INFORMAZIONIPage Personnel (Gruppo Michael Page) spa Gestione Risorse Umane e Formazione Aziendale Ruolo: Director Area: Finance, Administration and Control Patrizio Altobelli |
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(Adnkronos) - Otto miliardi di euro a favore di oltre 18.000 imprese e circa 300 enti pubblici della Lombardia, una rinegoziazione dei mutui per 1,5 miliardi e attività di advisory sui fondi del Pnrr per progetti dedicati alla città e alla regione. Queste alcune delle iniziative che Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha realizzato negli ultimi anni nel territorio lombardo. Operatività che continuerà a essere garantita e rafforzata grazie all’inaugurazione del nuovo ufficio territoriale di Brescia, il secondo in Lombardia dopo quello di Milano. Un’iniziativa che permetterà di ampliare il raggio di azione anche alle province di Bergamo, Cremona e Sondrio. L’obiettivo della seconda tappa del Roadshow di Cdp che si è tenuto oggi a Brescia è quello di presentare gli strumenti e i progetti del Gruppo a favore di imprese e Pubblica Amministrazione per affrontare le sfide legate allo sviluppo sostenibile, all’implementazione del Pnrr, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e al miglioramento della coesione sociale. Nel corso dell’appuntamento odierno presso il Palazzo della Loggia sono intervenuti tra gli altri Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia, Franco Gussalli Beretta, Presidente Confindustria Brescia, Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, Mauro Guerra, Presidente Anci Lombardia, Cristina Tedaldi, Sindaca di Leno, Giovanni Gorno Tempini, Presidente di Cdp e Dario Scannapieco, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cdp. Dopo le tappe di Napoli e Brescia, il Roadshow di Cdp proseguirà toccando altre principali città italiane tra cui: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Palermo, Torino, Venezia e Verona. A dicembre 2020, con l’apertura dell’ufficio di Milano, l’operatività del Gruppo Cdp in Lombardia ha registrato un significativo incremento. Nell’ultimo triennio, infatti, sono state impegnate risorse per circa 8 miliardi di euro a favore di oltre 18.000 imprese e circa 300 enti della Pa. Dal 2019 al 2021, Cassa ha impegnato risorse per oltre 1 miliardo a sostegno di circa 300 enti pubblici lombardi, per la realizzazione di investimenti principalmente in ambito scuola, mobilità e trasporti e arte e cultura. In particolare, si evidenzia il finanziamento da oltre 200 milioni (con provvista Bei) a favore di Regione Lombardia per interventi di edilizia scolastica. Inoltre, nel 2020, circa 400 enti locali hanno aderito all’operazione di rinegoziazione dei mutui esistenti per un totale di 1,5 miliardi di debito residuo, liberando risorse da destinare all’economia del territorio per circa 71 milioni, grazie al risparmio ottenuto sugli interessi dovuti. Nell’ambito degli investimenti del Pnrr, con il bando per l’Attrattività dei Borghi, sono state presentate dai piccoli comuni lombardi (enti con meno di 5.000 abitanti) circa 140 domande per un importo complessivo di finanziamento statale pari a 230 milioni. Nell’ultimo triennio, Cdp ha svolto un’intensa attività a sostegno di Pmi, Mid-Cap e Large Corporate operanti nella Regione Lombardia. Sono state impegnate, sia direttamente sia indirettamente, risorse per oltre 4,8 miliardi a sostegno di oltre 18.000 imprese. Negli ultimi tre anni Cdp ha finanziato direttamente 132 imprese della Regione con circa 2,9 miliardi. L’operatività ha avuto un impatto positivo sul territorio grazie alle risorse destinate a importanti settori strategici come l’agricoltura, il farmaceutico e l’hi-tech. Nello specifico, si evidenziano le operazioni a favore di: Ambrosi, finanziamento da 7,5 milioni per l’attività di acquisto, stagionatura e trasformazione di formaggi; Antares Vision, linea di credito da 15 milioni per la tracciabilità dei farmaci e dei prodotti agricoli; Tesmec, 15 milioni