INFORMAZIONIJudy Massari |
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(Adnkronos) - Colloquio telefonico tra il presidente finlandese e l'omologo turco sulla richiesta di adesione di Helsinki alla Nato, a cui Ankara è contraria. In un tweet, Sauli Niinisto parla di una "telefonata aperta e diretta con Recep Tayyip Erdogan". "Ho affermato - ha riferito il presidente finlandese - che, in quanto alleati della Nato, Finlandia e Turchia si impegneranno per la reciproca sicurezza e le nostre relazioni così si rafforzeranno". "La Finlandia condanna il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni - ha concluso Niinisto, in un riferimento alle accuse della Turchia di sostenere e ospitare i "terroristi curdi" - Lo stretto dialogo continua". ERDOGAN - Ignorare i gruppi terroristici che pongono una minaccia alla Nato non è compatibile "con lo spirito di amicizia e alleanza" ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. In una nota diffusa dalla presidenza turca, si legge che Erdogan ha detto che "è il più naturale diritto" di Ankara aspettarsi rispetto e supporto alla sua lotta legittima contro quella che rimane una chiara minaccia alla sua sicurezza nazionale ed al suo popolo. STOLTENBERG - "Ho parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nostro apprezzato alleato, dell'importanza della porta aperta della Nato e delle domande di adesione di Finlandia e Svezia" twitta il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Siamo d'accordo sul fatto che le preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti gli alleati debbano essere prese in considerazione e che i colloqui debbano continuare per trovare una soluzione". "Ho parlato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, nostro apprezzato alleato, dell'importanza della porta aperta della Nato e delle domande di adesione di Finlandia e Svezia. Siamo d'accordo sul fatto che le preoccupazioni in materia di sicurezza di tutti gli alleati debbano essere prese in considerazione e che i colloqui debbano continuare per trovare una soluzione".
(Adnkronos) - Cambio della guardia ai vertici del Consorzio Alta Langa: il nuovo presidente è Mariacristina Castelletta (Tosti 1820). Ad affiancarla come vicepresidente, in continuità con gli anni precedenti, sarà Giovanni Carlo Bussi, viticoltore di San Marzano Oliveto. Castelletta succede a Giulio Bava, che ha guidato la compagine per tre mandati consecutivi tra il 2013 e il 2022. Presidente e vice sono stati eletti dal Consiglio di amministrazione dell’ente, scelto a sua volta nell’Assemblea dei soci della scorsa settimana. Oggi, nel Cda guidato da Castelletta e Bussi, siedono: Piero Bagnasco (Fontanafredda), Giulio Bava (Giulio Cocchi), Umberto Bera (Bera), Domenico Conta (Enrico Serafino), Sergio Germano (Ettore Germano), Antonio Massucco (Banfi), Alessandro Picchi (Fratelli Gancia), Giacinto Balbo (viticoltore di Bubbio e Cassinasco), Luciano Ferrero (viticoltore di Mango), Gianpaolo Menotti (viticoltore di Castel Rocchero). Da otto anni nel Consiglio di amministrazione del Consorzio Alta Langa, Mariacristina Castelletta si occupa del marketing dell’azienda di famiglia, Tosti1820, e fa parte anche del Consiglio di amministrazione del Consorzio del Vermouth di Torino. “Sono onorata ed entusiasta di rappresentare la denominazione Alta Langa Docg. Un grazie infinito va a Giulio Bava, che con la sua presidenza ha traghettato la nostra denominazione in questa importante fase di affermazione e sviluppo. Un ringraziamento sincero anche a Giovanni Carlo Bussi: sono felice di ritrovarlo al mio fianco, per la sua grande esperienza e generosità nei confronti del Consorzio. I miei prossimi tre anni alla guida del Consorzio saranno all’insegna della continuità con ciò che è stato fatto finora. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso di crescita della denominazione, sia in termini di autorevolezza che di numeri”, dice il neoeletto presidente. “La denominazione Alta Langa Docg - spiega ancora Castelletta - sta crescendo e lo sta facendo bene. Più di 50 produttori oggi fanno parte del Consorzio, le cuvée prodotte sono complessivamente 90. Costante la base agricola, composta da circa 90 viticoltori. Il vigneto si estende adesso per 377 ettari (175 in provincia di Cuneo, 164 in provincia di Asti, 38 in provincia di Alessandria) e dalla vendemmia 2021 abbiamo avuto 3 milioni di bottiglie”. Sul fronte della promozione, i passi sono stati consistenti. Lunedì 6 giugno si svolgerà una nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio aperta a un pubblico di operatori professionali (buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti). Dopo il successo delle due edizioni di Grinzane Cavour e di quella di Milano, l’evento si svolgerà stavolta a Torino, nel Museo di Italdesign, fra modelli di auto futuristiche, contemporanee. Saranno ben 115 le diverse etichette di Alta Langa in degustazione - tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari - per 46 diversi produttori presenti all’evento: numeri che – rapportati alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée – raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle 'alte bollicine piemontesi'. Chi parteciperà a La Prima dell’Alta Langa quest’anno vedrà in anteprima assoluta 'Terra', il nuovo, iconico calice istituzionale che verrà presentato proprio durante l’evento: dalla collaborazione con Italdesign è nato, infatti, un calice che intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. La collaborazione tra Consorzio e Italdesign è iniziata dieci anni fa, nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice 'Grande', ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa. Prosegue anche la partnership con la Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba: da sette anni 'alte bollicine piemontesi' sono Official Sparkling Wine della manifestazione, accompagnando i momenti istituzionali e tutti i cooking show degli chef italiani e internazionali che preparano i loro piatti a base di tartufo. Lo scorso settembre, poi, è stato avviato l’importante progetto con il Centro nazionale Studi Tartufo per la sensibilizzazione dei soci viticoltori che dedicano una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo, nell’ottica del mantenimento delle tartufaie sul territorio delle colline alte di Langa. In dirittura d’arrivo i lavori per l’articolato dossier tecnico e di racconto completo della denominazione iniziato lo scorso anno: attraverso la collaborazione di esperti, sono stati approfonditi e codificati aspetti rilevanti che vanno dai miti e dalla storia delle alte bollicine piemontesi fino alle caratteristiche del terroir; dalla conservazione delle bottiglie fino alle tecniche di servizio, la degustazione dei vini e gli abbinamenti. Lo studio sarà indirizzato in primo luogo ad accrescere la consapevolezza e la cultura dell’Alta Langa Docg tra i produttori e avrà una funzione divulgativa.
