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martina de angelis
AiFOS Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro Ordini e Associazioni Ruolo: Formazione Area: Altro Martina De Angelis |
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(Adnkronos) - "Per quanto riguarda la mascherina, sinceramente non so più cosa dire. Mi pare che ci sia una volontà politica quasi psicotica di continuare a voler mantenere l'obbligo" del dispositivo di protezione contro il covid, ma "secondo me è completamente errato, è sbagliato: è una declinazione politica della mascherina che non ha un razionale scientifico". Lo dichiara all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, a capo della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, mentre si avvicina il 15 giugno e cioè la data in cui dovrebbero cadere altri 'pezzi dell'obbligo residuo di indossare il Dpi in alcuni contesti contro il contagio Covid. In vista di questa scadenza, il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che le mascherine "le terremo nei presidi sanitari, mentre sicuramente le toglieremo nei cinema e nei teatri. Quanto ai mezzi di trasporto, valuteremo". Mentre relativamente alla scuola, "il decreto prevede l'obbligo fino al termine dell'anno scolastico". Bassetti insiste: "Ho sempre detto che sulle mascherine bisognerebbe passare da un obbligo a una forte raccomandazione, in alcuni contesti. Se l'Italia e il ministro della Salute decideranno di proseguire con la linea di mantenere l'obbligo" in certe situazioni, "evidentemente si assumeranno fino in fondo le responsabilità di un atteggiamento che secondo me fa prima di tutto il male delle mascherine stesse - ragiona il medico - perché così la mascherina non viene più vissuta come uno strumento di protezione, ma viene percepita da molti come strumento di coercizione". "Il 15 giugno doveva essere la data in cui le mascherine si levavano e mi augurerei che si levassero - aggiunge l'infettivologo - Dopo di che, se non si leveranno, è chiaro che bisognerà spiegare qualcosa alla gente perché i casi continuano a calare, e la percentuale di positivi è arrivata a quel fatidico 10% che qualcuno aveva posto in qualche modo come obiettivo per togliere l'obbligo di mascherine".
(Adnkronos) - In uno scenario di grandi trasformazioni per le aziende quale ruolo deve avere la funzione legale? Ne hanno discusso i rappresentanti delle istituzioni e del mondo imprenditoriale nel corso dell’EY Law Summit, un incontro organizzato da EY con Aigi – associazione italiana giuristi d'impresa. In apertura del summit, Stefania Radoccia, managing partner di EY Tax & Law in Italia, ha dichiarato: “Siamo in una fase di trasformazione accelerata delle aziende che per i giuristi d’impresa rappresenta un’importante opportunità per il ripensamento del proprio ruolo. Nella congiuntura attuale, la funzione legale può giocare un ruolo fondamentale nel ridefinire obiettivi, linee guida e governance affinché le aziende si allineino agli obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine delle aziende”. Quali sono le nuove sfide che attendono i dipartimenti legali delle aziende? Dall'indagine effettuata da EY in collaborazione con Swg, su un campione di oltre 140 imprese, emerge che le sfide più rilevanti sono quelle legate alla privacy per l'83% degli intervistati, alla sostenibilità 71% e alla comunicazione d'impresa 69%. Inoltre, la figura del General Counsel è ritenuta dall'85% degli interpellati sempre più centrale per le decisioni strategiche dell'azienda e dovrebbe avere un ruolo sempre più manageriale e non solo tecnico legale. In questo cambio di rotta, che coinvolge le divisioni legali delle aziende, una leva centrale è rappresentata dal PNRR: l'84% ritiene infatti che sia un'occasione unica per il rilancio del Paese. Per contro, l'aspetto regolatorio a supporto degli investimenti convince di meno e l'87% del campione lamenta uno scarso coinvolgimento nella definizione degli obiettivi e delle normative di applicazione del Pnrr, come sottolineato da Stefania Radoccia: “Il Pnrr introduce anche importanti cambiamenti a livello normativo. per questo servirebbe il coinvolgimento diretto del mondo produttivo con particolare riferimento alle strutture legali delle aziende, che possono dare un contributo concreto alla gestione delle normative e quindi al raggiungimento degli obiettivi previsti nel Pnrr”, aggiunge. La crescita dell'attenzione verso temi di sostenibilità ambientale e sociale sta introducendo nuovi modelli per i dipartimenti legali, come emerge da un'indagine condotta da EY in collaborazione con l'Harvard Law School Center su 1.000 responsabili di uffici legali. Tra i principali rischi legali derivati da questioni di sostenibilità, l'83% degli interpellati indica la possibile perdita di clienti e l'82% danni di immagine e credibilità del brand. Per cercare di ridurre tali rischi, uno degli aspetti principali che emerge è l'esigenza di aumentare la collaborazione con le altre funzioni aziendali. La crescente attenzione per i temi Esg, inoltre, porterà a un forte aumento dei volumi di lavoro dell'ufficio legale aziendale, che per il 96% degli intervistati richiederà competenze e risorse aggiuntive. “Se per 9 manager aziendali su 10 in tema di sostenibilità non c'è ancora una regolamentazione adeguata, appare sempre più necessaria la messa a terra di percorsi strutturati di compliance, integrati e sistematici per sostenere il business”, dichiara Radoccia. Dal punto di vista della comunicazione d'impresa si sono aperte nuove opportunità legate alle nuove tecnologie, come ad esempio Nft e Metaverso, ma al tempo stesso risultano sempre più centrali le tematiche legali per salvaguardare la veridicità e la credibilità di un brand. Si tratta di un tema che implica maggiori rischi in quanto l'audience è molto più ampia e i messaggi possono essere più facilmente ingannevoli o ambigui. In questo senso: “I General Counsel si trovano a dover affrontare la situazione mettendo a punto strategie di protezione degli asset immateriali, con particolare riferimento alla comunicazione digitale, in modo da scongiurare eventi che possano influire sulla brand reputationˮ, afferma Radoccia. La transizione digitale e le nuove tecnologie come blockchain, IA e criptovalute, rappresentano una grande opportunità di business per le aziende, ma anche di trasformazione degli aspetti legali: per il 76% delle aziende interpellate nell'indagine EY-Swg è un'occasione per migliorare efficienza e rapidità di azione. Parallelamente emerge anche un crescente bisogno di supporto per le funzioni legali su diversi temi: “Per sostenere l'ufficio legale interno per le attività più complesse, oggi più che mai, risulta strategico rivolgersi a società di consulenza come EY in grado di fornire tecnologia e competenze tecniche adeguate al raggiungimento degli obiettiviˮ, conclude Radoccia. Per approfondimenti https://www.ey.com/it_it/law/il-ruolo-sempre-piu-strategico-del-general-counsel.
(Adnkronos) - La siccità in California dimezza la produzione di energia idroelettrica e fa aumentare i prezzi dell'elettricità. E’ quanto emerge da alcune dichiarazioni dell’ U.S. Energy Information Administration (EIA). Solitamente il comparto idroelettrico produce il 15% dell’elettricità californiana, ma con la mancanza di precipitazioni si rischia di non andare sopra l’8%. Questo causerebbe un effetto catena, che porterebbe a un aumento del 9% della produzione di energia elettrica da gas naturale, con un conseguente aumento delle emissioni di CO2 legate all'energia del 6% e quindi ad un aumento di circa il 5% dei prezzi all'ingrosso dell'elettricità in tutto l'Occidente.