per la crescita del gruppo in Italia attraverso anche gli investimenti in macchinari 4.0 e magazzini verticali e interconnessi. Tra i progetti più significativi si ricorda il programma Basket Bond Lombardia, strumento di finanza alternativa promosso dalla Regione tramite la società in house Finlombarda per finanziare programmi di sviluppo e crescita delle aziende locali. E’ il caso del Gruppo Bomi: 7,5 milioni a sostegno dei piani di investimento e sviluppo sul mercato nazionale e internazionale dell’azienda leader nel settore della logistica biomedicale. Per sostenere ancora di più il tessuto imprenditoriale del Paese, CDP ha messo a disposizione di istituzioni e intermediari finaziari: risorse, prodotti e soluzioni per favorire indirettamente l’accesso al credito di tutte quelle imprese, in particolare Pmi, che non avrebbero potuto accedere altrimenti all’operatività di Cassa. Si ricorda a tal proposito, il recente finanziamento in favore di Finlombarda per sostenere progetti di crescita in Italia e all’estero di Pmi e Mid Cap. Nel triennio 2019-2021, Cdp ha avuto un ruolo fondamentale, in sinergia con altri investitori, nel sostenere i piani di sviluppo di importanti opere infrastrutturali in settori strategici per il territorio lombardo, dalla rete idrica all’energia, dalla viabilità all’alta velocità, alle infrastrutture sociali, impegnando circa 2 miliardi. Tra le operazioni, si segnalano i finanziamenti da circa 40 milioni ad Acque Bresciane per sostenere i piani di sviluppo della società della rete idrica locale e oltre 24 milioni per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale San Gerardo di Monza. L’attività del Gruppo per il territorio lombardo si estende anche al Venture Capital. In particolare, attraverso la propria attività d’investimento, Cdp Venture Capital Sgr (Cdp Vc) ha già sostenuto direttamente oltre 70 startup nella Regione con un impegno complessivo di circa 100 milioni. In Lombardia è già operativo Fin+Tech, il programma della Rete Nazionale Acceleratori Cdp dedicato alle startup e PMI innovative che operano nel settore del Fintech e dell’Insurtech. Il Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Torino e al Politecnico di Bari, è fra i centri afferenti a Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico dedicato alla tecnologia applicata alla sostenibilità ambientale, che Cdp Vc finanzia attraverso il proprio Fondo Technology Transfer per sostenere la nascita di nuove startup ad alto contenuto tecnologico ideate all’interno delle Università e nei Centri di ricerca di eccellenza. Nei prossimi mesi inoltre Cdp VC lancerà: un nuovo polo di trasferimento tecnologico focalizzato su Lifescience, con una parte importante dedicata alle startup in Lombardia; un nuovo programma di accelerazione (volto ad accelerare lo sviluppo delle startup in fase early stage) basato in Lombardia, che potrebbe vedere i primi investimenti già nei prossimi mesi. Inoltre, grazie all’operatività indiretta di Cdp VC attraverso fondi di fondi, sono state finanziate fino a oggi 92 società, in tutte le fasi di sviluppo: dal seed al late stage, per un ammontare di circa 55 milioni. Il Gruppo Cdp, attraverso la partecipata Cdp Immobiliare Sgr, ha promosso il proprio impegno per la rigenerazione urbana del territorio lombardo su immobili di proprietà del Gruppo. In particolare, Cdp ha sostenuto la riqualificazione del complesso degli ex Ospedali Riuniti a Bergamo, proprietà del FIV Extra, per realizzare il Comando Provinciale e la Nuova Accademia della Guardia di Finanza. L’operatività di Cdp Immobiliare in Lombardia, di preciso nella città di Brescia, si è estesa anche al Social Housing attraverso il Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia) che ha l’obiettivo di realizzare interventi sul territorio pari a oltre 2 miliardi per la costruzione di 8.700 alloggi sociali (di cui 4.200 già completati e 650 in corso di realizzazione) e più di 2.700 posti letto in residenze temporanee e universitarie.