(Adnkronos) - Sebbene l’Italia resti uno dei Paesi con un tasso di motorizzazione tra i più alti d’Europa (nel 2020 contava 660 automobili ogni 1000 abitanti), negli ultimi anni la tendenza che va affermandosi è quella di utilizzare negli spostamenti urbani veicoli condivisi con un minor impatto ambientale come auto, scooter, bici e monopattini elettrici. La sharing mobility, quindi, si sta sempre più affermando come valida alternativa all’utilizzo dei veicoli privati per spostarsi nei centri urbani. Al fine di indagare il livello di soddisfazione di chi utilizza i servizi di mobilità condivisa, Altroconsumo ha condotto un’inchiesta, insieme ad altre organizzazioni di consumatori europee che fanno parte del network Euroconsumers, in un totale di 8 città in Italia, Spagna, Portogallo e Belgio. In Italia, l’inchiesta si è focalizzata nelle città di Roma (775 testimonianze di consumatori raccolte) e Milano (888). Tra chi usufruisce di questi servizi, l’84% dei milanesi e il 90% dei romani continua comunque a guidare anche la propria auto, in media 4 volte a settimana. Quanto all’uso dei mezzi pubblici, è assai più diffuso a Milano (73%) che a Roma (46%). In entrambe le città il servizio più usato è il car sharing senza autista (75% a Milano, 62% a Roma), seguito a Milano dal bike sharing (48%) e a Roma dal car sharing con autista (39%). Se nel complesso la soddisfazione per i servizi di mobilità condivisa è abbastanza alta in entrambe le città, le piattaforme per la condivisione di monopattini e scooter sono quelle che ottengono il giudizio d’insieme più basso. Ogni paese ha le sue preferenze in fatto di mobilità condivisa, il livello di soddisfazione è ovunque buono. In Portogallo e Spagna spopola il noleggio con autista, mentre il car sharing senza conducente è il servizio più utilizzato in Italia. In Belgio va forte la micromobilità: bici e monopattini sono tra i mezzi più utilizzati. Nel nostro Paese, per quanto riguarda i servizi di car sharing senza autista, E-vai è la piattaforma che ottiene i giudizi migliori secondo i consumatori (93 punti su 100), anche grazie alla facilità d’uso dell’app e del veicolo, oltre che alla semplicità della procedura di pagamento. Il servizio meno apprezzato è invece Car Sharing Roma, di cui non convincono i prezzi e il servizio di assistenza clienti. Nel car sharing con autista, il noleggio auto con conducente (Ncc) supera Uber: anche se entrambi raggiungono un ottimo livello di soddisfazione per i tempi di attesa brevi, la pulizia e la comodità del veicolo. Il servizio di bike-sharing più apprezzato è Dott (80 punti) in quanto app e bici sono facili da usare, i mezzi forniti sono comodi e solidi, mentra la pulizia è l’aspetto meno apprezzato. Tra i servizi di noleggio di scooter vince Cityscoot (79 punti) per la facilità del pagamento, la qualità dei veicoli forniti e la loro pulizia e l’assistenza ai clienti. Infine tra i fornitori di monopattini elettrici Dott e Lime emergono in positivo per la facilità nell’uso dell’app e nei pagamenti, e anche per la comodità d’utilizzo del veicolo. Problemi e intoppi nell’utilizzo di app per prenotare i servizi di mobilità condivisa sono frequenti sia a Milano che a Roma. Il 39% dei milanesi che usano il car sharing ha avuto, negli ultimi 12 mesi, problemi di malfunzionamenti delle app, contro il 19% degli utenti romani. L’84% dei rispondenti milanesi e il 78% dei romani, comunque, dichiara che la presenza dei servizi di trasporto condiviso ha migliorato la mobilità in città, anche se circa la metà trova che ha un costo troppo elevato per consentirne un uso regolare. A risultare carente, soprattutto nella capitale, è l’infrastruttura cittadina: solo il 35% dei romani trova che sia adatta a integrare tutti i differenti mezzi di trasporto, contro il 58% degli intervistati milanesi.