia di aver già fatto tutto il possibile per fare in modo che non ci sia più spazio per la cultura sul suo territorio", di aver colpito le regioni ucraine di Odessa, Poltava e Zhytomyr, mentre "continuano i tentativi di attaccare il Donbass". "Hanno completamente distrutto Rubizhne, Volnovakha, proprio come Mariupol" e "stanno cercando di fare lo stesso con Severodonetsk e molte altre città", facendo "di tutto per sgretolare qualsiasi vita normale nella regione di Kherson, in quelle aree della regione di Zaporizhzhia in cui sono entrati". E, ha incalzato, "tutto questo e molto altro che l'esercito russo ha fatto dal 24 febbraio e dal 2014 necessità di una risposta giusta". "La liberazione, prima di tutto", secondo Zelensky, che ha insistito sul "combattere fino a quando non avremo liberato la nostra terra dagli occupanti e garantito la sicurezza dell'Ucraina". Poi, "perseguire tutti i criminali di guerra russi", nei "tribunali ucraini, al tribunale internazionale e sul campo di battaglia mentre la guerra continua". E, ha proseguito, "stiamo lavorando per garantire che la Russia risarcisca in un modo o nell'altro tutto ciò che ha distrutto in Ucraina". L'invito rivolto ai partner dell'Ucraina è a "firmare un accordo multilaterale e a creare un meccanismo attraverso cui tutti coloro che hanno sofferto per le azioni della Russia possano ricevere un risarcimento per tutte le perdite". Secondo Zelensky, sulla base di un simile accordo, "i fondi russi e le proprietà sotto la giurisdizione dei Paesi partner devono essere sequestrati o congelati e poi confiscati e indirizzati su un fondo creato appositamente da cui tutte le vittime dell'aggressione russa possano ricevere risarcimenti adeguati". Così, ha detto, "la Russia sentirà il peso reale di ogni missile, ogni bomba, ogni proiettile contro di noi". SMIHAL - "Invitiamo tutti gli stati partner a firmare un trattato multilaterale e creare un meccanismo attraverso il quale tutti coloro che hanno subito conseguenze dalle azioni dell'esercito russo potranno ricevere risarcimenti per le proprie perdite". Così il primo ministro dell'Ucraina Denys Smihal scrive sulla sua pagina Telegram ieri sera ed aggiunge: "In base a tale accordo, i fondi russi e le proprietà sotto la giurisdizione dei paesi partner devono essere sequestrati o congelati, quindi confiscati e inviati a un fondo appositamente creato, da cui tutte le vittime dell'aggressione russa possono ricevere un risarcimento. Questo è ciò che sarebbe giusto fare. Così la Russia sentirà il vero peso di ogni missile, di ogni bomba e ogni proiettile sparati contro l'Ucraina".
(Adnkronos) - La guerra in Ucraina potrebbe eliminare i benefici del Pnrr? "No, perché è un progetto che per l'Italia deve essere un'occasione per il cambiamento. In gioco c'è la credibilità con la comunità internazionale e con i cittadini, con il popolo europeo. Se l'Italia perderà l'occasione per ridurre il gap strutturale che l'ha confinata a fanalino di coda in Europa, se non saprà usare fino all'ultimo euro, allora perderemo credibilità, e non potremo mai più andare in Europa a chiedere soldi se non li useremo". Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte, parlando all'evento "Pnrr: priorità e futuro dell'Italia" promosso da Aepi e Adnkronos.
(Adnkronos) - Un quantitativo di acciaio pari al peso di 800 Tour Eiffel, per un valore economico di 1 miliardo di euro di materia recuperata: è quanto si è risparmiato in Italia dal 2000 ad oggi grazie al riciclo degli imballaggi in acciaio, quali ad esempio barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure. Un risultato possibile grazie all’impegno di tutta la filiera, a partire dai cittadini: nel 2021 la raccolta pro capite di imballaggi in acciaio è cresciuta ulteriormente raggiungendo quota 4,4 kg per abitante, con un aumento del +9,7% rispetto all’anno precedente. I dati sono stati presentati a Roma in occasione dell’assemblea annuale di Ricrea, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio parte del Sistema Conai, che celebra quest’anno i 25 anni di attività, e sono contenuti nel Green Economy Report 'Dall’acciaio all’acciaio: il contributo nella lotta al cambiamento climatico' elaborato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile. “Siamo orgogliosi del percorso compiuto in questi 25 anni e dei risultati raggiunti: grazie al lavoro sinergico dell’intera filiera oggi l’Italia costituisce un’eccellenza a livello europeo - commenta Domenico Rinaldini, presidente di Ricrea - Complessivamente abbiamo avviato al riciclo 7,5 milioni di tonnellate di imballaggi. Già nel 2002 abbiamo superato l’obiettivo del 50% dell’immesso al consumo fissato dalla direttiva europea per il 2008, e il tasso di riciclo è cresciuto fino ad attestarsi negli ultimi anni su valori superiori al 70%, l’obiettivo da raggiungere nel 2025. Questi dati dimostrano che il nostro sistema ha reagito bene all’impatto della pandemia, assicurando anche in questi anni difficili il corretto avvio al riciclo degli imballaggi in acciaio provenienti dalla raccolta differenziata e creando valore: l’acciaio infatti è un materiale permanente, che si ricicla al 100% all'infinito”. Costituito nel 1997 il Consorzio Ricrea è un’organizzazione senza scopo di lucro, che ha l’obiettivo di favorire la raccolta, il riuso e l’avvio a riciclo di tutti i rifiuti di imballaggio in acciaio. Oggi Ricrea conta 317 consorziati e un vasto numero di operatori distribuiti sull’intero territorio nazionale. Ricrea promuove inoltre, attraverso l’Accordo Quadro Anci-Conai, la crescita della raccolta differenziata attivando convenzioni per regolare l’erogazione di un corrispettivo economico. Dal 2000 ad oggi ai Comuni Italiani sono stati riconosciuti corrispettivi per un importo complessivo di oltre 227 milioni di euro per il pagamento dei maggiori oneri per l’organizzazione della raccolta differenziata. Oggi sono attive 431 convenzioni per un totale di 6.033 Comuni coinvolti e 50.290.000 persone servite. Nell’ultimo anno è ulteriormente aumentata la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti, in media 4,4 Kg (+9,7% rispetto al 2020). Nel 2021 in Italia sono state avviate al riciclo 390.000 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare circa 3.900 km di binari ferroviari. I 7,5 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio avviati al riciclo in Italia dal 2000 ad oggi hanno consentito di ottenere un risparmio di 8 milioni di tonnellate di materiale primario, generando benefici economici per 1 miliardo di euro di materia recuperata e 386 milioni di euro di CO2 evitata. L’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio e la rigenerazione di fusti e cisternette a livello nazionale ha consentito, tra il 2000 e il 2021, di evitare l’emissione in atmosfera di circa 12 milioni di tonnellate di CO2eq, pari alle emissioni generate da 7 milioni di autovetture con percorrenza media di 10.000 km, e ha permesso al nostro Paese di evitare il consumo di circa 50mila GWh di energia primaria, pari al consumo medio di energia di circa 13 milioni di famiglie italiane.