(Adnkronos) - Una Quota 100 o 102 veramente flessibile, che combini anzianità contributiva e vecchiaia, invece della formula rigida finora prevista dalla normativa, per dare un input al mercato del lavoro, favorendo il ricambio generazionale. Una soluzione per riformare il cantiere delle pensioni potrebbe essere l’introduzione di formule più elastiche di pensionamento, secondo un’analisi di Fondazione studi consulenti del lavoro riassunta in un approfondimento dal titolo 'Alla ricerca della vera flessibilità: una nuova quota'. Sono circa 470mila, secondo le elaborazioni della Fondazione studi sulla base dei dati Inps, i lavoratori di età compresa tra i 61 e i 66 anni che presentano un’anzianità contributiva superiore ai 34 anni e inferiore ai 41, soglia a partire dalla quale si può accedere alla pensione di anzianità. Quali effetti potrebbe, dunque, avere l’introduzione di un meccanismo di pensionamento più flessibile che consenta di combinare anzianità contributiva e vecchiaia, estendendo la platea dei potenziali beneficiari? Rispetto all’attuale Quota 100 'rigida', che prevede l’accesso alla pensione con 38 anni di contributi e 62 anni di età, una Quota 100 'flessibile' consentirebbe di raddoppiare quasi la platea dei potenziali beneficiari con un incremento attorno all’81% dei lavoratori interessati. Tale formula raccoglierebbe soprattutto 65-66enni con un’anzianità contributiva superiore ai 35 anni (ma inferiore ai 38 attualmente richiesti) e aiuterebbe i lavoratori più vicini alla pensione di vecchiaia ad anticipare l’ingresso. Le stesse stime sono state realizzate anche con riferimento a Quota 102, prevedendo la possibilità di estendere le combinazioni anzianità vecchiaia oltre l’attuale “64+38”. Con l’adozione di un sistema flessibile, si legge nell’approfondimento, ci sarebbe un incremento dell’88,7% di lavoratori (soprattutto 66enni) con un’anzianità contributiva inferiore ai 38 anni necessari per poter andare in pensione. L’impatto sulla platea individuata con queste due forme flessibili (61-66enni con un’anzianità contributiva di almeno 35 anni e massimo 40) sarebbe, secondo i consulenti del lavoro, molto differente: la Quota 100 rigida (analoga a quella già osservata fra 2019 e 2021) intercetterebbe il 35,1% di questi lavoratori, mentre una forma più flessibile arriverebbe a coprire il 63,4%. Più basso, invece, l’universo attivabile con Quota 102 (15,6% nella formula rigida, 29,5% in quella flessibile). Per quanto riguarda il requisito anagrafico, entrambe le formule flessibili vedrebbero aumentare la quota di potenziali pensionati, soprattutto tra le fasce d’età più alte dove l’accesso alla pensione è precluso a chi, pur in possesso dei requisiti anagrafici, non ha maturato quelli contributivi. Le considerazioni sulla flessibilità, secondo Fondazione Studi, non possono non tenere conto delle necessità di contenimento della spesa e di sostenibilità dei costi a carico dello Stato in un’ottica di corrispondenza tra contribuzione effettivamente versata e oneri correnti di spesa pensionistica. Per questo motivo, solo considerando il valore medio delle future pensioni anticipate sarà possibile mettere a terra una formula che riduca il valore della pensione per garantirne la sostenibilità. Per raggiungere questo scopo, secondo i consulenti del lavoro, ci sono due scenari possibili: una parziale conversione al metodo contributivo per i beneficiari di quote retributive di pensione o, ancora, una riduzione percentuale proporzionale all'anticipo, secondo un meccanismo analogo rispetto a quello originariamente previsto dalla Riforma Fornero, per chi accedeva alla pensione anticipata con meno di 62 anni.
(Adnkronos) - Ondate di calore sempre più precoci. Lo conferma quello che sta succedendo in questi giorni non solo in Italia e in Europa, ma anche in Nord America, dove di fatto l'estate è arrivata con un mese di anticipo. Nel weekend negli Stati Uniti sono stati infranti circa 130 record di temperature massime per il periodo, soprattutto negli stati del Sud e dell'Est del paese, con i termometri che si sono attestati su livelli anche di 11-16°C più alti rispetto alle medie di stagione. In Europa il picco maggiore è stato registrato in Spagna: la temperatura media del 21 maggio scorso ha superato la media del giorno estivo più caldo, con punte oltre i 40 gradi.