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(Adnkronos) - Un possibile quarto di finale tra Novak Djokovic e Rafa Nadal accende l'attesa dei tifosi dopo il sorteggio del tabellone principale del Roland Garros 2022 che prende il via domenica 22 maggio. Nella sezione del serbo anche Alexander Zverev, la testa di serie più alta tra i suoi possibili avversari in semifinale. Jannik Sinner, unico azzurro tra i primi sedici favoriti del seeding, è nella parte bassa, nell'ottavo di Andrey Rublev e nel quarto di Daniil Medvedev. Questi i teorici ottavi di finale, se tutti dovessero rispettare le teste di serie: (1) Novak Djokovic (Srb) - (15) Diego Schwartzman (Arg); (9) Felix Auger-Aliassime (Can) - (5) Rafa Nadal (Esp); (3) Alexander Zverev (Ger) - (13) Taylor Fritz (Usa); (10) Cameron Norrie (Gbr) - (6) Carlos Alcaraz (Esp); (8) Casper Ruud (Nor) - (12) Hubert Hurkacz (Pol); (14) Denis Shapovalov (Can) - (4) Stefanos Tsitsipas (Gre); (7) Andrey Rublev - (11) Jannik Sinner (Ita); (16) Pablo Carreno Busta (Esp) - (2) Daniil Medvedev. Sono 6 gli azzurri al via nel tabellone principale del Roland Garros. Questi gli accoppiamenti dei tennisti italiani. Fabio Fognini-Alexei Popyrin; Lorenzo Sonego-Peter Gojowczyk; Marco Cecchinato-Pablo Andujar; Lorenzo Musetti-Stefanos Tsitsipas; Jannik Sinner-qualificato. A loro si aggiunge Giulio Zeppieri che ha superato le qualificazioni. Sono quattro le azzurre ai nastri di partenza del tabellone principale. Questi gli accoppiamenti al primo turno: Lucia Bronzetti-Jelena Ostapenko; Jasmine Paolini-Irina Camelia Begu; Camila Giorgi-Shuai Zhang; Martina Trevisan-Harriet Dart.
(Adnkronos) - "Il Pnrr non decolla e oggi consegnamo alla classe politica del Paese un grido di preoccupazione delle imprese, dei professionisti e delle partite Iva rispetto a una grande occasione che stiamo per mancare". E' l'appello che Mino Dinoi, presidente di Aepi (Associazioni Europee di Professionisti e Imprese) lancia alla presenza di esponenti di partito, ministri, associazioni, mondo economico e sindacale in occasione dell’evento 'Pnrr: priorità e futuro dell’Italia' organizzato a Roma, in collaborazione con l'Adnkronos al Palazzo dell'Informazione. "Il Pnrr è incompleto e va aiutato affinché tutto il Paese venga coinvolto, dai piccoli comuni alle micro imprese. Questa battaglia la vinceremo insieme se la politica metterà insieme tutte le nostre risorse" afferma aprendo i lavori del convegno articolato in tre tavole rotonde, alla prima delle quali 'Nuova legislatura alla prova del Pnrr', moderata dal direttore di AdnKronos Gian Marco Chiocci, partecipano il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani, il deputato Pd Francesco Boccia e il leader di Azione Carlo Calenda. "Occorre una vera pianificazione strategica, non si può proseguire con la logica dell’assistenzialismo. - insiste Dinoi - E poi dobbiamo essere coraggiosi nel dire che l’attuale Pnrr, pensato prima dell’emergenza Ucraina, è già superato". Nel pomeriggio all'evento sono previsti anche gli interventi dei ministri per il Sud Mara Carfagna, per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini, per le Infrastrutture e la Mobilità sostenibile Enrico Giovannini, il sottosegretario agli Affari esteri Vincenzo Amendola. Ed inoltre Massimiliano Fedriga presidente della Conferenza delle Regioni ed Enzo Bianco presidente del Consiglio Nazionale Anci.
(Adnkronos) - Due terzi dei consumatori europei dichiara di non sapere chi ha accesso ai propri dati personali e come vengano utilizzati, una percentuale che scende leggermente in Italia , dove si attesta al 55 per cento. Secondo un nuovo studio condotto dalla società Usa VMware su oltre 6000 consumatori. nonostante la maggioranza degli europei - e gli italiani con essi - resti ben disposta verso l'innovazione, esiste un divario tra l'"appetito digitale" dei consumatori e la loro fiducia nell'utilizzo dei loro dati: la maggior parte è sempre più preoccupata per la sicurezza del proprio digital footprint, quasi tre quarti (72% in Europa, 69% in Italia) temono per il ruolo che la tecnologia gioca nella diffusione della disinformazione e circa la metà che le organizzazioni stiano tracciando e registrando le attività dai propri dispositivi. Mentre solo il 10% dei (il 12% in Italia) ritiene che le aziende e i governi siano abbastanza chiari sulle tecnologie che usano e su come le usano.