INFORMAZIONIVittorio De Luca |
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(Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel consueto discorso della notte, ha sottolineato come il tempo prima della liberazione dell'Ucraina stia diventando "più breve" ogni giorno e che è "solo una questione di tempo" prima che l'Ucraina si riprenda quanto conquistato dalla Russia. "L'Ucraina - ha detto, secondo quanto riportato dalla Cnn - si riprenderà tutto. Questo è un imperativo", ha sottolineato, "ed è solo una questione di tempo. Ogni giorno, alla stessa ora, il tempo prima della liberazione si accorcia. Tutto ciò che facciamo è per questo". Zelensky ha affermato inoltre che la situazione nel Donbass rimane difficile, soprattutto nelle aree di Severodonetsk, Lysychansk, Bakhmut e Popasna. "Soprattutto, in termini di fornitura di armi, ogni giorno ci avviciniamo sempre più al numero del nostro nemico", ha detto ancora il presidente ucraino, aggiungendo: "Domineremo gli occupanti con un potere d'attacco tecnologico e convenzionale. Molto dipende dai nostri partner. Sono pronti a fornire all'Ucraina tutto il necessario per difendere la libertà. Quindi mi aspetto buone notizie su questo fronte già dalla prossima settimana". Zelensky ha poi affermato che le forze russe hanno inflitto "colpi barbari" alla regione di Sumy usando razzi e mortai. Ha anche fatto riferimento all'attacco russo di sabato a Mykolaiv, che ha colpito una zona residenziale a 20 metri da un asilo uccidendo una persona e ferendone altre sette. "Questo era l'obiettivo scelto dalla Federazione Russa" che con queste azioni "ricorderà al mondo come debba essere ufficialmente riconosciuta come uno stato terrorista, uno stato sponsor del terrorismo", ha spiegato, denunciando inoltre come le forze russe stiano impedendo agli ucraini di evacuare la regione di Kherson. "Chi è fiducioso nella propria posizione non prenderebbe certo decisioni del genere. Questo è chiaramente un segno di debolezza. Ciò che mostra è che non hanno nulla da offrire alla gente e la gente non vuole prendere nulla da loro. Quindi, ricorrono a prendere le persone in ostaggio", ha detto Zelensky.
(Adnkronos) - "L’Istituto nazionale tributaristi (Int) aveva già paventato al Governo, lo scorso mese di aprile con una nota, che appalti o istanze inerenti interventi del Pnrr o altre tipologie di contributi, che richiedessero dati contabili potevano far insorgere discriminazioni tra le categorie professionali che svolgono attività di consulenza contabile e fiscale, evidenziando che i tributaristi intermediari fiscali abilitati, come altre figure professionali, possano tenete le scritture contabili ed essere i soggetti naturalmente deputati per poter certificare i dati contabili, di bilancio o delle dichiarazione dei redditi. Pertanto maggior stupore e preoccupazione è sorta tra la dirigenza dell’Int quando, nell’ambito delle istanze per il Fondo impresa femminile nell’ambito del Pnrr 'Inclusione e coesione', si è concretizzata la paventata discriminazione poiché, nella richiesta certificazione dei dati patrimoniali derivanti da bilanci e scritture contabili, si è riservata tale certificazione solo a una categoria professionale, con evidente danno per i tributaristi, e non solo, che non potranno attestare i dati delle loro assistite che vogliano accedere al Fondo per l’impresa femminile". Così il presidente dell’Int, Riccardo Alemanno e la coordinatrice della commissione per le pari opportunità Veronica Rauso, hanno scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, inviando la lettera per conoscenza anche al presidente di Invitalia, Andrea Viero. Si legge nella missiva dell’Int: "Pur apprezzando l'operato del suo ministero nell’ambito del Fondo impresa femminile e auspicandone il rifinanziamento, a sostegno dell'impresa al femminile nel rispetto delle indicazioni del Pnrr ‘Inclusione e coesione’, dobbiamo però registrare con grande preoccupazione che le domande di accesso al fondo contengono una grave discriminazione. Analizzando gli allegati al modello di domanda aggiornato, abbiamo riscontrato un’evidente discriminazione in capo ai professionisti che si occupano di consulenza contabile e redazioni di bilanci e dichiarazioni redditi, ci riferiamo agli allegati L e L bis 'Attestazione commercialista dati economici impresa proponente' che, come suddetto, ha destato grande preoccupazione, poiché demandata in via esclusiva agli iscritti all’albo unico Dcec, escludendo e creando grave danno ai tributaristi qualificati ex lege 4/2013, ma anche ad altre categorie quali consulenti del lavoro e revisori legali". Pertanto, nella certezza che gli allegati sopraindicati riservati a una sola categoria a danno di tutte le altre, siano frutto di un fraintendimento e di un errore valutativo, richiede che “si provveda alla loro modifica inserendo le altre categorie o meglio ancora facendo riferimento al 'Professionista demandato alla tenuta delle scritture contabili del soggetto proponente'". Il presidente Alemanno ha così commentato: "I tributaristi intermediari fiscali abilitati, sono, per i soggetti economici di cui siano depositari delle scritture contabili secondo le vigenti leggi, già autorizzati alla certificazione delle situazioni patrimoniali-contabili di imprese e lavoratori autonomi, necessarie per accedere alle rateizzazioni delle iscrizioni a ruolo dell’Agenzia Entrate Riscossione, come si evince sul modello ministeriale di presentazione della domanda. Perché allora questa discriminazione? Eppure il Pnrr prevede proprio il coinvolgimento di tutte i soggetti economici imprese e lavoratori automi professionali e questi ultimi sono stati coinvolti indipendentemente che siano appartenenti al settore ordinistico o a quello delineato dalla Legge 4/2013. Quindi tutto ciò è ancora più incomprensibile, per questo riteniamo sia frutto di un errore". Dal canto suo, la coordinatrice della commissione pari opportunità Veronica Rauso ha dichiarato: "E’ paradossale che un intervento condiviso e salutato con favore come il Fondo impresa femminile, voluto dal ministero dello Sviluppo economico che è il dicastero di riferimento dei professionisti della legge 4/2013, fondo per l’imprenditoria femminile che dovrebbe aiutare le donne a superare le discriminazioni in ambito lavorativo, contenga discriminazioni tra categorie professionali, causando grave danno a donne e uomini che chiedono solo di poter svolgere la loro professione. Auspico una pronta soluzione a questa situazione inspiegabile", ha concluso.
(Adnkronos) - Il Cile potrebbe ospitare l'albero più antico al mondo. E’ quanto emerge da uno studio del Laboratorio di Scienze climatiche e ambientali di Parigi, secondo cui un antico albero di alerce – una varietà locale di larice - conosciuto come "grande nonno" potrebbe avere più di 5.000 anni. Jonathan Barichivich, lo scienziato che ha guidato lo studio, ha spiegato che il campione estratto e altri metodi di datazione suggeriscono che l'albero abbia 5.484 anni. L'età stimata batterebbe quindi di oltre mezzo millennio l'attuale detentore del record, un esemplare di pino bristlecone di 4.853 anni che si trova in California.