INFORMAZIONIManpowerGroup Consulenza Ruolo: Business Development Manager RPO - Industrial & ICT Area: Sales Management Alberto Cenname |
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(Adnkronos) - Il solco fra popolo e realpolitik potrebbe nutrirsi anche delle armi confiscate ai russi, spesso non tracciate, che finiscono sul mercato nero con il rischio di foraggiare una potenziale guerriglia interna combattuta da quegli ucraini che potrebbero non accettare un accordo che il presidente Volodomyr Zelensky potrebbe un giorno sottoscrivere, all'insegna di concessioni territoriali ai russi in nome della pace. Ne parla con l'Adnkronos Alessandro Monteduro, direttore di 'Aiuto alla Chiesa che Soffre' appena reduce da un viaggio in Ucraina durante il quale racconta di avere "colto il timore che movimenti nazionalisti e autonomisti, sia pure minoritari, potrebbero iniziare una guerriglia autonoma contro i nemici russi oppressori". Segnali confermati dai recenti sondaggi, della società demoscopica 'Rating', in base ai quali oltre il 60% dei civili ucraini, anche donne, vuole armarsi. "Sta già succedendo qualcosa in tal senso e si sta instaurando un solco fra la real politik e la realtà popolare, la cui maggioranza non sarebbe disponibile a cedere nulla. Il rischio è - prosegue Monteduro - che quando Zelensky sarà chiamato al tavolo negoziale, rappresenterà l'Occidente, ma non la maggioranza del popolo ucraino. E se sarà costretto a sottoscrivere un accordo per concedere territori ai russi, potrebbe non soddisfare il patriottismo crescente degli ucraini. È possibile possa addirittura esser costretto a lasciare il suo Paese nominando un erede, perché la comunità lo contesterà. E qui - ricorda - interviene il tema del mercato nero delle armi, di cui sui giornali non si parla". Secondo Monteduro, ad aggravare il quadro sono gli "attriti legati al ruolo e al futuro della comunità religiosa aderente al patriarcato di Mosca, che potrebbero sfociare in una ulteriore diaspora". "Il Consiglio pan ucraino delle chiese e delle organizzazioni religiose, che rappresenta l'unità religiosa del Paese, sta tenendo le inevitabili tensioni più spente possibili e potrebbe fare da organo di mediazione, laddove tra Zelensky e gli ucraini ci dovesse essere disaccordo. Il Consiglio - conclude Monteduro - potrebbe trasformarsi in un utilissimo strumento, soprattutto se le organizzazioni religiose e la Santa Sede saranno investite di un ruolo nella mediazione", per tenere il paese compatto e scongiurare il rischio di una guerriglia di anni. (di Roberta Lanzara)
(Adnkronos) - Un anno importante il 2021 per Valcucine, storica azienda di Pordenone di cucine domestiche di alta gamma esportate in tutto il mondo, ed alla cui guida siede da maggio 2021 come amministratore delegato l’ingegnere Maurizio Vianello. Dopo un importante turn-around che ha permesso di creare le condizioni per lo sviluppo, l’azienda è tornata alla piena profittabilità nel 2021 sfiorando i 28 milioni di euro di fatturato (+15 % rispetto all’anno precedente) e con un’importante crescita dell’Ebitda, che si è attestato al 7,9% del fatturato. Ancora più significativa la crescita dell’ordinato (+28% rispetto al 2020) spinta soprattutto dall’aumento dell’export. “Nel corso del 2021 – afferma Maurizio Vianello- abbiamo accelerato sul percorso di internazionalizzazione del brand, sulla ricostruzione della fiducia dei nostri partner, e sul riallineamento della filosofia aziendale agli storici valori di innovazione e sostenibilità. Abbiamo puntato principalmente su alcuni mercati storici europei (Germania ed Austria in primis) ed extra-europei (Cina, India, Sud Est Asiatico e Nord America) e confermato la nostra piena attenzione al mercato domestico”. Intenso il piano di apertura di nuovi punti vendita monomarca in tutto il mondo. Di questi giorni è l’inaugurazione dei nuovi flagship store di Dehli in India e di Roma Trastevere (quest’ultimo si aggiunge allo storico monobrand Valcucine dell’Eur). A questi seguiranno nel corso dei prossimi mesi, le nuove aperture di Los Angeles negli Stati Uniti, di Chennai, Guanzhou, Shouzo e di Ningbo in Cina, nonché la completa ristrutturazione del flagship-store di Brera a Milano. Quest’ultimo, in occasione della Milano Design Week 2022, si presenterà come uno store con contenuti fortemente innovativi rivolti non solo al prodotto ma anche all’approfondimento dei valori dell’azienda, da sempre fondati sulla sostenibilità, sul rispetto per l’ambiente e sul benessere delle persone. “Abbiamo lavorato molto duramente nel corso del 2021” afferma l’ingegner Maurizio Vianello “cercando le opportunità di sviluppo del business attraverso una proposta di valore ai nostri clienti fondata sui valori storici che da sempre contraddistinguono questo brand, ma che sono straordinariamente attuali ed innovativi per il contesto che stiamo vivendo”. In occasione del Salone del Mobile, Valcucine si prepara al lancio di nuovi prodotti con nuove soluzioni tecniche ed estetiche della storica linea Artematica, e con una rivisitazione di Riciclantica, prodotti innovativi nati da una ricerca costante e continua rivolta all’attenzione all’ergonomia, alle forme e all’utilizzo sostenibile dei materiali.
