(Adnkronos) - L'esercito russo sta trattenendo circa tremila civili di Mariupol in una ex colonia penale a Donetsk e tra loro ci sono anche 30 volontari arrivati nella città assediata sul Mar Nero per portare aiuti umanitari. Lo denuncia il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisova affermando che i civili vengono trattenuti dall'esercito russo per un mese, ma chi è considerato ''particolarmente inaffidabile'' come ex soldati e poliziotti è trattenuto per due mesi. E c'è apprensione per gli oltre 260 soldati ucraini che hanno lasciato l'acciaieria Azovstal e sono stati trasferiti nel territorio controllato dalla Russia. Kiev aveva reso noto che i militari sarebbero stati in seguito scambiati con prigionieri russi. Ma per il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, si tratta di "criminali nazisti non devono essere oggetto di scambio e devono perseguirli". Il presidente russo Vladimir "Putin ha garantito che saranno trattati in linea con le leggi internazionali in materia", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, senza chiarire se saranno considerati come criminali di guerra o come prigionieri di guerra. Mosca interrogherà i combattenti che si trovavano nello stabilimento, riporta intanto l’agenzia Tass. CECENI - ''Nonostante le forze russe abbiano assediato Mariupol per oltre dieci settimane, la resistenza ha rinviato la conquista della città da parte della Russia''. Lo scrive l'intelligence britannica nel suo ultimo rapporto sulla situazione in Ucraina, parlando di ''frustrazione'' per le truppe inviate da Mosca e di ''perdite di uomini tra le forze russe''. A questo punto, scrive l'intelligence di Londra, ''nel tentativo di avere la meglio sulla resistenza ucraina, la Russia ha fatto un notevole uso di altro personale. Questo ha portato a un notevole dispiegamento di forze cecene'', ovvero ''diverse migliaia di combattenti concentrati soprattutto a Mariupol e Luhansk''. I ceceni, prosegue l'intellligence britannica, sono ''combattenti volontari e uomini della Guardia nazionale''. E la loro presenza è ''una dimostrazione di come la Russia abbia problemi significativi di risorse in Ucraina''. Ma ha anche come effetto una ''disomogeneità del comando che continua a minare il buon esito delle operazioni russe''. ALLARME COLERA - Nei territori dell'Ucraina "occupati", in particolare a Mariupol, c'è "il rischio che si diffondano molte malattie, soprattutto il colera". A lanciare l'allarme durante un briefing è stata Dorit Nitzan, coordinatrice delle emergenze sanitarie per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Nitzan, citata dal portale di notizie 'Ukrinform', ha spiegato che "secondo le informazioni che riceviamo dalle ong, a Mariupol le acque reflue si mescolano con l'acqua potabile". Il rischio di diffusione di malattie ha spinto Nitzan a chiedere di prendere "precauzioni: prepariamo vaccini e cooperiamo con le ong che possono visitare la città e sostenere le persone".
(Adnkronos) - Il mondo economico a confronto con la politica per discutere di Pnrr nell’iniziativa organizzata dalla Confederazione Aepi, Associazioni Europee di Professionisti e Imprese, in collaborazione con AdnKronos in programma giovedì 19 maggio, a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione Adnkronos (Piazza Mastai, 9) e in diretta streaming sui canali social Adnkronos. “Pnrr: priorità e futuro dell’Italia” è il titolo dell’incontro che si svilupperà in tre tavole rotonde. Ad aprire e concludere i lavori della giornata sarà il presidente di Aepi, Mino Dinoi. La prima dedicata l tema “Nuova legislatura alla prova del Pnrr” vedrà la partecipazione di Francesco Boccia, Carlo Calenda, Giuseppe Conte, Giorgia Meloni, Antonio Tajani. A seguire, nel primo pomeriggio, si parlerà di status di attuazione del Pnrr, con i dati dell’Osservatorio Aepi. Interverranno Francesco Monaco (Capo Dipartimento supporto ai Comuni e Studi Politiche Europee Ifel Anci) e alcuni responsabili della Confederazione Aepi: Mario Serpillo (vice presidente con delega all’Internazionalizzazione), Patrizia Gabellone (vice presidente con delega al Welfare), Celestino