INFORMAZIONILeila Galli |
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(Adnkronos) - Arrivano i nuovi materiali programmabili. Ad annunciarli è un innovativo studio pubblicato oggi su Royal Society Open Science che propone tecniche matematiche per progettare materiali capaci di adattare la propria forma a stimoli esterni, programmandone il comportamento al momento della fabbricazione. Lo studio è a cura del team italiano di cui fanno parte il professore Pasquale Ciarletta ed i ricercatori Giulia Pozzi e Davide Riccobelli del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano. In questo articolo vengono elaborate delle equazioni per predire il comportamento di materiali adattivi e intelligenti, ad esempio idrogel ed elastomeri dielettrici. I ricercatori del Politecnico di Milano spiegano che la risoluzione di queste equazioni permette di progettare materiali capaci di adattare la propria forma controllandone il livello di tensione interna. Possibili applicazioni in campo industriale riguardano la robotica e la realizzazione di dispositivi tecnologici all’avanguardia, attraverso la progettazione di circuiti elettronici flessibili. Questi dispositivi sono realizzabili con costi contenuti grazie alle recenti innovazioni nel campo della stampa digitale. I risultati di questa ricerca testimoniano la sempre maggiore sinergia tra matematica ed industria, resa possibile anche dal supporto delle nuove risorse informatiche e delle nuove tecniche di fabbricazione, come la stampa 3D. "Le applicazioni matematiche sono di fondamentale importanza per la manifattura digitale, e dimostrano di essere cruciali per l’innovazione ed il progresso tecnologico e industriale" sottolineano i ricercatori.
(Adnkronos) - Nuovi parametri per misurare i progressi ambientali, sociali e di governance (Esg) e introduzione dell’Indice di Sostenibilità come parametro di valutazione della performance aziendale che collega il 30% della remunerazione direttamente ad obiettivi di sostenibilità. Philip morris international (Pmi) pubblica la nuova edizione dell’Integrated Report, il rapporto che fornisce un quadro completo dei progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi di business e sostenibilità, fornendo agli stakeholder un aggiornamento sulla trasformazione dell’azienda verso un futuro senza fumo. Il rapporto include anche uno Statement of Purpose aggiornato, che ribadisce la missione dell’azienda verso un futuro senza fumo evidenziando la necessità di una maggiore collaborazione con i Governi e la società civile per massimizzare la possibilità di arrivare a questo risultato con l’eliminazione dei prodotti basati sulla combustione. “La sostenibilità e la performance aziendale sono fortemente connesse e si rafforzano a vicenda. Le nostre azioni, fondate su dati, scienza e fatti, parlano più delle parole. Pmi si impegna ad essere un agente di cambiamento e a sviluppare e produrre alternative tecnologiche efficaci al fumo per i fumatori adulti che non smettono. Con una visione di lungo termine, stiamo anche espandendo la nostra attività in settori che vanno oltre il tabacco e la nicotina, come il benessere e la salute del consumatore”, ha dichiarato Jacek Olczak, chief executive officer di Pmi. Un nuovo approccio alla sostenibilità attraverso il quale l’Azienda ha ridefinito il quadro degli obiettivi Esg secondo due aree d’impatto distinte: una relativa ai prodotti e l’altra relativa alle attività produttive e commerciali. Attraverso obiettivi e Kpi concreti Pmi definisce in modo trasparente il successo della sua trasformazione e ne valuta i progressi, rendendo il suo percorso misurabile e verificabile. Impatto dei prodotti: 15,3 milioni di persone sono passate completamente ai prodotti senza combustione di PMI e hanno abbandonato le sigarette al 31 dicembre 2021; erano 13 milioni nel 2020; il 29,1% dei ricavi netti deriva dai prodotti senza fumo, che a fine anno erano disponibili per la vendita in 71 mercati in tutto il mondo; in aumento rispetto al 23,8% e ai 64 in cui erano disponibli nel 2020; il 99% degli investimenti in Ricerca e Sviluppo destinati ai prodotti senza combustione. Impatto operativo: 39,7% di posizioni manageriali occupate da donne, in linea con l'obiettivo del 40% fissato per il 2022; 67% dei coltivatori a contratto che forniscono tabacco a Pmi ottengono un reddito da lavoro, cifra in aumento rispetto al 48% del 2020; riduzione del 18% delle emissioni totali di CO2e della catena del valore e del 33% rispetto al valore di base del 2019 delle emissioni da operazioni dirette; 100% del tabacco acquistato senza nessun rischio di deforestazione delle foreste primarie e protette.