(Adnkronos) - Miele, frutta, ortaggi prodotti nella Maiella presto diventeranno ambasciatori della tutela dell’orso marsicano. Al via nella Giornata Europea dei Parchi, che si celebra il 24 maggio, il marchio che premia gli apicoltori e gli agricoltori che adottano tecniche e comportamenti per favorire la tutela dell’orso, della biodiversità e dell’ecosistema nel quale vive questo grande mammifero simbolo dell’Abruzzo. Il Parco Nazionale della Maiella, in collaborazione con il Wwf Italia, ha istituito infatti il marchio 'Bear Friendly', un riconoscimento per i produttori che operano nei Comuni dell’area protetta, applicando specifici disciplinari a favore dell’orso bruno marsicano e del suo habitat. Si tratta di un’azione che mira a premiare e dare visibilità a tutti coloro che nella loro attività quotidiana agiscono consapevolmente per evitare situazioni di conflitto con l’orso e applicano volontariamente tecniche di produzione a basso impatto sull’ecosistema. Il Parco Nazionale della Maiella è un’area di espansione dell’orso bruno marsicano dove, ormai da più di dieci anni, diversi individui vivono stabilmente e si riproducono. Le interazioni uomo-orso sono dunque sempre più frequenti e perciò l’area protetta, con il Wwf, sta realizzando il Life Arcprom - 'Bentornato Orso gentile', un progetto italo-greco finanziato dall’Unione Europea per migliorare la coesistenza uomo-orso attraverso la comunicazione, il dialogo con il territorio e la prevenzione-gestione delle situazioni in cui uomo e orso possono venire in contatto. Nell’ambito di questo progetto, tramite il marchio 'Bear Friendly', Parco e Wwf vogliono favorire localmente una cultura di accoglienza e rispetto per una sottospecie a forte rischio d’estinzione; coinvolgere i produttori locali nel raggiungimento degli obiettivi internazionali di conservazione a tutela della biodiversità e degli ecosistemi; dare visibilità a tutte le esperienze virtuose che concretamente contribuiscono a caratterizzare il Parco dal punto di vista dell’impegno a perseguire uno dei più sfidanti obiettivi istituzionali: garantire la sopravvivenza dell’orso bruno marsicano nel lungo periodo. I disciplinari che regolano la concessione del marchio sono stati redatti attraverso la partecipazione dei potenziali beneficiari. “Apicoltori e agricoltori - spiega Luciano Di Martino, direttore del Parco della Maiella - hanno lavorato assieme al Parco e al Wwf e hanno dedicato con passione il loro tempo alla stesura del disciplinare, mostrando entusiasmo nei confronti di questa iniziativa che permette di migliorare l’immagine dell’impresa attraverso un premio che riconosce gli sforzi messi in atto, volontariamente, per trovare un giusto equilibrio tra esigenze produttive e mantenimento delle risorse naturali a cui sono legati”. Gli apicoltori e gli agricoltori sono gli apripista del progetto del marchio Bear Friendly che verrà concesso a seguito di verifica dei requisiti prestabiliti. Ogni soggetto interessato dovrà presentare una domanda dichiarando, tramite appositi moduli, di possedere le caratteristiche previste per la specifica attività. Il Parco Nazionale della Maiella provvederà alla raccolta delle istanze e alla verifica della documentazione per poter concedere il marchio ed effettuerà controlli a campione per verificare quanto dichiarato nella richiesta di adesione.