Bottoni (Professioni), Paolo Carini (PNRR e Recovery plan), Andrea Cordero di Montezemolo (Trasporti e Mobilità) e Stefano Gazziano (Formazione e Transizione Digitale). L’ultimo incontro prevede un focus sugli interventi in campo con il Pnrr e sono stati invitati i ministri Mara Carfagna (Sud e Coesione territoriale), Maria Stella Gelmini (Affari regionali e Autonomie), Enrico Giovannini (Infrastrutture e mobilità sostenibile) e Vincenzo Amendola (sottosegretario agli Affari Esteri), Massimiliano Fedriga (presidente Conferenza delle Regioni) ed Enzo Bianco (presidente Consiglio Nazionale ANCI). «In questi ultimi mesi è emersa la necessità di un nuovo Pnrr, che stanzi risorse importanti e guardi anche all’ambito energetico» così il presidente della Confederazione AEPI, Mino Dinoi che prosegue: «Le piccole e micro imprese sono allo stremo, così come le famiglie italiane. Occorre accelerare sui progetti legati a terzo settore, infrastrutture sociali, energie rinnovabili e mobilità sostenibile, senza dimenticare la necessità di una grande opera di digitalizzazione della pubblica amministrazione che, forse come mai sino ad ora, ha bisogno di avvalersi di professionisti e competenze specifiche». Segui la diretta sui canali Adnkronos: Facebook – YouTube.
(Adnkronos) - Poste Italiane promuove dieci progetti speciali a supporto dei bambini e dei ragazzi con fragilità e delle loro famiglie, inseriti nell’ampio piano di interventi per il sociale “Presenti sul territorio, vicini alle comunità”. Il pacchetto di azioni a sostegno dell’infanzia è stato realizzato in collaborazione con dieci Onlus di rilievo nazionale selezionate da Poste Italiane, come spiega una nota. Poste Italiane al fianco delle Onlus con 10 progetti di solidarietà per l’infanzia (VIDEO) In occasione del 160° anniversario della sua istituzione, l’azienda guidata dall’Amministratore Delegato Matteo Del Fante, riafferma così il proprio tradizionale impegno per il sociale e l’attenzione alle comunità che ne hanno contraddistinto l’azione nel corso della sua lunga storia al fianco del Paese. Lo spirito dell’iniziativa “Presenti sul territorio, vicini alle comunità” e i dettagli dei dieci progetti educativi, ricreativi e formativi sono stati illustrati nel corso di un incontro alla presenza della Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, del Condirettore Generale, Giuseppe Lasco, e dei rappresentanti delle 10 Onlus partner del programma: Canovalandia, Fondazione Gino Rigoldi, La Caramella buona, Associazione italiana cuore e rianimazione “Lorenzo Greco”, Le ali dei pesci, I bambini delle fate, Associazione Andrea Tudisco, Dynamo Camp, Fondazione Theodora e Be&able. “In occasione dei suoi 160 anni di vita, Poste Italiane dimostra ancora una volta la sua presenza in ogni realtà del territorio ed è orgogliosa di avere al suo fianco le Onlus che hanno dimostrato negli anni il valore delle loro iniziative – ha spiegato Maria Bianca Farina, Presidente di Poste Italiane – Il nostro obiettivo comune è offrire ad ogni bambino, ragazzo e ad ogni famiglia il giusto appoggio". "Con questo ampio programma di interventi aggiungiamo quindi un altro tassello alla nostra presenza accanto alle famiglie e a tutta la comunità e rinsaldiamo il legame con le associazioni attive in ambito solidaristico, un legame che è l’esempio concreto delle politiche di inclusione sociale di Poste Italiane” ha detto Farina. “Dal 2018 abbiamo destinato più di 1 milione e 300 mila euro a progetti benefici, sostenendo più di 60 iniziative e collaborando con una rete di circa 50 tra associazioni no profit, onlus locali e fondazioni nazionali – ha commentato il Condirettore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco – Una politica sociale fatta di progetti concreti, di collaborazione e, soprattutto, di risultati. Proseguiamo quindi sulla strada dell’impegno per le comunità, specie quelle più periferiche, che è alla base dei valori e della missione di Poste Italiane, sempre attenta a non lasciare mai indietro nessuno, e che si esprime con iniziative capillari di sostegno e inclusione delle fasce sociali più vulnerabili e disagiate”.